Illecito disciplinare a forma libera o “atipico”: la violazione dei doveri di probità, dignità e decoro non è esclusa dalla sanzionabilità

Il principio di stretta tipicità dell’illecito, proprio del diritto penale, non trova applicazione nella materia disciplinare forense, nell’ambito della quale non è prevista una tassativa elencazione dei comportamenti vietati, giacché il nuovo sistema deontologico forense -governato dall’insieme delle norme, primarie (artt. 3 c.3 – 17 c.1, e 51 c.1 della L. 247/2012) e secondarie (artt. […]

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Procedimento disciplinare: l’accertamento definitivo dei fatti in sede penale

La sentenza penale di condanna ha efficacia di giudicato nel giudizio disciplinare, quanto all’accertamento del fatto, della sua illiceità penale e della circostanza che l’imputato lo ha commesso, essendo comunque riservata al giudice della deontologia la valutazione della rilevanza disciplinare nello specifico ambito professionale alla luce dell’autonomia dei rispettivi ordinamenti, penale e disciplinare. Consiglio Nazionale […]

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Lo jus superveniens non si applica alla prescrizione dell’azione disciplinare

In materia di sanzioni disciplinari a carico degli avvocati, l’art. 65, comma 5, della legge 31 dicembre 2012, n. 247, nel prevedere, con riferimento alla nuova disciplina dell’ordinamento della professione forense, che le norme contenute nel nuovo codice deontologico si applicano anche ai procedimenti disciplinari in corso al momento della sua entrata in vigore, se […]

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Decisione del COA – Omessa indicazione del quorum deliberativo e voti espressi – Irrilevanza – Validità della decisione

Non determina alcuna ipotesi di invalidità della decisione amministrativa l’omessa indicazione del quorum deliberativo e dei voti espressi non essendo tali indicazioni normativamente previste ai fini della validità del provvedimento. Consiglio Nazionale Forense (pres. Greco, rel. Cosimato), sentenza n. 46 del 27 marzo 2023 NOTA:In senso conforme, tra le altre, Consiglio Nazionale Forense, sentenza del […]

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La comunicazione e notifica degli atti amministrativi da parte del COA ben può avvenire a mezzo PEC

Ai sensi dell’art. 12, co. 1, L. n. 890/82 e del Codice dell’Amministrazione Digitale (artt. 2 co. 2 e 48 d.lgs. n. 82/2005 – CAD), il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati ben può provvedere direttamente alla notifica dei propri atti mediante posta elettronica certificata (che è un valido equipollente della notifica a mezzo ufficiale giudiziario), senza […]

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Decisione disciplinare: la firma del presidente e del segretario è sufficiente nell’originale

E’ valida la notifica per copia conforme (quindi prive delle sottoscrizioni in originale) delle delibere del procedimento disciplinare, ivi compresa la decisione, quando si accerti che l’originale contenga le dovute sottoscrizioni e la copia contenga l’accertamento di conformità (Nel caso di specie, la copia notificata in copia conforme all’originale riportava la dicitura “F.to”). Consiglio Nazionale […]

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Irrilevante la mancanza di sottoscrizione dell’atto, comunque riconducibile aliunde al Consiglio territoriale da cui promani

L’atto amministrativo del Consiglio territoriale non è invalido solo perché privo di sottoscrizione, ove la sua riferibilità all’ente possa comunque essere desunta dal contesto dell’atto stesso (Nel caso di specie, la copia notificata, peraltro in copia conforme all’originale su attestazione del segretario CDD, riportava la dicitura “F.to” del Presidente). Consiglio Nazionale Forense (pres. Greco, rel. […]

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Procedimento disciplinare e condanna alle spese

L’avvocato sottoposto a procedimento disciplinare che si concluda, in sede giurisdizionale, con l’assoluzione ha diritto a vedersi liquidate le spese processuali ai sensi dell’art. 91 cod. proc. civ., salvo compensazione delle stesse ex art. 92 cpc. Corte di Cassazione (pres. Travaglino, rel. Cirillo), SS.UU., sentenza n. 19137 del 6 luglio 2023 NOTA:In senso conforme, Consiglio […]

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Cassazione con rinvio: i legittimati alla riassunzione dinanzi al CNF

La riassunzione del giudizio disciplinare davanti al Consiglio nazionale forense, a seguito di sentenza di cassazione con rinvio, deve essere compiuta secondo il disposto dell’art. 392 cod. proc. civ., su impulso della parte processuale, con la conseguenza che l’eventuale riassunzione disposta d’ufficio dal medesimo Consiglio è inammissibile e non impedisce l’estinzione del processo ai sensi […]

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Cassazione con rinvio: la mancata riassunzione dinanzi al CNF

In ipotesi di cassazione con rinvio, la mancata o la tardiva riassunzione rispetto al termine di cui all’art.392 c.p.c. (entro tre mesi dalla pubblicazione della sentenza della Corte di Cassazione) determinano l’estinzione «dell’intero processo», con conseguente definitività della sanzione disciplinare irrogata dal CDD e caducazione delle sentenze emesse nel corso dello stesso, permanendo tuttavia l’effetto […]

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