L’obbligo di specificare i motivi nell’appello al CNF

Atteso che nel giudizio di appello la cognizione del giudice resta circoscritta alle questioni dedotte dall’appellante attraverso l’enunciazione di specifici motivi, deve ritenersi inammissibile il ricorso che mancando della specificazione delle ragioni e dei motivi di impugnazione della decisione dell’organo territoriale, si limiti brevemente a vaghe enunciazioni. Consiglio Nazionale Forense (Pres. f.f. Perfetti, Rel. Sica), […]

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Incompatibilità professionali: l’avvocato che sia anche giudice tributario onorario

Lo svolgimento onorario di funzioni giudiziarie, in qualità di giudice tributario, disciplinata dall’art. 5 D. Lgs. n. 545 del 1992, non è incompatibile con la conservazione dell’iscrizione nell’albo degli avvocati e la conseguente legittimazione dell’interessato all’esercizio della professione forense. La violazione dell’art. 3 RDL n. 1578 del 1933, infatti, può solo determinare l’applicazione di sanzioni […]

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L’appello al CNF va depositato presso il COA locale

Il ricorso avverso le decisioni disciplinari dei COA presentato direttamente al Consiglio Nazionale Forense, anziché presso la segreteria del Consiglio dell’Ordine che ha pronunciato la delibera impugnata, è inammissibile per inosservanza dell’art. 59, comma 1, RD 37/34. Consiglio Nazionale Forense (Pres. f.f. Vermiglio, Rel. Tacchini), sentenza del 29 novembre 2012, n. 175 NOTA: In senso […]

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Incompatibilità professionali: la docenza presso una scuola gestita da ente sovvenzionato dalla regione

Le disposizioni dell’art. 3, comma quarto lett. a) del RDL 27 novembre 1933, n. 1578 sull’ordinamento della professione di avvocato, prevedendo che l’esercizio della professione forense è compatibile con l’assunzione dell’impiego di insegnante presso gli istituti secondari dello Stato, ha carattere derogatorio rispetto al principio generale dell’incompatibilità dell’esercizio della professione forense con l’assunzione di qualsiasi […]

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Appello al CNF: il rispetto del termine nel caso di ricorso spedito a mezzo posta

Il ricorso al CNF va depositato presso il Consiglio territoriale che ha emanato la decisione impugnata (art. 59 r.d. n. 37/1934): qualora l’appellante opti per la modalità di presentazione a mezzo raccomandata, è sufficiente che l’atto sia consegnato all’ufficio postale entro il termine di decadenza previsto dalla Legge (nella specie, 20 giorni ex art. 50 […]

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La deroga all’incompatibilità professionale per i lavoratori subordinati non opera per i dipendenti dell’ufficio legale della RAI

L’art. 3 del R.D.L. 27 novembre 1933 n. 1578, che, con disposizione di carattere eccezionale, della quale non è pertanto consentita una interpretazione analogica, prevede le ipotesi di deroga al principio dell’incompatibilità dell’esercizio della professione di avvocato e procuratore con la qualità di lavoratore subordinato, non è applicabile ai professionisti che prestino la loro opera, […]

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Il procedimento disciplinare avanti al COA non ha un termine massimo di durata

Il mancato rispetto del termine di trenta giorni previsto dall’art. 2, co. 3, L. n. 241/1990 (quand’anche ritenuto applicabile al procedimento disciplinare nella fase amministrativa dinanzi al Consiglio territoriale) per la conclusione dei procedimenti amministrativi non è idoneo a determinare l’illegittimità del provvedimento, trattandosi di termine acceleratorio per la definizione del procedimento ed atteso che […]

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La violazione dell’impegno a valutare una proposta transattiva relativa a compensi professionali di un altro avvocato

In tema di ordinamento professionale forense, costituisce illecito disciplinare il mancato assolvimento dell’impegno assunto dinanzi al Consiglio dell’Ordine di valutare una proposta transattiva formulata in relazione al pagamento di onorari professionali in favore di un altro avvocato, giacché tale condotta non è ricollegabile all’esercizio del diritto di difesa nell’ambito del procedimento disciplinare, che può concretizzarsi […]

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La mancata risposta alla richiesta di chiarimenti del COA

In tema di ordinamento professionale forense, non costituisce illecito disciplinare, sanzionato dall’art. 24, secondo capoverso, del relativo codice deontologico, la mancata risposta dell’avvocato alla richiesta del Consiglio dell’ordine di chiarimenti, notizie o adempimenti in relazione ad un esposto presentato, per fatti disciplinarmente rilevanti, nei confronti dello stesso iscritto. (Cassa con rinvio, Cons. Naz. Forense Roma, […]

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