Inammissibile l’impugnazione al CNF proposta a mezzo difensore non cassazionista (o privo di procura speciale)

Per il ricorso al CNF, che non sia proposto in proprio dall’incolpato avvocato, è necessaria l’assistenza – a norma dell’art. 60, 4° comma, del R.D. 22 gennaio 1934, n. 37 – di un difensore munito di mandato speciale ed iscritto all’Albo dei patrocinanti davanti alle Giurisdizioni Superiori. Consiglio Nazionale Forense (pres. Alpa, rel. Allorio), sentenza […]

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L’impugnazione a mezzo fax è inammissibile

La proposizione del ricorso avverso la decisione del C.d.O. in materia disciplinare, oltre il termine perentorio di venti giorni stabilito dall’art. 50 r.d.l. 1578/33 (nella specie, applicabile ratione temporis), determina l’inammissibilità del gravame, a nulla valendo il precedente invio, a mezzo fax, entro i termini, del ricorso medesimo, giacché tale comunicazione informale non soddisfa l’esigenza […]

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L’indicazione in un atto giudiziario di un co-difensore di fantasia

L’indicazione in un atto giudiziario di un nome di fantasia quale ulteriore procuratore della parte costituita in giudizio costituisce illecito disciplinare, a prescindere dall’eventuale assenza di danni a terzi, trattandosi di comportamento che di per sé reca pregiudizio alla dignità dell’avvocatura e dell’intera classe forense (Nel caso di specie, nel proprio atto di citazione l’incolpato […]

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Irrilevante la consapevolezza dell’illegittimità dell’azione

Per la responsabilità disciplinare, la consapevolezza della illegittimità della propria condotta non è necessaria, essendo infatti sufficiente la volontarietà dell’azione che ha portato al comportamento deontologicamente scorretto, mentre l’intensità del dolo rileva solo per la misura della sanzione. Consiglio Nazionale Forense (pres. Alpa, rel. Broccardo), sentenza del 2 settembre 2013, n. 148 NOTA: In senso […]

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La mancata astensione in difetto di ricusazione

In difetto di rituale istanza di ricusazione, rimane esclusa qualsiasi incidenza della regolare costituzione dell’organo giudicante sulla validità della decisione, venendo meno le possibilità di dedurre l’eventuale violazione dell’obbligo di astensione come motivo di impugnazione. Consiglio Nazionale Forense (pres. Alpa, rel. Broccardo), sentenza del 2 settembre 2013, n. 148 NOTA: In senso conforme, tra le […]

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L’illecito disciplinare prescinde dalla produzione concreta di un danno risarcibile

I doveri di probità, dignità e decoro che l’avvocato deve attuare e rispettare prescindono dalla produzione o meno di un danno, in quanto attengono all’onorabilità ed al rispetto che gli iscritti devono non solo a se stessi, quali professionisti, ma all’intera classe cui appartengono. Pertanto è irrilevante ai fini della sussistenza dell’illecito disciplinare l’eventualità che […]

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In sede di appello, il CNF può integrare la motivazione carente del provvedimento del COA

La mancanza di adeguata motivazione non costituisce motivo di nullità della decisione del Consiglio dell’Ordine territoriale, in quanto, alla motivazione carente, il Consiglio Nazionale Forense, giudice di appello, può apportare le integrazioni che ritiene necessarie. Infatti il C.N.F. è competente quale giudice di legittimità e di merito, e pertanto l’eventuale inadeguatezza, incompletezza e addirittura assenza […]

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Il termine per la riassunzione del processo civile non si applica al procedimento disciplinare

Il termine di sei (ora: tre) mesi previsto dall’articolo 297 (ora: 305) cpc per la riassunzione del procedimento sospeso in attesa del giudizio penale, per il giudizio civile, nel quale ogni attività di impulso è demandata alle parti, non si applica al procedimento disciplinare che ha, invece, natura pubblicistica (Nella specie è stata considerata irrilevante […]

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