La Corte di Cassazione non può mitigare o aggravare la sanzione disciplinare irrogata dal CNF

La Corte di Cassazione non può mitigare o aggravare la sanzione disciplinare irrogata dal Consiglio Nazionale forense, giacché la determinazione dell’entità della sanzione disciplinare adeguata e proporzionata costituisce tipico apprezzamento di merito, insindacabile in sede di legittimità ove sorretta da motivazione congrua e immune da vizi logico-giuridici. Corte di Cassazione (pres. De Chiara, rel. Leone), […]

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Il rapporto tra la cancellazione dall’albo, volontaria o officiosa, e i procedimenti disciplinari

Il rapporto tra la cancellazione dall’albo, sia essa volontaria o officiosa e i procedimenti disciplinari a carico degli avvocati è regolato dalla attuale legge professionale nel senso che dal giorno dell’invio degli atti al CDD e cioè una volta avviati i prodromi di un procedimento disciplinare, non può essere disposta la cancellazione dell’iscritto, ai sensi […]

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I limiti al sindacato di Legittimità sulle sentenze CNF

Le decisioni del Consiglio Nazionale Forense in materia disciplinare sono impugnabili dinanzi alle Sezioni Unite della S.C soltanto per incompetenza, eccesso di potere e violazione di legge ex art. 36 co. 6 L. n. 247/2012, nonché, ai sensi dell’art. 111 Cost., per vizio di motivazione, con la conseguenza che, salva l’ipotesi di sviamento di potere, […]

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Radiazione dall’albo: la reiscrizione presuppone l’avvenuto risarcimento del danno

Il professionista radiato può chiedere di essere nuovamente iscritto decorsi cinque anni dall’esecutività del provvedimento sanzionatorio, ma non oltre un anno successivamente alla scadenza di tale termine (art. 62, co. 10, L. n. 247/2012). A tal fine, l’art. 17, co. 15, L. n. 247/2012, nello stabilire che l’avvocato cancellato dall’albo “ha il diritto di esservi […]

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La nuova prescrizione dell’azione disciplinare segue criteri di matrice penalistica (e non più civilistici)

In tema di illecito disciplinare, il regime attuale della prescrizione, stabilito dall’articolo 56 della legge professionale, configura una fattispecie riconducibile ad un modello di matrice penalistica, volto a promuovere il sollecito esercizio dell’azione disciplinare e la definizione del procedimento disciplinare in tempi certi, laddove, al contrario, quella del regime precedente si rifaceva al modello civilistico. […]

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Componente della commissione per l’esame di stato di abilitazione alla professione di avvocato – Ineleggibilità ex art. 47, comma 6, della l. n. 247 del 2012 – Fondamento.

In tema di elezioni degli avvocati nei consigli dell’ordine forensi, l’art. 47, comma 6, della l. n. 247 del 2012, che prevede l’ineleggibilità per coloro che siano stati componenti delle commissioni o sottocommissioni per gli esami di avvocato, si interpreta nel senso che è sufficiente l’assunzione, dopo la nomina, della carica di componente della commissione […]

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Elezioni forensi e ineleggibilità degli ex commissari d’esame

Ai sensi dell’art. 47, co. 6, L. n. 247/2012 (già art. 22, co. 6, RDL n. 1578/1933), ciò che conta, ai fini della previsione d’ineleggibilità (già incandidabilità), è la tornata elettorale, non già l’immediatezza delle elezioni: sicché è nella tornata elettorale immediatamente successiva alla data di cessazione del suddetto incarico (già nella tornata elettorale immediatamente […]

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Elezioni forensi: la distinzione tra incandidabilità e ineleggibilità nella sostanza è difficilmente percepibile

L’incandidabilità è una «particolarissima causa di ineleggibilità», sicché gli artt. 47, comma 6, L. n. 247/12 (ove si parla di ineleggibilità) e l’art. 22, co. 6, r.d.l. n. 1578/33 (ove si parla di incandidabilità) devono ritenersi pressoché equivalenti, giacché nella sostanza la distinzione tra incandidabilità e ineleggibilità è qui difficilmente percepibile. Corte di Cassazione (pres. […]

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Reclamo elettorale: la scadenza naturale della consiliatura nelle more del giudizio

La scadenza del mandato elettorale e la conseguente rinnovazione di un organismo elettivo comportano il venir meno dell’interesse alla decisione nei giudizi in cui si controverta della legittimità delle operazioni elettorali relative all’elezione dell’organismo scaduto, con la conseguenza che, pur se la circostanza emerga solo nel giudizio di legittimità, la Corte di Cassazione deve dichiarare […]

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L’esercizio di attività defensionale davanti alle giurisdizioni superiori in difetto di relativa abilitazione

Costituisce illecito deontologico, per violazione dell’art. 36 cdf, il comportamento dell’avvocato non cassazionista che svolga attività defensionale davanti alle giurisdizioni superiori, seppure in uno ad avvocati abilitati (Nel caso di specie, il professionista aveva certificato l’autenticità delle sottoscrizioni nelle procure e sottoscritti diversi ricorsi e memorie avanti al Consiglio di Stato). Corte di Cassazione (pres. […]

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