Il successivo venir meno dei presupposti penali incide sulla sospensione cautelare medio tempore disposta in sede deontologica

La sospensione cautelare è ammissibile nelle sole fattispecie tipiche e tassative previste dagli artt. 60 L. n. 247/2012 e 32 Reg. CNF n. 2/2014, con la precisazione che, ove venga successivamente revocato o annullato in sede di gravame il presupposto penale della stessa, anche questa è destinata a venir meno (Nella specie, la misura cautelare […]

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La “nuova” sospensione cautelare: differenze con la previgente disciplina

La sospensione cautelare delineata dall’art. 60 della legge 247/2012 è profondamente diversa da quella disciplinata dall’art. 43, comma 3, R.D.L. 1578/1933: mentre quest’ultima era una misura atipica, da utilizzare anche in casi diversi dal quelli previsti dalla legge (sottoposizione a misura di prevenzione della sorveglianza speciale, emissione di mandato, o di ordine di comparizione, o […]

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L’omessa o tardiva fatturazione di compensi percepiti costituisce illecito deontologico permanente

L’avvocato ha l’obbligo, sanzionato dagli artt. 16 e 29 codice deontologico, di emettere fattura tempestivamente e contestualmente alla riscossione dei compensi, restando irrilevante l’eventuale ritardo nell’adempimento in parola, non preso in considerazione dal codice deontologico. In particolare, la violazione di tale obbligo costituisce illecito permanente, sicché la decorrenza del termine prescrizionale ha inizio dalla data […]

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Procedimento disciplinare: la notifica della citazione a giudizio all’incolpato o al suo difensore domiciliatario sono alternative e concorrenti

La citazione a giudizio deve essere notificata all’incolpato nel domicilio professionale o in quello eventualmente eletto, almeno trenta giorni liberi prima della data di comparizione (art. 21 co. 1 Reg. CNf n. 2/2014): trattasi, in particolare, di notifiche alternative e concorrenti, ben potendo difettare una di esse ai fini della validità della citazione. Conseguentmente, la […]

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Conflitto di interessi: l’illecito (c.d. di pericolo) tutela l’affidamento della collettività sulla capacità degli avvocati di fare fronte ai doveri che l’alta funzione esercitata impone

Il divieto di prestare attività professionale in conflitto di interessi anche solo potenziale (art. 24 cdf) risponde all’esigenza di conferire protezione e garanzia non solo al bene giuridico dell’indipendenza effettiva e dell’autonomia dell’avvocato ma, altresì, alla loro apparenza (in quanto l’apparire indipendenti è tanto importante quanto esserlo effettivamente), dovendosi in assoluto proteggere, tra gli altri, […]

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Illecito agire in conflitto di interessi anche solo potenziale

L’art. 24 cdf mira ad evitare situazioni che possano far dubitare della correttezza dell’operato dell’avvocato e, quindi, perché si verifichi l’illecito, è sufficiente che potenzialmente l’opera del professionista possa essere condizionata da rapporti di interesse con la controparte. Peraltro, facendo riferimento alle categorie del diritto penale, l’illecito contestato all’avvocato è un illecito di pericolo, quindi […]

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Il COA di Sulmona formula quesito in merito alla data di decorrenza del triennio per l’assolvimento dell’obbligo formativo triennale per i delegati alle vendite. Riferisce, in particolare, che l’orientamento del locale Tribunale è quello di fissare la predetta decorrenza a partire dalla data di formazione dell’elenco (19.4.2023) e non già dalla data di iscrizione del singolo professionista nell’elenco medesimo.

Rileva condivisibilmente il COA rimettente che tale ricostruzione interpretativa si pone in irragionevole contraddizione con la possibilità, riconosciuta al professionista, di iscriversi in qualunque tempo nell’elenco, sussistendone i presupposti.Sul punto, si è di recente pronunciato anche il Consiglio nazionale dell’Ordine dei commercialisti e degli esperti contabili che, con un parere del 17 aprile 2024 ha […]

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Conflitto di interessi: l’illecito (di pericolo) garantisce l’assoluta terzietà dell’avvocato al di sopra di ogni dubbio

Affinché possa dirsi rispettato il canone deontologico posto dall’art. 24 cdf non solo deve essere chiara la terzietà dell’avvocato, ma è altresì necessario che in alcun modo possano esservi situazioni o atteggiamenti tali da far intendere diversamente. La suddetta norma, invero, tutela la condizione astratta di imparzialità e di indipendenza dell’avvocato – e quindi anche […]

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Prescrizione disciplinare e conflitto di interessi: l’illecito ha natura permanente

L’attività svolta dall’avvocato in conflitto di interessi (art. 24 cdf) costituisce illecito permanente, sicché la prescrizione della relativa azione disciplinare decorre solo dalla cessazione della permanenza stessa, ossia dalla data di cessazione della condotta per rinuncia o revoca del mandato, ovvero per conclusione dell’incarico. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Napoli, rel. Gagliano), sentenza n. 443 […]

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Annullamento dell’archiviazione disciplinare: gli atti tornano al CDD per la prosecuzione del procedimento

Qualora, in sede di impugnazione, il CNF annulli la delibera con cui il CDD abbia disposto l’archiviazione senza formalità del procedimento per manifesta infondatezza della notizia di illecito disciplinare (art. 15 Reg. CNf n. 2/2014), il relativo procedimento regredisce alla fase istruttoria pre–procedimentale, con conseguente rimessione degli atti al Consiglio territoriali per quanto di competenza, […]

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