La rinuncia all’esposto e la remissione della querela non determinano l’estinzione del procedimento disciplinare

L’azione disciplinare non rientra nella disponibilità delle parti, sicché la rinuncia all’esposto ovvero la remissione della querela per i fatti oggetto di procedimento disciplinare, così come l’eventuale dichiarazione degli interessati di essere pervenuti ad una risoluzione bonaria della controversia non implica l’estinzione del procedimento, giacché l’azione disciplinare è officiosa e non negoziabile, in quanto volta […]

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I limiti al diritto di critica e alla libertà di espressione nei confronti delle istituzioni forensi

La libertà di manifestare la propria opinione critica sulle Istituzioni Forensi trova un limite invalicabile nei doveri di lealtà, correttezza e rispetto nei confronti dell’Ordine Forense e dell’Avvocatura in generale. Integra, pertanto, grave violazione deontologica la diffusione sui social networks di un pensiero critico che si manifesti con espressioni deplorevoli e accostamenti ad organizzazioni criminali […]

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La giurisdizione generalizzata del CNF in materia elettorale forense comprende anche le impugnazioni delle elezioni dei componenti dei CPO

Il Consiglio Nazionale Forense ha giurisdizione speciale ed esclusiva in materia elettorale forense (art. 36 L. 247/2012), tra cui rientrano i reclami proposti avverso le elezioni dei Comitati Pari Opportunità, che si svolgono in parallelo all’elezione del COA di rispettiva appartenenza. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Corona, rel. Arnau), sentenza n. 416 del 13 novembre […]

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L’avvocato non ha l’onere di comunicare a Giudici e P.M. di essere stato cancellato dall’elenco dei difensori di ufficio

Nessuna norma di legge o regolamentare dispone che l’avvocato che chiede di essere cancellato dall’elenco dei difensori di ufficio, una volta conseguita detta cancellazione, abbia l’onere di comunicare tale sua avvenuta cancellazione alle Cancellerie e/o ad altri soggetti. Un tale obbligo, peraltro, non può neppure ricavarsi, sic et simpliciter, dai principi deontologici in materia (Nel […]

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Prescrizione dell’azione disciplinare: la violazione del divieto di agire contro l’ex cliente ex art. 68 cdf costituisce illecito deontologico istantaneo

La violazione del divieto di cui all’art. 68 cdf (“Assunzione di incarichi contro una parte già assistita”) costituisce illecito deontologico istantaneo che si consuma con l’assunzione dell’incarico sicché, ai fini dell’individuazione del dies a quo della prescrizione dell’azione disciplinare, non rileva il momento -successivo- in cui l’incarico stesso termina, con la definizione del relativo giudizio […]

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Prescrizione disciplinare e conflitto di interessi: l’illecito ha natura permanente

L’attività svolta dall’avvocato in conflitto di interessi (art. 24 cdf) costituisce illecito permanente, sicché la prescrizione della relativa azione disciplinare decorre solo dalla cessazione della permanenza stessa, ossia dalla data di cessazione della condotta per rinuncia o revoca del mandato, ovvero per conclusione dell’incarico. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Corona, rel. Consales), sentenza n. 395 […]

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Il dies a quo della prescrizione disciplinare nel caso di illecito deontologico istantaneo ovvero permanente

Il dies a quo per la prescrizione dell’azione disciplinare va individuato nel momento della commissione del fatto solo se questo integra una violazione deontologica di carattere istantaneo che si consuma o si esaurisce al momento stesso in cui viene realizzata; ove invece la violazione risulti integrata da una condotta protrattasi e mantenuta nel tempo, la […]

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I criteri per la determinazione in concreto della sanzione disciplinare: aggravanti e attenuanti

La determinazione della sanzione disciplinare non è frutto di un mero calcolo matematico, ma è conseguenza della complessiva valutazione dei fatti, della gravità dei comportamenti contestati, violativi dei doveri di probità, dignità e decoro sia nell’espletamento dell’attività professionale che nella dimensione privata. A tal fine, può aversi riguardo, per un suo eventuale inasprimento, alla gravità […]

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Decisione disciplinare: superfluo confutare tutte le contrarie questioni rigettate

E’ valida la decisione disciplinare che abbia una motivazione, seppur sintetica, congrua e corretta, tale da far individuare l’iter logico seguito dall’organo giudicante, senza che sia necessario a tal fine un particolareggiato esame e una specifica confutazione di tutte le questioni sollevate, né una precisa esposizione di tutte le fonti di prova. Consiglio Nazionale Forense […]

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Partecipazione dell’avvocato alla Commissione per l’esame da avvocato: all’elettorato passivo del CPO non si applicano le cause di ineleggibilità previste per il COA

Il diritto di elettorato passivo ha valenza e rilevo costituzionale, di tal che la sua attenuazione può ritenersi legittima e ragionevole solo laddove essa trovi esplicita e tassativa previsione in fonte primaria. Conseguentemente, l’ineleggibilità disposta dall’art. 47 co. 6 L. n. 247/2012 (secondo cui “Gli avvocati componenti della commissione (d’esame) non possono essere eletti quali […]

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