Conflitto di interessi anche solo potenziale: l’illecito di pericolo non presuppone la produzione di un danno

L’art. 24 cdf mira ad evitare situazioni che possano far dubitare della correttezza dell’operato dell’avvocato e, quindi, perché si verifichi l’illecito, è sufficiente che potenzialmente l’opera del professionista possa essere condizionata da rapporti di interesse con la controparte. Facendo riferimento alle categorie del diritto penale, l’illecito contestato all’avvocato è un illecito di pericolo e non di danno. Quindi l’asserita mancanza di danno è irrilevante perché il danno effettivo non è elemento costitutivo dell’illecito contestato.

Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Consales, rel. Scarano), sentenza n. 118 del 18 aprile 2025

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 118 del 18 Aprile 2025 (respinge) (censura)
- Consiglio territoriale: CDD Trento, delibera del 07 Giugno 2021 (sospensione)
Giurisprudenza CNF

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