Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Civitavecchia formula quesito in merito alla opportunità che il beneficio del patrocinio a spese dello Stato sia esteso al debitore sovra-indebitato ed al gestore della crisi da sovraindebitamento.

L’ambito di applicazione oggettivo e soggettivo del patrocinio a spese dello Stato è, come noto, tassativamente perimetrato dal D.P.R. 115 del 2002 e ss. mm. e ii. Seppur si condivida che il beneficio del patrocinio a spese dello Stato debba essere esteso anche alle procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento, la legislazione vigente e […]

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La Camera Penale di Messina si rivolge al Consiglio Nazionale Forense segnalando una prassi ricorrente presso la Prima Sezione del Tribunale di Messina, la cui cancelleria sovente convoca i difensori di ufficio, alcuni giorni prima della udienza, per ogni esigenza di designazione che dovesse sorgere nel caso di assenza del difensore di fiducia o del difensore di ufficio nominato ai sensi dell’art. 97 comma 1 c.p.p.

In particolare il funzionario di cancelleria richiede al Call Center del Centro nomine difensori di ufficio il nominativo di un difensore per il compimento di atti non urgenti con riferimento ad imputati liberi. Successivamente la cancelleria invia una PEC al difensore di ufficio individuato dal call center con allegata convocazione “D’ordine del Presidente” per l’udienza […]

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Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Teramo richiede al Consiglio Nazionale Forense un parere circa l’iscrizione al proprio Albo di una Società tra Avvocati della quale ha fornito atto costitutivo e dello statuto in forma anonima.

Onde dare compiuto riscontro al suddetto quesito, si espone quanto segue. 1. Innanzitutto, è noto che l’art. 1, comma 141, della Legge 4 agosto 2017, n. 124, previa espressa abrogazione espressa dell’art. 5 della legge professionale (che conteneva la delega legislativa al Governo per la disciplina dell’esercizio della professione forense in forma societaria, delega poi scaduta), ha nuovamente […]

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Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Massa Carrara chiede se, in considerazione del divieto di cui al comma 1, 2° periodo dell’art. 4 bis c.2 della Legge Professionale, che vieta la partecipazione societaria tramite società fiduciarie, trust o per interposta persona, sia possibile l’iscrizione nell’elenco delle STA, di una società in accomandita semplice in cui i soci accomandanti sono, anziché persone fisiche, società a responsabilità limitata, pur nel rispetto del limite dei 2/3 del capitale sociale che rimane in capo ad avvocati iscritti all’Albo ex art. 4 bis, comma 2, L.P., in qualità di soci accomandatari.

Onde dare compiuto riscontro al suddetto quesito, si espone quanto segue. 1. Innanzitutto, è noto che l art. 1, comma 141, della Legge 4 agosto 2017, n. 124, previa espressa abrogazione espressa dell’art. 5 della legge professionale (che conteneva la delega legislativa al Governo per la disciplina dell’esercizio della professione forense in forma societaria, delega poi scaduta), ha […]

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Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bologna richiede al Consiglio Nazionale Forense un parere in ordine al seguente quesito: «Se, alla luce dell’art. 4-bis, comma 2, lett. a), Legge n. 247/2012, ove si prescrive che “…i soci, per almeno due terzi del capitale sociale e dei diritti di voto, devono essere avvocati iscritti all’albo, ovvero avvocati iscritti all’albo e professionisti iscritti in albi di altre professioni..”, sia o meno ammissibile che a una società tra avvocati, costituita ai sensi dell’art. 4-bis Legge n. 247/2012, partecipi in luogo dei singoli professionisti iscritti all’albo, una associazione professionale costituita ai sensi dell’art. 1 l. n. 1815/1939, una associazione professionale tra avvocati, ai sensi dell’art. 4, comma 1, Legge n. 247/2012, oppure una associazione multidisciplinare tra avvocati e altri professionisti, ai sensi dell’art. 4, comma 2, Legge n. 247/2012».

Onde dare compiuto riscontro ad entrambi i quesiti, si espone quanto segue. 1. Innanzitutto, è noto che l’art. 1, comma 141, della Legge 4 agosto 2017, n. 124, previa espressa abrogazione espressa dell’art. 5 della legge professionale (che conteneva la delega legislativa al Governo per la disciplina dell’esercizio della professione forense in forma societaria, delega poi scaduta), ha […]

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Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Rimini richiede se sia ammissibile o meno l’inserimento nella Sezione specifica delle Società tra Avvocati (STA) prevista dalla Legge Professionale di una s.r.l. unipersonale, avente quale unico socio un avvocato regolarmente iscritto all’albo.

Onde dare compiuto riscontro al suddetto quesito, si espone quanto segue. 1. Innanzitutto, è noto che l art. 1, comma 141, della Legge 4 agosto 2017, n. 124, previa espressa abrogazione espressa dell’art. 5 della legge professionale (che conteneva la delega legislativa al Governo per la disciplina dell’esercizio della professione forense in forma societaria, delega poi scaduta), ha […]

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Il COA di Chieti formula richiesta di parere nei termini che seguono: «Laddove l’Organismo di Mediazione sia un’articolazione Interna della struttura dell’Ordine degli Avvocati, non sia titolare di autonoma partita Iva, eserciti la propria attività con il personale dipendente dell’Ordine degli Avvocati e nei locali messi a disposizione dal Presidente del Tribunale, se possa applicarsi all’OD.Mi con le suddette caratteristiche, la disciplina dettata in materia di organizzazione e istituzione degli Ordini, e nello specifico quanto al diritto di avere a disposizione dei locali all’interno del Tribunale».

La destinazione di locali di edifici giudiziari ai Consigli dell’Ordine è prevista e disciplinata dalla l. n. 99 del 1995. Il Consiglio di Stato ha avuto modo di specificare che tale normativa «non dia luogo a perplessità interpretative. Si legge, invero, nel primo comma dell’art. 1 della stessa che “negli edifici adibiti ad uffici giudiziari, […]

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Il COA di Novara formula quesito in merito alle conseguenze delle dimissioni della maggioranza dei consiglieri sulle attività del Consiglio dell’Ordine. Si chiede di sapere, in particolare, se la disposizione di cui all’articolo 28, comma 7, secondo periodo della legge n. 247/12 – che prevede la prorogatio del Consiglio uscente, per il disbrigo degli affari correnti, fino all’insediamento del Consiglio neoeletto – possa applicarsi anche nel caso di specie.

L’istituto della prorogatio – di regola alla naturale scadenza del mandato dell’organo – è espressamente previsto a livello normativo per sopperire all’esigenza di continuità delle funzioni e colmare il “vuoto” che potrebbe verificarsi. Per l’ordinamento forense, l’articolo 28, comma 7, prevede che “Il consiglio dura in carica un quadriennio e scade il 31 dicembre del […]

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Il COA di Enna formula diversi quesiti in merito alla possibilità di convocare assemblea degli iscritti tramite modalità da remoto, al fine di proclamare l’astensione delle udienze (quesito 1). In caso di risposta affermativa, si chiede di sapere quali debbano essere le specifiche modalità operative per lo svolgimento di detta assemblea (quesito 3). Inoltre, il COA chiede di sapere se possa esser disposta l’astensione dalle udienze, con o senza preavviso, ai sensi dell’art. 2 comma 7 della L. n°146/1990, avente come motivazione la richiesta di interventi a tutela della sicurezza sul posto di lavoro, Palazzo di giustizia, perdurando lo stato di emergenza sanitaria (quesito n. 2).

Al quesito n. 2) non può darsi risposta, trattandosi di questione interpretativa della legge n. 146/1990, di competenza di altra autorità, ed in particolare della Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali. In termini generali si può osservare che la sicurezza di chi lavora è una delle due motivazioni (l’altra […]

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Il COA di Palermo chiede di sapere se possa essere rilasciato certificato ai fini dell’iscrizione nell’Albo speciale a soggetto che presenti valutazione di idoneità nazionale allo svolgimento di funzioni di docenza universitaria, ottenuta a seguito di un periodo di almeno otto anni di insegnamento con contratti annuali. Chiede di sapere, in particolare, se tale titolo integri una fattispecie di “docenza” analoga a quella di cui all’art. 34, comma 1, lett. d) del R.D.L. n. 1578/33.

Tale ultima disposizione, non più in vigore, fa riferimento all’istituto della libera docenza, anch’esso ormai non più presente nel vigente ordinamento universitario. Ad essa, dunque, non può farsi riferimento nemmeno in via analogica per dare risposta al quesito. Non vi sono pertanto, allo stato, ragioni per discostarsi da quanto ritenuto da questo Consiglio nel proprio parere […]

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