Il COA di Siracusa formula quesiti in merito alla sussistenza in capo al COA – in caso di ricezione di un esposto riguardante Consiglieri dell’Ordine – di un potere di indagine sulla richiesta, formulata dall’esponente, relativa alla ricerca di analoga responsabilità a carico di altri consiglieri dell’Ordine.

Deve preliminarmente essere richiamato e confermato il parere del 17 luglio 2015, n. 80 del Consiglio Nazionale Forense, laddove con chiarezza è affermato che “nel sistema delineato dalla legge, al C.O.A. è precluso il potere di influenzare l’evoluzione del procedimento sia sotto il profilo temporale […] sia nel merito […] ciò comporta che in nessun […]

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Il COA di Napoli formula quesito in merito all’interpretazione dell’articolo 6 del decreto-legge n. 22/2020 chiedendo di sapere, in particolare, se la riduzione da 18 a 16 mesi prevista per i laureati nella sessione di laurea prorogata al 15 giugno 2020 in conseguenza dell’emergenza pandemica possa essere estesa a coloro che si sono laureati a gennaio 2020, al di fuori della sessione prorogata.

Ad analogo quesito è stata data risposta con il parere n. 40/2020, nel quale si legge che “godono della riduzione della durata del tirocinio esclusivamente i laureati nell’ultima sessione di laurea dell’anno accademico 2018/2019. In mancanza di una modifica legislativa, non è pertanto possibile estendere il beneficio della riduzione in via interpretativa a laureati in […]

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Il COA di Grosseto formula quesito in merito alla possibilità di contemporanea iscrizione all’Albo degli Avvocati e all’Albo degli Psicologi.

Come espressamente previsto dall’articolo 18, lettera a) della legge n. 247/12 e ribadito da Cass., SS. UU., sent. n. 26996/2016 è consentita unicamente – in deroga al criterio generale della incompatibilità tra esercizio della professione forense e svolgimento di attività di lavoro autonomo – la contemporanea iscrizione nell’albo dei dottori commercialisti ed esperti contabili, nell’elenco […]

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Il COA di Ivrea formula quesito in merito alla incompatibilità tra iscrizione nell’Albo e l’assunzione della carica di socio e socio-amministratore-presidente di una società semplice il cui oggetto sociale esclude lo svolgimento di attività commerciali o imprenditoriali.

Possono richiamarsi, sul punto, i pareri nn. 27/2017, 5/2012 e 47/2003 a mente dei quali – e seppure in fattispecie solo parzialmente analoghe (trattavasi in particolare di partecipazione a onlus e consorzi) – l’assenza di finalità lucrativa rende compatibile con l’esercizio della professione forense la partecipazione (ed eventualmente l’assunzione di cariche) in contesti associativi. Ad […]

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Il Presidente del COA di Catania, e per delega i Presidenti dei COA del distretto, formulano quesito in merito all’individuazione del CDD competente a giudicare su esposti aventi a oggetto comportamenti relativi a condotte di un componente del CDD, attinenti allo svolgimento della funzione istituzionale. Riferisce altresì di essere stato investito della questione dal Presidente del CDD Catania, il quale ritiene che – nella specie – dovrebbe essere ritenuto competente il CNF, in deroga al criterio di competenza recato dall’articolo 4, comma 5 del Reg. CNF n. 2/2014.

Tale ultima disposizione, come noto, prevede che “la competenza disciplinare nei confronti dei componenti del Consiglio distrettuale di disciplina e nei confronti dei componenti dei Consigli dell’Ordine degli Avvocati del distretto è attribuita al Consiglio distrettuale di disciplina individuato ai sensi del comma precedente” il quale, rinvia, a sua volta alla tabella allegata al regolamento […]

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Il COA di Trieste formula quesito in merito alla situazione di un praticante che, pur avendo presentato tempestivamente istanza di iscrizione, è stato iscritto con ritardo per cause a lui non imputabili (ivi compresa la sospensione delle attività del Consiglio a causa dell’emergenza sanitaria) e, di conseguenza, si trova impossibilitato a sostenere l’esame di Stato.

Sul punto, si richiama il parere n. 53/2001, alla luce del quale è possibile concludere che il COA possa, nell’esercizio della propria discrezionalità amministrativa e considerata la natura pretensiva dell’interesse invocato dall’iscritto (in uno con gli effetti favorevoli che la retroazione degli effetti dell’iscrizione produrrebbe nei suoi confronti), revocare in autotutela la delibera di iscrizione, […]

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Il COA di Messina formula quesito in merito alla possibilità di disporre la cancellazione di una iscritta per sopravvenuta incompatibilità (conseguente al superamento di un concorso pubblico) pur pendendo nei suoi confronti un procedimento disciplinare.

Sul punto, non può che rinviarsi al consolidato orientamento del Consiglio nazionale forense, secondo cui “il divieto di cancellazione dall’albo, elenco o registro forense dell’iscritto che sia sottoposto a procedimento disciplinare […] non trova tuttavia applicazione: a) nelle ipotesi di sopravvenuta incompatibilità professionale ovvero perdita dei requisiti di legge necessari per l’iscrizione (art. 17, commi […]

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Il COA di Milano chiede chiarimenti in merito al parere n. 3/2020. In particolare, chiede risposta ai seguenti quesiti, alla luce dell’orientamento espresso nel parere richiamato: a) se l’avvocato iscritto nel Registro degli agenti sportivi possa assumere l’incarico da entrambe le parti che intendano stipulare il contratto di prestazione sportiva, o se ciò sia impedito dal suo contemporaneo assoggettamento alle norme e ai principi in materia di deontologia dell’avvocato; b) se l’avvocato che svolga funzioni di agente sportivo possa parametrare il proprio compenso, in percentuale, al volume economico del contratto sportivo o se ciò sia impedito alla luce dell’articolo 13, comma 3 della legge professionale forense; c) quale sia la concreta prestazione eseguibile, in ambito sportivo, dall’avvocato non iscritto nel Registro degli agenti sportivi.

Quanto al quesito formulato sub a), la risposta è negativa. Posto che l’avvocato, anche se iscritto nel registro degli Agenti sportivi e come chiarito nel parere n. 3/2020, resta assoggettato agli obblighi deontologici forensi, deve escludersi che possa essere assunto incarico da parte di soggetti portatori di interessi contrapposti, seppur destinati a convergere nella stipula […]

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Il COA di Palermo formula quesito in merito all’incompatibilità tra esercizio della professione e lo svolgimento di attività di docenza presso un ente di formazione privato sovvenzionato da ente pubblico.

Non risulta, dal quesito, a che titolo venga prestata l’attività di docenza. Ove, infatti, la medesima venisse prestata nel quadro di rapporto di lavoro subordinato, dovrebbe ritenersi non operante l’eccezione all’incompatibilità di cui all’articolo 19, comma 1, della legge n. 247/12 e, di conseguenza, operante la causa di incompatibilità di cui all’articolo 18, lettera d) […]

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Il COA di Bergamo chiede di sapere se possa essere rilasciato il parere di congruità ex art. 13 comma 9 della legge n. 247/12 nel caso in cui la richiesta sia formulata da un terzo e non dall’iscritto; se il parere possa essere espresso nel caso in cui fra iscritto e cliente sia stato concluso specifico contratto con riferimento al compenso. Precisa altresì che, nella fattispecie, “il rilascio del parere è stato richiesto da un Comune con riferimento alla parcella emessa da un avvocato a favore di un dipendente per le prestazioni di assistenza in un procedimento penale in cui il dipendente era stato assolto, dopo che lo stesso aveva in precedenza concluso specifico contratto per il compenso”.

Si desume chiaramente dalla lettera dell’articolo 13, comma 9, della legge n. 247/12 che a chiedere il parere di congruità – peraltro solo in caso di mancato accordo – possa essere esclusivamente l’avvocato. Ne consegue che, nel caso di specie per come ricostruito dal quesito, il COA non sia tenuto a rilasciare il parere di […]

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