Il COA di Modena chiede di sapere se il periodo di stage presso gli uffici giudiziari – disciplinato dall’articolo 73 del D.L. n. 69/2013 – possa essere utilmente computato ai fini del compimento di un anno di tirocinio, anche qualora il tirocinante abbia atteso più di sei mesi dalla fine del predetto stage prima di richiedere l’iscrizione al Registro dei Praticanti, frequentando peraltro nel frattempo un corso di preparazione all’esame di avvocato.

Il riferimento al termine di sei mesi è dedotto, in particolare, dall’articolo 41, comma 5, della legge n. 247/12, ai sensi del quale l’interruzione ultrasemestrale del tirocinio senza giustificato motivo determina la cancellazione dal registro dai praticanti. Premesso che l’articolo 73, comma 10, del D.L. n. 69/2013 prevede che lo stage presso l’ufficio giudiziario possa […]

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Il CPO di Reggio Emilia chiede di sapere se, a seguito dell’avvenuta decadenza del Consiglio dell’Ordine di Reggio Emilia ai sensi dell’articolo 28, comma 8 della legge n. 247/12 (intervenuta cessazione dalla carica di più della metà dei componenti), debba ritenersi automaticamente decaduto anche lo stesso CPO.

Al quesito può darsi risposta negativa. Ai sensi dell’articolo 25, comma 4, della legge n. 247/12, presso ogni Consiglio dell’Ordine è costituito il Comitato pari opportunità degli avvocati, eletto con le modalità stabilite con regolamento approvato dal Consiglio dell’Ordine. Il CPO, pertanto, è dotato di autonomia istituzionale e funzionale rispetto al Consiglio dell’Ordine, godendo – […]

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Il COA di Roma formula quesito in merito al presunto contrasto tra la sentenza n. 202/2018 del Consiglio nazionale forense e il parere n. 103/2016.

Ai fini di rispondere al quesito, è sufficiente sottolineare la differenza tra le due fattispecie oggetto della sentenza e, per converso, del parere. Da un lato, infatti, il parere attiene alla possibilità di iscrivere nella sezione speciale avvocati stabiliti il dipendente pubblico che dichiari, in sede di domanda di iscrizione nella sezione speciale, di agire […]

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Il COA di Nuoro chiede di sapere se “allorquando per la partecipazione ad un pubblico concorso sia prevista l’iscrizione «all’albo professionale degli avvocati, per almeno due anni consecutivi, senza essere incorso in sanzioni disciplinari», il requisito medesimo possa intendersi soddisfatto dall’iscrizione, per il medesimo lasso temporale, nell’Albo degli avvocati stabiliti e se, pertanto, limitatamente al profilo riguardato, possa ritenersi sussistere una equiparazione tra le due iscrizioni”.

Gli avvocati stabiliti sono iscritti, come noto, in una apposita “sezione speciale”, contenuta nell’albo professionale degli avvocati. L’iscrizione nella sezione speciale produce effetti diversi rispetto all’iscrizione nella sezione ordinaria dell’albo, sia all’interno dell’ordinamento professionale forense che in relazione al tipo di attività professionale che può essere esercitata: infatti, a conferma di ciò, è pacifico che […]

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Il COA di Roma chiede di sapere se possa essere iscritto nell’Albo degli Avvocati, ai sensi dell’articolo 2, comma 2, lett. b) della legge n. 247/12 un professore universitario in materie giuridiche che svolge tale attività presso una università straniera.

L’eccezionale possibilità di iscrivere nell’Albo il docente universitario in materie giuridiche si lega alla presunzione ope legis di una particolare conoscenza del diritto italiano, tale da consentire di derogare al requisito ordinario consistente nel superamento dell’esame di Stato. Pacifico, dunque, che l’insegnamento debba essere esercitato presso Università italiane. In tal senso milita – accanto al […]

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Il COA di Milano chiede di sapere se l’obbligo di comunicazione del domicilio digitale – previsto dall’articolo 16 del d. lgs. n. 185/2008 (come modificato da ultimo dall’art. dall’articolo 37, comma 1, lettera d), numeri 1), 2) e 3) del D.L. 16 luglio 2020, n. 76) per i “professionisti iscritti in albi ed elenchi istituiti con legge dello Stato” – debba ritenersi esteso anche all’avvocato iscritto all’AIRE che, in virtù dell’articolo 7, comma 5, della legge professionale, abbia mantenuto l’iscrizione nell’albo pur non possedendo domicilio professionale in Italia.

La disposizione richiamata si applica a tutti gli iscritti, compresi quelli che abbiano mantenuto l’iscrizione in virtù dell’articolo 7, comma 5. In tal senso è resa la risposta al quesito. Consiglio nazionale forense, parere n. 10 del 3 febbraio 2021

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Il COA di Ferrara chiede di sapere se la mancata emanazione del decreto ministeriale previsto dall’articolo 2, comma 5 del DM n. 47/2016 – e relativo alle modalità di individuazione delle dichiarazioni sostitutive da sottoporre a controllo a campione nel quadro della verifica periodica dell’esercizio effettivo della professione ai sensi del medesimo DM – sia ostativa all’esercizio del relativo potere/dovere di verifica periodica e, in caso di risposta negativa, quali debbano essere le modalità di individuazione delle dichiarazioni sostitutive da sottoporre a controllo a campione.

Il decreto ministeriale previsto dall’articolo 2, comma 5 del DM n. 47/2016 riguarda un adempimento collaterale rispetto alla verifica dell’esercizio effettivo della professione, vale a dire il controllo a campione della veridicità delle dichiarazioni sostitutive rese a giustificazione del possesso dei requisiti richiesti dal medesimo DM in relazione alla verifica dell’esercizio effettivo della professione: in […]

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Il Console onorario della Repubblica italiana in Tanzania chiede di sapere se possa ritenersi esonerato dall’acquisizione dei crediti formativi l’avvocato che svolga le funzioni di Console onorario – Capo delegazione.

I casi di esonero – totale o parziale – o esenzione dall’acquisizione di crediti formativi sono tassativamente previsti dall’articolo 15 del Regolamento CNF n. 6/2014. In assenza della espressa previsione dello svolgimento di funzioni di console onorario quale causa di esenzione, l’unico caso che potrebbe – in ipotesi – attagliarsi al caso in esame è […]

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Il COA di Barcellona P.G. formula quesito in materia deontologica, chiedendo di sapere se incorra in violazione deontologica l’avvocato che produca in un processo penale corrispondenza intercorsa con un proprio ex-cliente, al fine di minare la credibilità di quest’ultimo e in tal modo esercitando il diritto-dovere di difendere un suo attuale cliente.

Viene anzitutto in rilievo, ai fini della risposta al quesito, la previsione generale di cui all’articolo 13 del Codice deontologico, che impone all’avvocato la “rigorosa osservanza del segreto professionale e al massimo riserbo su fatti e circostanze in qualsiasi modo apprese nell’attività di rappresentanza e assistenza in giudizio, nonché nello svolgimento dell’attività di consulenza legale […]

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Il COA di Piacenza chiede di sapere se sia possibile procedere alla cancellazione d’ufficio di un praticante abilitato al patrocinio sostitutivo, per intervenuta scadenza dei termini, nonostante il medesimo sia stato sospeso per mancato pagamento dei contributi ai sensi dell’art. 6 del Reg. CNF n. 3/2013, con conseguente invio degli atti al CDD che, tuttavia, non ha approvato il capo di incolpazione.

L’operatività del divieto di cancellazione dell’iscritto in pendenza di procedimento disciplinare ha conosciuto, nel tempo, alcuni temperamenti, espressi da un ormai consolidato orientamento della giurisprudenza domestica: “Il divieto di cancellazione dall’albo, elenco o registro forense dell’iscritto che sia sottoposto a procedimento disciplinare (artt. 17, co. 16, e 53 L. n. 247/2012, già art. 37, penultimo […]

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