Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Diritto al pagamento del compenso professionale – Esercizio – Modalità.

Ancorché l’avvocato abbia il legittimo diritto di ottenere il pagamento delle proprie spettanze professionali, al professionista non spetta alcun diritto di ritenzione su somme o cose di spettanza, anche parziale, del cliente. Il diritto al pagamento del corrispettivo, peraltro, non può essere esercitato con modalità tali da cagionare un ingiusto danno al cliente, recare disdoro […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Accordi sulla definizione del compenso – Limiti.

Il nuovo testo dell’art. 45 c.d., sotto la rubrica “accordi sulla definizione del compenso”, nel consentire all’avvocato ed al patrocinatore di determinare il compenso parametrandolo ai risultati perseguiti, lascia intatto il divieto di cui all’art. 1261 c.c., fermo restando che, nell’interesse del cliente, tali compensi debbono essere comunque sempre proporzionati all’attività svolta. Siffatta proporzione rimane […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Doveri di probità, dignità e decoro – Offerta prestazione professionale non richiesta – Violazione.

Costituisce violazione disciplinare l’inosservanza dell’espresso divieto per l’avvocato di offrire, senza esserne richiesto, una prestazione rivolta a persona determinata per uno specifico affare, con la precisazione che l’offerta specifica di una prestazione professionale è cosa del tutto differente dal generico contegno meramente informativo relativo ai rimedi ed alle possibilità offerte dall’ordinamento a tutela dei diritti […]

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Avvocato – Procedimento disciplinare – Procedimento dinanzi al C.d.O. – Prova testimoniale – Mancata indicazione delle circostanze – Nullità – Esclusione.

La mancata indicazione delle circostanze sulle quali escutere i testimoni non costituisce motivo di invalidità del procedimento disciplinare né della prova assunta dinanzi al C.d.O., conformemente all’uniforme orientamento della giurisprudenza volto a privilegiare la sostanza dell’esercizio del diritto di difesa, consentita dalla piena conoscenza da parte dell’incolpato dei fatti addebitati e delle persone in essi […]

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Avvocato – Procedimento disciplinare – Procedimento dinanzi al C.d.O. – Omessa indicazione delle norme deontologiche violate – Invalidità – Esclusione.

L’omessa indicazione della norma deontologica violata non determina l’invalidità del procedimento disciplinare, atteso che, per pacifica e consolidata giurisprudenza, la contestazione, laddove adeguatamente specificata quanto all’indicazione dei comportamenti addebitati e tale da garantire all’incolpato la predisposizione di una difesa compiuta ed efficace, non richiede né la precisazione delle fonti di prova da utilizzare, né la individuazione […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con la controparte – Doveri di dignità – probità e decoro – Dovere di segretezza e riservatezza.

Viola i doveri imposti dall’art. 5 comma II e 9 c.d.f., l’avvocato che, nell’ambito di una corrispondenza epistolare avente altro oggetto, renda noto alla società con la quale il proprio cliente intrattenga rapporti professionali lo svolgimento di un’attività giudiziale in favore di costui, nonché la circostanza del mancato pagamento del compenso maturato per tale attività […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Difesa di parti in conflitto di interessi – Dovere di astensione – Art. 51 c.d.f. – Controversie familiari – Nozione.

Tra le controversie familiari che ai sensi dell’art. 51 ultimo comma c.d.f. costituiscono il presupposto della doverosa astensione dell’avvocato dalla successiva assistenza in favore di uno solo dei coniugi già congiuntamente difesi devono ritenersi ricomprese anche le controversie per separazione personale dei coniugi, di cui quelle consensuali incontestabilmente costituiscono una forma di risoluzione. Fermo restando […]

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Avvocato – Procedimento disciplinare – Rinuncia agli atti del procedimento – Sopravvenuta carenza di interesse al ricorso – Inammissibilità.

La formale rinuncia agli atti del procedimento si traduce in una carenza sopravvenuta di interesse al ricorso, idonea come tale a rendere quest’ultimo inammissibile. (Dichiara inammissibile il ricorso avverso decisione C.d.O. di Potenza, 17 luglio 2008) Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. PERFETTI, rel. CARDONE), sentenza del 16 marzo 2010, n. 8

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Avvocato – Procedimento disciplinare – Decisione del C.d.O. – Impugnazione – Ricorso presentato direttamente al C.N.F. – Inammissibilità.

E’ inammissibile il ricorso presentato direttamente al C.N.F., e non presso la Segreteria del C.d.O. territoriale che ha emesso la pronuncia impugnata come dispone l’art. 59 del R.D. n. 37/34. (Dichiara inammissibile il ricorso avverso decisione C.d.O. di Potenza, 17 luglio 2008) Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. PERFETTI, rel. CARDONE), sentenza del 16 marzo 2010, […]

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Avvocato – Procedimento disciplinare – Decisione del C.d.O. – Impugnazione – Termine ex art. 50 co. 2 R.D.L. n. 1578/33 – Dies a quo – Notificazione nei confronti dell’incolpato – Decorrenza – Notificazione nei confronti del difensore – Irrilevanza.

La notificazione della decisione del C.d.O., conformemente alla pacifica interpretazione giurisprudenziale dell’art. 50, co. 1 del R.D.L. n. 1578/33, deve ritenersi necessaria nei soli confronti dell’incolpato e non anche nei confronti del suo difensore, sicché, al fine di verificare se vi sia stata osservanza del termine di venti giorni per il tempestivo ricorso al C.N.F., […]

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