Avvocato – Procedimento disciplinare – Ricorso al C.N.F. – Rinuncia – Improcedibilità del giudizio – Sopravvenuta inammissibilità del ricorso – Definitività decisione impugnata.

La rinuncia al ricorso determina l’improcedibilità del giudizio di appello, con l’effetto della sopravvenuta inammissibilità del ricorso e conseguente definitività della decisione sanzionatoria impugnata. (Dichiara inammissibile il ricorso avverso decisione C.d.O. di Torino, 22 gennaio 2009) Consiglio Nazionale Forense (pres. ALPA, rel. MASCHERIN), sentenza del 12 maggio 2010, n. 18

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Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Divieto di conflitto di interessi – Artt. 37 c.d.f. – Violazione – Conflitto potenziale – Sufficienza – Consapevolezza del conflitto da parte dell’assistito – Irrilevanza.

Ai fini della configurabilità della violazione dell’art. 37 c.d. e della conseguente responsabilità disciplinare non rileva né che l’assistito abbia avuto o non consapevolezza del conflitto, né che alcun concreto conflitto di interessi si sia effettivamente verificato, atteso che la suddetta norma deontologica tutela situazioni di conflitto anche potenziali. Va pertanto ritenuto responsabile il professionista […]

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Avvocato – Procedimento disciplinare – Rapporti tra procedimento disciplinare e penale – Contestuale pendenza procedimento penale – Sospensione procedimento disciplinare – Presupposti – Identità dei fatti – Necessità.

La sospensione del procedimento disciplinare aperto in relazione agli identici fatti per i quali sia stata formulata una imputazione penale postula la identicità dei fatti da accertarsi nelle diverse sedi, sicché solo in presenza di un preciso capo di imputazione sovrapponibile al capo di incolpazione può ritenersi applicabile il principio di pregiudizialità. (Rigetta il ricorso […]

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Avvocato – Procedimento disciplinare – Procedimento davanti al C.d.O. – Prova – Onere – Dichiarazioni dell’esponente – Valutazione.

La responsabilità disciplinare deve essere fondata sulla raggiunta prova del fatto addebitato, fermo restando che l’onere della prova è posto a carico del C.O.A. procedente – non essendo a carico dell’incolpato di dare alcuna prova contraria – e che la versione dei fatti fornita dal denunciante può assumere valore di prova quando la stessa trovi […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con parte assistita – Inadempimento – Responsabilità professionale – Rilevanza deontologica ex se – Esclusione – Responsabilità disciplinare – Presupposti.

Non ogni inadempienza addebitabile al professionista, quantunque rilevante sul piano della responsabilità civile, è di per sé idonea ad integrare anche responsabilità disciplinare, a tal fine richiedendosi che le circostanze concrete denotino un comportamento non solo “non scusabile” ma altresì di “rilevante trascuratezza” (art. 38 c.d.f.). (Accoglie il ricorso avverso decisione C.d.O. di Verona, 9 […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con i colleghi – Successione nella difesa – Doppia richiesta di distrazione – Violazione doveri lealtà e correttezza – Esclusione.

A prescindere dalla legittimità di una doppia richiesta di distrazione delle spese processuali e della relativa applicabilità all’ipotesi di successione nella difesa allorquando ciascuna dichiarazione-richiesta venga effettuata in costanza di mandato, va esclusa la responsabilità disciplinare dell’avvocato che, esercitando legittimamente la sua facoltà di richiedere la distrazione, non incassi le spese dell’intero giudizio, ma solo […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Gestione di somme – Indebito trattenimento – Mala gestio – Responsabilità disciplinare – Sussistenza.

Deve ritenersi idonea ad integrare illecito disciplinare la condotta dell’avvocato che, in assenza di espressa autorizzazione del cliente, trattenga le somme da quegli consegnategli ad altro fine in pretesa compensazione di crediti professionali mai fatturati e neppure mai specificati in una parcella. La responsabilità del professionista trova causa nella semplice mala gestio del denaro affidatogli, […]

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Avvocato – Tenuta albi – Albo Avvocati – Incompatibilità – Amministratore di condominio – Cancellazione – Art. 3 co. 3 r.d.l. n. 1578/33 – Natura eccezionale – Interpretazione estensiva – Esclusione.

Ad onta della sicura inadeguatezza dell’attuale sistema delle incompatibilità, lo svolgimento dell’attività di amministratore di condominio, fatto salvo il necessario dovere di adeguamento ai canoni di dignità e decoro propri dello status professionale, non può essere ritenuta incompatibile di per sé con l’iscrizione all’Albo degli Avvocati ai sensi dell’art. 3 co. 3, r.d.l. n. 1578/33. […]

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Avvocato – Tenuta albi – Dipendente pubblico part time – Incompatibilità ex l. n. 339/2003 – Cancellazione – Impugnazione – Questione pregiudiziale Corte di Giustizia – Difetto requisiti inammissibilità – Istanza di sospensione del giudizio dinanzi al C.N.F. – Rigetto – Violazione diritti quesiti – Inconfigurabilità – Contrarietà ai principi comunitari della libera concorrenza tra imprese e della libera circolazione degli avvocati nell’U.E. – Esclusione – Avvocato dipendente pubblico ed avvocato investito di funzione rappresentativa di natura elettiva – Equiparabilità – Esclusione.

A seguito dell’impugnazione della decisione con cui il C.d.O. abbia disposto la cancellazione dall’Albo degli Avvocati per incompatibilità ai sensi della legge n. 339/03, va esclusa la sospensione del giudizio dinanzi al C.N.F. sino alla pronuncia della Corte di Giustizia Europea sulla questione pregiudiziale ad essa sottoposta dal giudice interno, laddove, come nella specie, la […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Diritto al pagamento del compenso professionale – Esercizio – Modalità.

Ancorché l’avvocato abbia il legittimo diritto di ottenere il pagamento delle proprie spettanze professionali, al professionista non spetta alcun diritto di ritenzione su somme o cose di spettanza, anche parziale, del cliente. Il diritto al pagamento del corrispettivo, peraltro, non può essere esercitato con modalità tali da cagionare un ingiusto danno al cliente, recare disdoro […]

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