Avvocato – Tenuta albi – Dipendente pubblico – Impiego part time – Incompatibilità ex l. n. 339/2003 – Cancellazione – Questione di legittimità costituzionale – Manifesta infondatezza – Violazione diritti quesiti – Esclusione – Principi comunitari in materia di concorrenza – Rilevanza – Esclusione.

Va esclusa la disapplicazione della legge n. 339/2003, e con essa l’invalidità della delibera di cancellazione adottata dall’Albo degli Avvocati in applicazione della citata normativa, per asserito contrasto della stessa legge con i principi di uguaglianza e di proporzionalità delineati dall’art. 5 comma 3 TCE. La legge n. 339/03 non viola il principio di proporzionalità […]

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Avvocato – Tenuta albi – Dipendente pubblico – Impiego part time – Incompatibilità ex l. n. 339/03 – Principi di uguaglianza e di proporzionalità – Violazione – Esclusione.

Il giudizio introdotto innanzi al C.N.F. dall’avvocato dipendente pubblico part-time, che impugni la decisione con cui il C.d.O. ne disponga la cancellazione dall’Albo per incompatibilità ai sensi della legge n. 339/03, non può essere sospeso in presenza di una questione pregiudiziale sottoposta alla Corte di Giustizia ex art. 234 Trattato dal giudice interno che dubiti […]

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Avvocato – Tenuta albi – Dipendente pubblico – Impiego part time – Incompatibilità ex l. n. 339/03 – Sussistenza – Cancellazione – Impugnazione – Questione pregiudiziale Corte di Giustizia ex art. 234 TCE – Manifesta inammissibilità – Sospensione del giudizio innanzi al C.N.F. – Esclusione.

Il giudizio introdotto innanzi al C.N.F. dall’avvocato dipendente pubblico part-time, che impugni la decisione con cui il C.d.O. ne disponga la cancellazione dall’Albo per incompatibilità ai sensi della legge n. 339/03, non può essere sospeso in presenza di una questione pregiudiziale sottoposta alla Corte di Giustizia ex art. 234 Trattato dal giudice interno che dubiti […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Incompatibilità ex art. 3 co. 1 R.d.l. n. 1578/33- Amministratore di s.r.l. – Poteri di gestione e rappresentanza – Rilevanza – Illecito deontologico – Sussistenza – Inattività della società – Irrilevanza.

Conformemente alla consolidata interpretazione giurisprudenziale dell’art. 3 co. 1 R.d.l. n. 1578/33, il quale statuisce la incompatibilità dell’esercizio della professione con l’esercizio del commercio in nome proprio o in nome altrui, l’attività incompatibile non va riferita al concreto compimento di atti di commercio, ma al profilo soggettivo della carica rivestita (nella specie di amministratore di […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Revoca del mandato – Dovere di formalizzare la revoca all’udienza successiva – Sussistenza – Mancata comparizione – Illecito deontologico – Sussistenza.

Integra illecito disciplinare la condotta dell’avvocato che, a seguito dell’avvenuta revoca del mandato, ometta di comparire in giudizio alla successiva udienza senza formalizzare a verbale né la stessa revoca né la sua sostituzione con altro difensore, ponendo in essere pertanto un comportamento incompatibile con i doveri di diligenza e correttezza inerenti al mandato. Il difensore […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Doveri di diligenza, lealtà e correttezza – Ammissione al gratuito patrocinio per l’esercizio di azione giudiziaria – Esercizio di diversa azione – Illecito deontologico – Sussistenza – Procura alle liti rilasciata a margine dell’atto di citazione – Irrilevanza.

Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante l’avvocato che agisca in giudizio per una causa diversa da quella per la quale il cliente sia stato ammesso al patrocinio a spese dello Stato. A tal fine deve ritenersi irrilevante la sottoscrizione apposta dal cliente stesso sulla procura alle liti rilasciata a margine e non in calce […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Dovere di colleganza e collaborazione – Rapporti con il C.d.O. – Omessi chiarimenti – Silenzio – Diritto di difesa – Rilevanza – Art. 24, I e II canone, c.d.f. – Differenza.

Le ipotesi contemplate dai primi due canoni dell’art. 24 c.d.f., ancorché entrambe palesemente riferite all’avvocato nei cui confronti sia stata sollevata una questione disciplinare, ne distinguono tuttavia la posizione in relazione alle diverse fasi procedimentali nelle quali si svolge l’obbligo dell’iscritto di collaborare con il C.d.O. per l’attuazione delle finalità istituzionali di tale organismo pubblico […]

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Avvocato – Procedimento disciplinare – Decisione del C.d.O. – Impugnazione – Presentazione del ricorso a mezzo posta – Spedizione entro il termine di venti giorni dalla notifica della decisione – Deposito tardivo – Inammissibilità – Termine ex art. 59, comma 1, R.D. n. 37/34 – Natura – Decadenziale – Equivalenza tra spedizione e ricezione – Esclusione.

In difetto di una espressa previsione di legge che sancisca la tempestività della presentazione del ricorso per il solo fatto del compimento entro il termine decadenziale delle operazioni di trasmissione (quando questa non si traduca nella consegna manuale presso gli uffici del Consiglio territoriale che ha emesso la decisione) ed a prescindere dalla effettiva ricezione […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Principi generali – Dovere di evitare incompatibilità – Rapporto di lavoro subordinato a tempo parziale – Illecito disciplinare – Sanzione – Misura – Criteri di valutazione.

E’ configurabile la responsabilità disciplinare dell’avvocato che, versando in una situazione di incompatibilità con l’esercizio della professione forense per il fatto di intrattenere un rapporto di lavoro subordinato retribuito a tempo parziale con una società cooperativa, domandi l’iscrizione all’Albo e successivamente eserciti l’attività professionale, così permanendo nella suddetta condizione per lungo tempo e fino all’intervento […]

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Avvocato – Procedimento disciplinare – Competenza del C.d.O. – Omessa astensione dei componenti – Mancata censura – Ricusazione – Rinuncia.

La mancata formulazione della censura avente ad oggetto l’omessa astensione di taluni Consiglieri nella fase dibattimentale del procedimento disciplinare da parte dell’incolpato, ad esso presente ed altresì partecipe, configura sostanziale rinuncia ad avvalersi del rimedio della ricusazione, costituente nel sistema processuale lo strumento per resistere alla eventuale violazione dell’obbligo di astensione. (Accoglie parzialmente il ricorso […]

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