L’appropriazione indebita di ingenti somme spettanti al cliente

L’apprensione indebita di somme di denaro di spettanza del cliente integra gravissima violazione, che pregiudica l’affidamento generale che il professionista deve coltivare in ragione del suo ministero, compromettendo, conseguentemente, la credibilità dell’intero ceto forense (Nel caso di specie, in applicazione del principio di cui in massima, il CNF ha ritenuto congrua la sanzione della radiazione […]

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La delibera del COA che dispone l’apertura del procedimento non è impugnabile al CNF

La deliberazione dei COA territoriali che dispone l’apertura del procedimento disciplinare non è immediatamente impugnabile innanzi al CNF, attesa la sua natura di atto endoprocedimentale, inidoneo -in quanto tale- ad incidere su alcuna situazione giuridica soggettiva dell’iscritto e quindi non riconducibile all’elenco tassativo degli atti scrutinabili dal Consiglio Nazionale in materia disciplinare, ovverosia le sole […]

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La contestazione dell’addebito disciplinare non deve necessariamente indicare le norme deontologiche violate

Al fine di garantire il diritto di difesa dell’incolpato (costituente il parametro di valutazione della legittimità del procedimento disciplinare in ossequio ai principi generali di buon andamento e di trasparenza dell’attività amministrativa), è necessaria e sufficiente una chiara ed esaustiva contestazione dei fatti addebitati, non assumendo, invece, rilievo la mancata indicazione delle norme violate, spettando […]

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Al procedimento disciplinare davanti al COA non si applica il principio di immodificabilità del giudice

Il procedimento disciplinare dinanzi al C.d.O. ha natura amministrativa sicchè ad esso non si applica il principio della immodificabilità del giudice, essendo sufficiente soltanto che venga rispettato il quorum previsto dalla L.P. per la validità delle deliberazioni (art. 43 r.d. 22 gennaio 1934, n. 37), ancorché esso sia costituito in concreto con la partecipazione alla […]

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Il diritto di difesa prevale sull’obbligo di rispondere alla richiesta di chiarimenti del COA

Il principio del dovere di cooperazione dell’interessato con il proprio Consiglio dell’Ordine non può implicare violazione deontologica nell’ambito del procedimento disciplinare nel quale, per la sua natura e funzione tipicamente sanzionatoria, non può formare oggetto di sindacato la scelta di fondo – invero del tutto discrezionale – dell’interessato di partecipare attivamente ovvero di rimanere silentemente […]

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L’assenza ingiustificata del difensore all’udienza non costituisce automatica violazione dei doveri deontologici

L’assenza ingiustificata dell’avvocato all’udienza non integra ipso facto abbandono di difesa né lesione dei doveri di diligenza e correttezza, in quanto può infatti essere dettata da una ben precisa strategia processuale, la quale costituisce espressione del libero, autonomo ed inviolabile esercizio del diritto di difesa (Nel caso di specie, su segnalazione del magistrato, il COA […]

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Al procedimento disciplinare davanti al COA non si applica il principio di immodificabilità del giudice

Il procedimento disciplinare dinanzi al C.d.O. ha natura amministrativa sicchè ad esso non si applica il principio della immodificabilità del giudice, essendo sufficiente soltanto che venga rispettato il quorum previsto dalla L.P. per la validità delle deliberazioni (art. 43 r.d. 22 gennaio 1934, n. 37). Consiglio Nazionale Forense (Pres. f.f. PERFETTI – Rel. MERLI), sentenza […]

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Le offese gratuite circa le capacità professionali del collega

Appaiono in contrasto con l’art. 20 c.d.f., che vieta appunto l’uso di espressioni sconvenienti od offensive, le accuse al Collega o al Giudice di ignorare la scienza giuridica, di svolgere con superficialità la professione e di scrivere per anacoluti giuridici, ovverosia ricorrendo a ragionamenti privi di giuridico costrutto, in quanto volte a negare, direttamente, le […]

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Il tempestivo deposito del reclamo elettorale non previamente notificato

Il reclamo proposto avverso il risultato delle elezioni dei C.d.O. professionali è ammissibile una volta che sia tempestivamente depositato o presentato presso il C.N.F. entro il termine di dieci giorni dalla proclamazione, pur in difetto di preventiva notifica ai controinteressati. Decorso inutilmente detto termine i risultati elettorali diventano inattaccabili. Consiglio Nazionale Forense (Pres. f.f. PERFETTI […]

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