Per il termine d’impugnazione al CNF è irrilevante la data di notifica al difensore

In tema di procedimento disciplinare a carico di avvocati, l’art. 50 primo comma del R.D.L. n. 1578/33 si riferisce – al fine del decorso del termine per il ricorso davanti al Consiglio nazionale forense – alla notificazione della decisione del Consiglio dell’Ordine effettuata all’incolpato, non pure al suo difensore. Ciò, peraltro, non si pone in […]

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Studio associato e obbligo dei singoli associati di astenersi dal prestare attività professionale in conflitto di interessi tra loro

La previsione dell’art. 37 codice deontologico (divieto di prestare attività professionale in conflitto di interessi) risponde all’esigenza di conferire protezione e garanzia non solo al bene giuridico dell’indipendenza effettiva e dell’autonomia dell’avvocato ma, altresì, alla loro apparenza; e ciò in quanto l’apparire indipendenti è tanto importante quanto esserlo effettivamente, dovendosi in assoluto proteggere, tra gli […]

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Il procedimento disciplinare avviato dietro esposto anonimo

L’azione disciplinare ben può essere avviata, ad impulso dello stesso Consiglio territoriale procedente sul presupposto di semplici informazioni o della conoscenza di fatti di pubblica notorietà, quindi pur in mancanza di un esposto introduttivo, ovvero in presenza di un esposto “anonimo”, a nulla rilevando che l’incolpato non sia posto nella condizione di conoscere la fonte […]

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La mancata risposta alla richiesta di chiarimenti da parte del COA

Non costituisce (più) illecito disciplinare sanzionato dal secondo capoverso dell’art. 24 del codice deontologico forense la mancata risposta dell’avvocato alla richiesta del Consiglio dell’Ordine di chiarimenti, notizie, o adempimenti in relazione ad un esposto presentato, per fatti disciplinarmente rilevanti, nei confronti dello stesso iscritto. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Perfetti, rel. Allorio), sentenza del 30 […]

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La richiesta di chiarimenti non interrompe la prescrizione disciplinare

In quanto non univocamente espressiva della potestà punitiva affidata dall’ordinamento al Consiglio territoriale dell’ordine, deve ritenersi che la richiesta di chiarimenti e osservazioni intervenuta nella fase precedente l’apertura del procedimento non possa valere ad interrompere il decorso della prescrizione dell’azione disciplinare, giacché sono atti interruttivi ad effetti istantanei solamente la notifica della delibera di apertura […]

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Il contrasto tra motivazione e dispositivo della decisione disciplinare

Nell’ipotesi di contrasto tra motivazione e dispositivo (o, meglio, di volontà espresse in motivazione ma non nel dispositivo) deve prevalere, salvo i casi di evidente errore materiale, il dispositivo, dovendo peraltro escludersi che ciò sia causa di nullità della decisione stessa. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Perfetti, rel. Allorio), sentenza del 30 settembre 2013, n. […]

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L’omessa notifica della delibera di apertura del procedimento disciplinare

L’eccezione di nullità del procedimento disciplinare per omessa notifica della delibera di apertura dello stesso è inammissibile, perché tardiva, se non sia proposta nel primo atto o difesa successiva alla delibera stessa. In ogni caso, tale omissione è irrilevante se, attraverso la comunicazione correttamente notificata della richiesta di rinvio a giudizio, l’incolpato sia stato messo […]

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Appello al CNF: i motivi di impugnazione sono necessari a pena di inammissibilità del gravame

Il ricorso avverso la decisione del Consiglio dell’Ordine territoriale deve contenere, a pena di inammissibilità, le specifiche ragioni di censura del provvedimento contestato, sia nei suoi contenuti fattuali sia con riferimento agli errori procedimentali o di diritto che abbiano determinato la non corrispondenza del procedimento o della decisione alle formalità del rito e/o alla corretta […]

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