La condanna alla sanzione dell’avvertimento può essere eseguita con la lettura del dispositivo

È legittima la decisione del presidente del consiglio dell’ordine degli avvocati di dare esecuzione alla sanzione dell’avvertimento con la semplice lettura del dispositivo della decisione disciplinare, essendo la comunicazione formale, prevista dall’art. 40 r.d.l. 1578/33, mero atto accessorio lasciato alla discrezionalità del presidente medesimo. Consiglio Nazionale Forense (Pres. f.f. Vermiglio, Rel. Tacchini), sentenza del 29 […]

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Il CNF può integrare in sede d’appello la motivazione della decisione del COA

Il Consiglio Nazionale Forense, in quanto giudice di appello sulle decisioni disciplinari adottate dai consigli territoriali, ha il potere di riesame complessivo degli atti di causa e, nei limiti dei motivi di impugnazione dedotti, di integrare la motivazione della decisione impugnata qualora risulti insufficiente e incompleta, ed anche di aggiungere nuovi motivi per giustificare la […]

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Avvocati dipendenti pubblici: le caratteristiche dell’ufficio legale dell’ente

L’ufficio legale dell’ente pubblico cui fa riferimento l’eccezione al regime delle incompatibilità disciplinato dall’art. 3 L.P.F. deve costituire un’unità organica autonoma e gli avvocati ad esso addetti devono esercitare le funzioni di competenza con sostanziale estraneità all’apparato amministrativo dell’ente, in una posizione d’indipendenza da tutti i settori previsti dall’organico. Il contemporaneo svolgimento di un attività […]

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Il termine per la notifica delle decisioni del COA è ordinatorio

Il termine di quindici giorni previsto dalla Legge (artt. 3, 37, 50 r.d.l. 1578/33) per il deposito e la notifica della decisione del C.d.O. non ha natura perentoria, sicché la sua inosservanza non determina la inefficacia del provvedimento adottato ma comporta soltanto lo spostamento del termine per l’impugnazione dinanzi al C.N.F. Consiglio Nazionale Forense (Pres. […]

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La delibera del COA che dispone l’apertura del procedimento disicplinare non è impugnabile al CNF

La deliberazione dei COA territoriali che dispone l’apertura del procedimento non è immediatamente impugnabile innanzi al CNF, attesa la sua natura di atto endoprocedimentale, inidoneo -in quanto tale- ad incidere su alcuna situazione giuridica soggettiva dell’iscritto e quindi non riconducibile all’elenco tassativo degli atti scrutinabili dal Consiglio Nazionale in materia disciplinare, ovverosia le sole decisioni […]

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La violazione al diritto di difesa nel corso del procedimento davanti al COA locale

La denuncia di un’asserita violazione al diritto di difesa dell’incolpato, anche nella ipotesi che i fatti avvenuti nella fase preliminare all’apertura del procedimento disciplinare possano avere inciso sulla regolarità del suo svolgimento, può essere soltanto dedotta nelle forme e con gli strumenti che regolano tale procedimento avanti al Consiglio dell’Ordine, salvi i diritti dell’incolpato all’appello […]

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Gli atti impugnabili al CNF sono previsti in modo tassativo

Gli atti impugnabili avanti il C.N.F. sono previsti in modo tassativo e riguardano, oltre alle decisioni che concludono un procedimento disciplinare, la tenuta degli albi, i certificati di compiuta pratica forense, le elezioni dei Consigli dell’Ordine, i conflitti di competenza (Nel caso di specie, il ricorso aveva ad oggetto l’asserita violazione del diritto di difesa […]

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I presupposti per il ricorso al CNF a mezzo difensore

Qualora non sia proposto in proprio ex art. 63, co. 1, R.D. n. 37/1934, il ricorso al CNF richiede la sottoscrizione di un difensore iscritto nell’Albo degli avvocati abilitati al patrocinio dinanzi alle giurisdizioni superiori, munito di procura speciale (Nel caso di specie, l’incolpato si era limitato a sottoscrivere la procura alle liti, conferita tuttavia […]

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