La mancata audizione dei testi indicati dall’incolpato

Il Giudice della Deontologia ha ampio potere discrezionale nel valutare la conferenza e la rilevanza delle prove dedotte in virtù del principio del libero convincimento, sicché non determina nullità della decisione l’omessa audizione dei testi indicati dall’incolpato, quando risulti che il Consiglio abbia ritenuto le testimonianze insufficienti ai fini del giudizio, per essere il Collegio […]

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Il sollecito di pagamento dei contributi da parte del COA non è impugnabile al CNF

La deliberazione del Consiglio territoriale destinata unicamente a sollecitare il pagamento dei contributi di iscrizione non versati, con contestuale assegnazione di termine per la regolarizzazione della posizione, costituisce mero atto endoprocedimentale privo di definitività, e in quanto tale non è autonomamente impugnabile con ricorso al CNF. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Picchioni, rel. Secchieri), sentenza […]

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Il corso da mediatore non rileva ai fini della formazione continua

La partecipazione ad un corso “per acquisire la qualità di mediatore” non assume rilievo ai fini dell’adempimento al dovere di formazione e aggiornamento professionale, non rientrando tale attività tra gli “eventi formativi” e le “attività formative” di cui agli artt. 3 e 4 del Regolamento CNF per la formazione continua 16 luglio 2014, n. 6. Consiglio Nazionale […]

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Le dimissioni delle segretarie non scriminano l’inadempimento al dovere di formazione e aggiornamento professionale

L’obbligo di formazione continua sussiste per il solo fatto dell’iscrizione nell’albo e non subisce deroga né attenuazioni nel caso di asserita disorganizzazione amministrativa del proprio studio, conseguente al licenziamento contemporaneo delle segretarie, giacché tale circostanza non rientra tra le ipotesi previste dall’art. 5 Regolamento CNF per la formazione continua 16 luglio 2014, n. 6  come motivo […]

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Sanzione deontologica e precedenti disciplinari

In ossequio al principio enunciato dall’art. 21 ncdf (già art. 3 codice previgente), nei procedimenti disciplinari l’oggetto di valutazione è il comportamento complessivo dell’incolpato e tanto al fine di valutare la sua condotta in generale, quanto a quello di infliggere la sanzione più adeguata, per la quale occorre effettuare un bilanciamento tra la considerazione di […]

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Sanzione deontologica e precedenti disciplinari

In ossequio al principio enunciato dall’art. 21 ncdf (già art. 3 codice previgente), nei procedimenti disciplinari l’oggetto di valutazione è il comportamento complessivo dell’incolpato e tanto al fine di valutare la sua condotta in generale, quanto a quello di infliggere la sanzione più adeguata, per la quale occorre effettuare un bilanciamento tra la considerazione di […]

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L’omessa audizione dei testi indicati dall’incolpato

l Giudice della Deontologia ha ampio potere discrezionale nel valutare la conferenza e la rilevanza delle prove dedotte in virtù del principio del libero convincimento, sicché non determina nullità della decisione l’omessa audizione dei testi indicati dall’incolpato, quando risulti che il Consiglio abbia ritenuto le testimonianze insufficienti ai fini del giudizio, per essere il Collegio […]

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Il principio del libero convincimento del giudice vale anche in sede disciplinare

In tema di valutazione delle deposizioni testimoniali nell’ambito del procedimento disciplinare dinanzi al Collegio territoriale, il Consiglio dell’Ordine ha un ampio potere discrezionale sia sulla valutazione dell’ammissibilità di una prova orale sia sulla interpretazione della stessa e sulla valutazione di attendibilità dei testimoni. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Picchioni, rel. Cerè), sentenza del 15 ottobre […]

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Nullità della decisione disciplinare per vizio di notifica e rimessione degli atti al consiglio territoriale

L’annullamento, da parte del CNF, della sanzione disciplinare per errores in procedendo non comporta ex se l’assoluzione dell’incolpato, bensì la rimessione degli atti al Consiglio territoriale affinché, emendati i vizi della decisione, celebri nel merito il procedimento disciplinare (Nel caso di specie, l’incolpato -rimasto assente nel corso del procedimento disciplinare a suo carico- era stato […]

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Procedimento disciplinare: la citazione a comparire dell’incolpato è un presupposto indefettibile

Nel procedimento disciplinare a carico degli avvocati, il principio di cui all’art. 45 del r.d.l. 27 novembre 1933, n. 1578 – secondo cui il Consiglio territoriale non può infliggere nessuna pena disciplinare senza che l’incolpato sia stato citato a comparire davanti ad esso – assume valenza di un principio generale, volto a garantire il rispetto […]

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