Elenchi dei curatori speciali del minore: il regolamento del COA non può vietare l’iscrizione agli avvocati fuori Foro

In analogia con quanto espressamente previsto dalla legge con riferimento all’elenco dei delegati alle vendite (art. 179-ter disp.att.cpc), deve ritenersi che per l’iscrizione nell’elenco dei curatori speciali dei minori non sussista alcun vincolo territoriale, sicché è illegittima l’eventuale previsione regolamentare che consentisse iscrizione stessa ai soli avvocati del proprio Foro in quanto ostacolerebbe altrimenti il […]

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Lecita la contemporanea iscrizione dell’avvocato in più elenchi dei curatori speciali del minore

Il divieto di iscrizione in più albi circondariali (art. 17, co. 5, L. n. 247/2012) non si applica alla contemporanea iscrizione in più elenchi dei curatori speciali del minore tenuti dai rispettivi COA circondariali ove l’iscritto abbia propri domicilii professionali, con conseguente illegittimità dell’eventuale contraria norma regolamentare (Nel caso di specie, l’avvocato -iscritto nell’elenco tenuto […]

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Elenco dei curatori speciali dei minori: il COA ne regolamenta la tenuta in ossequio ai principi generali dell’Ordinamento

L’elenco dei curatori speciali del minore non è espressamente previsto dalle legge, né vincola il Tribunale locale a scegliere, ai fini della relativa nomina, un avvocato ivi iscritto. Ciononostante, esso rientra nelle funzioni di tenuta albi, registri ed elenchi che la legge professionale ha affidato, con clausola finale attributiva del potere ampia ed omnicomprensiva, agli […]

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Elenco dei curatori speciali dei minori: l’interesse ad impugnare il provvedimento di rigetto della domanda di iscrizione

Sebbene la mancata inclusione nell’elenco dei curatori speciali del minore tenuto dal COA non impedisca all’avvocato di essere comunque nominato dal Tribunale, sussiste in ogni caso l’interesse giuridicamente tutelato dell’avvocato stesso a farne parte per dimostrare la propria competenza specifica e ciò incide certamente sull’interesse ad impugnare il provvedimento di esclusione sotto lo specifico profilo […]

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Elenco dei curatori speciali dei minori: sulle impugnazioni decide il CNF (non il TAR)

Il CNF ha giurisdizione speciale esclusiva in relazione ai reclami avverso i provvedimenti conclusivi ed i relativi atti procedimentali che concernono l’iscrizione e la cancellazione da albi, elenchi e registri forensi, a prescindere dalla consistenza della situazione giuridica soggettiva in contesa (diritto o interesse legittimo). In particolare, anche al fine di garantire la concentrazione della […]

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I protocolli locali non possono penalizzare gli avvocati fuori Foro

Pur assunti per fini di buona amministrazione e nell’ambito della leale cooperazione istituzionale tra COA e uffici giurisdizionali, i regolamenti, i protocolli e le intese locali (come da prassi proliferata soprattutto negli ultimi anni, inizialmente per far fronte all’emergenza pandemica) non devono costituire ostacolo al libero esercizio dell’attività professionale da parte del singolo avvocato, in […]

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GIUDIZI DISCIPLINARI – SANZIONI DISCIPLINARI – Applicazione del principio del favor rei in sede d’impugnazione – Individuazione della norma più favorevole – Criteri – Conseguenze – Fattispecie.

In tema di giudizi disciplinari nei confronti degli avvocati, il giudice dell’impugnazione – una volta individuato, in applicazione del principio del favor rei previsto dall’art. 65, comma 5, della l. n. 247 del 2012, il regime sanzionatorio più favorevole con riguardo alla concreta vicenda disciplinare – non è vincolato, ai fini della determinazione della sanzione […]

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Norme deontologiche – Dovere di probità e decoro – Rapporti con i terzi – Colloquio nel proprio studio per l’assunzione di una impiegata – Violenza sessuale verso la stessa – Illecito deontologico.

Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante l’avvocato che ricevendo una donna presso il proprio studio per un colloquio finalizzato all’eventuale instaurazione di un rapporto di lavoro subordinato alle proprie dipendenze, si renda responsabile di violenza sessuale, come accertato dal giudice penale. (Nella specie, avuto riguardo all’integrale risarcimento del danno della persona offesa, dall’assenza di […]

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L’illecito disciplinare è indipendente dal verificarsi di un danno o dal suo risarcimento

Il pregiudizio eventualmente subìto dalla parte assistita o da terzi a causa dell’illecito deontologico costituisce uno degli aspetti che il giudice disciplinare deve valutare nella determinazione della sanzione (art. 21, co. 4 CDF), ma non elemento costitutivo della fattispecie (che intende salvaguardare il decoro e la dignità dell’intera classe forense mediante la repressione di ogni […]

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Illecito disciplinare a forma libera o “atipico”: l’eventuale mancata descrizione di uno o più comportamenti e della relativa sanzione non genera l’immunità

Il principio di stretta tipicità dell’illecito, proprio del diritto penale, non trova applicazione nella materia disciplinare forense, ove infatti non è prevista una tassativa elencazione dei comportamenti vietati, ma solo l’enunciazione dei doveri fondamentali, tra cui segnatamente quello di esercitare la professione forense “con indipendenza, lealtà, probità, dignità, decoro, diligenza e competenza, tenendo conto del […]

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