Il principio del libero convincimento opera anche in sede disciplinare

Il Giudice della deontologia ha ampio potere discrezionale nel valutare la conferenza e la rilevanza delle prove dedotte in virtù del principio del libero convincimento, con la conseguenza che la decisione assunta in base alle testimonianze ed agli atti acquisiti in conseguenza degli esposti deve ritenersi legittima, allorquando risulti coerente con le risultanze documentali acquisite […]

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La rinuncia all’esposto e la remissione della querela non determinano l’estinzione del procedimento disciplinare

L’azione disciplinare non rientra nella disponibilità delle parti, sicché la rinuncia all’esposto ovvero la remissione della querela per i fatti oggetto di procedimento disciplinare, così come l’eventuale dichiarazione degli interessati di essere pervenuti ad una risoluzione bonaria della controversia non implica l’estinzione del procedimento, giacché l’azione disciplinare è officiosa e non negoziabile, in quanto volta […]

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Mancata o tardiva restituzione dei documenti al cliente: l’illecito prescinde dal danno

Sussiste violazione dell’art. 33 c.d.f. (secondo cui l’avvocato è tenuto a restituire senza ritardo alla parte assistita la documentazione ricevuta per l’espletamento del mandato ogni qualvolta il cliente ne faccia richiesta), anche allorché il professionista abbia provveduto a riconsegnare la documentazione soltanto con colpevole ritardo, a nulla rilevando il fatto che il comportamento stesso non […]

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Violazione dell’obbligo di formazione continua: l’assenza di eventi sulla propria materia di interesse non scrimina l’illecito

La circostanza che il COA di appartenenza non abbia (asseritamente) organizzato eventi formativi nella specifica materia di interesse o competenza dell’avvocato (nella specie, diritto agrario) non costituisce “causa di forza maggiore” ai sensi dell’art. 15, comma 2, lett. b), Reg. CNF n. 6/2014, sicché non giustifica né tantomeno scrimina l’inottemperanza all’obbligo formativo stesso, anche in […]

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L’obbligo deontologico di aggiornamento professionale e di formazione continua è conforme a Costituzione

La previsione regolamentare in tema di obbligo di formazione, con relative sanzioni disciplinari poste a tutela della sua effettività, non è in contrasto con la Costituzione non potendosi riconoscere nella stessa una previsione patrimoniale imposta, che -come tale- sarebbe soggetta, ex art. 23 cost., al principio della riserva di legge. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. […]

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Formazione professionale ed esonero per ragioni di età: irrilevante la qlc nel giudizio a carico di chi non benefici dell’esonero stesso

In sede di procedimento disciplinare per violazione dell’obbligo formativo, deve ritenersi inammissibile, per difetto di rilevanza (art. 23 L. n. 87/1953), la questione di legittimità costituzionale e di rinvio pregiudiziale alla Corte di giustizia (nella specie, per asserito contrasto con gli artt. 3, 10, 24, 51, 97 e 117 Cost., nonché con l’art. 21 della […]

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Illecito disciplinare: la resipiscenza e il buon comportamento dell’incolpato successivo al fatto possono mitigare la sanzione

La sanzione irrogata dal Consiglio territoriale, ad onta della gravità oggettiva delle violazioni incidenti su valori rilevanti della deontologia forense, ben può essere ridotta nella misura qualora, l’incolpato dimostri consapevolezza del proprio errore ed il suo comportamento successivo al fatto indichi un riallineamento alla correttezza della condotta. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Corona, rel. De […]

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Cassazione con rinvio: la mancata o tardiva riassunzione dinanzi al CNF rende definitiva la sanzione disciplinare irrogata dal Consiglio territoriale

La mancata riassunzione dinanzi al CNF dopo il rinvio da parte della Corte di Cassazione comporta l’estinzione del procedimento impugnatorio (artt. 392-393 cpc) ma non della sanzione disciplinare irrogata dal Consiglio territoriale, la quale si consolida e diviene definitiva giacché – trattandosi di un provvedimento amministrativo sanzionatorio – può dirsi travolto solo qualora vi sia […]

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La riassunzione del giudizio disciplinare davanti al CNF dopo il rinvio della Cassazione

La riassunzione del giudizio disciplinare davanti al CNF a seguito di sentenza di Cassazione con rinvio deve essere compiuta secondo il disposto dell’art. 392 c.p.c., stante l’assenza, nell’ambito della Legge speciale forense, di una specifica disposizione regolante le modalità di proposizione del giudizio di riassunzione. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Corona, rel. Galletti), sentenza n. […]

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L’estinzione del giudizio d’impugnazione al CNF per rinuncia al ricorso

La rinuncia all’impugnazione proposta da parte del ricorrente determina la immediata estinzione del relativo procedimento per cessazione della materia del contendere, non essendo a tal fine necessaria la sua accettazione da parte dell’appellato, con conseguente stabilizzazione della decisione gravata. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Corona, rel. Talerico), sentenza n. 88 del 22 marzo 2024

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