Il precorso rieducativo in fase di esecuzione della pena rileva anche ai fini della determinazione della sanzione deontologica

Il percorso rieducativo cui l’incolpato sia sottoposto in fase di esecuzione della pena, rileva ai fini della determinazione della sanzione deontologica, ancorché non menzionato espressamente dall’art. 21 n. 2 c.d.f., il quale infatti prevede che “oggetto di valutazione è il comportamento complessivo dell’incolpato”, con ciò intendendo che il giudice disciplinare è libero di valutare ogni […]

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Sospensione dall’esercizio della professione: il “periodo presofferto” in sede cautelare va computato nel periodo di espiazione della sanzione disciplinare

La sospensione cautelare, già sofferta, deve essere computata nel periodo di espiazione della sospensione disciplinare irrogata per il medesimo fatto (art. 62, co. 8, L. n. 247/2012 e art. 35, co. 6, Reg. CNF n. 2/2014 sul Procedimento disciplinare). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Corona, rel. Berti Arnoaldi Veli), sentenza n. 73 del 1° giugno […]

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La radiazione presuppone violazioni molto gravi che rendono incompatibile la permanenza dell’incolpato nell’albo, elenco o registro

La sanzione massima della radiazione è riservata, per espressa previsione normativa (art. 22 CdF), a “violazioni molto gravi che rendono incompatibile la permanenza dell’incolpato nell’albo, elenco o registro” e, pertanto, soltanto a quelle condotte che si pongano in assoluto ed insuperabile contrasto con tutti i più elementari doveri morali e civili, come ad esempio l’aver […]

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Il COA ha il dovere di rilasciare i certificati di iscrizione all’albo (senza sindacare la fondatezza dell’uso che il richiedente intenda farne, specie qualora tale delibazione spetti al CNF)

Il Consiglio dell’Ordine ha il dovere di certificare l’iscrizione all’albo di un avvocato, ai fini di successiva domanda di iscrizione all’albo dei patrocinatori dinanzi le magistrature superiori, la cui successiva valutazione spetta in via esclusiva al Comitato per la tenuta dell’Albo speciale, costituito presso il CNF (Nel caso di specie, il ricorrente aveva richiesto al […]

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Impugnazione dei provvedimenti in materia di albi, elenchi e registri forensi: la giurisdizione generalizzata del CNF comprende anche i procedimenti di rilascio dei relativi certificati da parte del COA (purché immediatamente lesivi della situazione giuridica soggettiva del ricorrente)

Il CNF (e, quindi, non pure il TAR) ha giurisdizione speciale esclusiva in relazione ai reclami avverso i provvedimenti conclusivi ed i relativi atti procedimentali che concernono l’iscrizione e la cancellazione da albi, elenchi e registri forensi (a prescindere dalla consistenza della situazione giuridica soggettiva in contesa, id est: diritto o interesse legittimo), ivi comprese […]

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Sospensione per l’avvocato che pretenda, con minacce e aggressioni, il pagamento del proprio compenso professionale

Costituisce grave illecito disciplinare il comportamento dell’avvocato che, al fine di recuperare un proprio credito per compensi professionali, si rechi più volte presso il domicilio del debitore per pretenderne il pagamento con minacce e aggressioni fisiche e verbali (Nel caso di specie, in applicazione del principio di cui in massima, il CNF ha ritenuto congrua […]

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Illecito disciplinare a forma libera o “atipico”: l’eventuale mancata descrizione di uno o più comportamenti e della relativa sanzione non genera l’immunità

Nella materia disciplinare forense non trova applicazione il principio di stretta tipicità dell’illecito, proprio del diritto penale, per cui non è prevista una tassativa elencazione dei comportamenti vietati, ma solo l’enunciazione dei doveri fondamentali, tra cui segnatamente quelli di probità, dignità, decoro, lealtà e correttezza di cui all’art. 9 del nuovo codice deontologico forense che, […]

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L’omessa o tardiva fatturazione di compensi percepiti

L’avvocato ha l’obbligo, sanzionato dagli artt. 16 e 29 codice deontologico (già art. 15 cod. prev.), di emettere fattura tempestivamente e contestualmente alla riscossione dei compensi, restando irrilevante l’eventuale ritardo nell’adempimento in parola, non preso in considerazione dal codice deontologico. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Picchioni, rel. Scarano), sentenza n. 71 del 23 maggio 2022

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Il giudice della deontologia non ha l’obbligo di confutare esplicitamente tutte le tesi ed emergenze istruttorie non accolte

Anche in tema di procedimento disciplinare a carico degli avvocati, il giudice non ha l’obbligo di confutare esplicitamente le tesi non accolte né di effettuare una particolareggiata disamina degli elementi di giudizio non ritenuti significativi, essendo sufficiente a soddisfare l’esigenza di adeguata motivazione che il raggiunto convincimento risulti da un esame logico e coerente, non […]

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Il CNF può integrare, in sede di appello, la motivazione della decisione del Consiglio territoriale

La mancanza di adeguata motivazione (nella specie, peraltro esclusa) non costituisce motivo di nullità della decisione del Consiglio territoriale, in quanto, alla motivazione carente, il Consiglio Nazionale Forense, giudice di appello, può apportare le integrazioni che ritiene necessarie, ivi compresa una diversa qualificazione alla violazione contestata. Il C.N.F. è infatti competente quale giudice di legittimità […]

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