La dichiarazione scritta con cui il professionista comunichi al C.N.F. che, a seguito di successiva delibera del C.d.O. il problema per cui lo stesso ricorre deve essere considerato superato, costituisce una formale rinuncia alla trattazione del ricorso proposto. Deve dichiararsi pertanto cessata la materia del contendere. (Dichiara cessata la materia del contendere per rinuncia al […]
È inammissibile il ricorso inviato direttamente al C.N.F. in violazione dell’art. 59 del r.d. 22 gennaio 1934, n. 37, che impone la presentazione del ricorso negli uffici del consiglio dell’ordine che ha emesso il provvedimento impugnato. (Dichiara inammissibile il ricorso avverso decisione C.d.O. di Como, 2 maggio 1994). Consiglio Nazionale Forense (pres. Cagnani, rel. Rossi), […]
È inammissibile il ricorso al C.N.F. qualora sia sottoscritto da un procuratore non abilitato al patrocinio davanti le giurisdizioni superiori; è altresì inammissibile il ricorso qualora sia sottoscritto dal solo difensore senza che figuri dagli atti un mandato specifico da parte del ricorrente. (Dichiara inammissibile il ricorso avverso decisione C.d.O. di Monza, 8 novembre 1993). […]
È inammissibile il ricorso al C.N.F. qualora sia sottoscritto da un procuratore non abilitato al patrocinio davanti le giurisdizioni superiori; è altresì inammissibile il ricorso qualora sia sottoscritto dal solo difensore senza che figuri dagli atti un mandato specifico da parte del ricorrente. (Dichiara inammissibile il ricorso avverso decisione C.d.O. di Monza, 18 gennaio 1994). […]
La legge professionale prevede tassativamente i casi in cui è possibile l’iscrizione di diritto, ed in tale previsione non può farsi rientrare l’ipotesi di iscrizione del giudice conciliatore il quale, pur svolgendo funzioni identiche a quelle della magistratura ordinaria, non ha superato alcun esame per l’ammissione all’esercizio di tale funzione. Infatti, più che l’esercizio effettivo […]
Il termine di tre mesi entro cui il C.d.O. deve deliberare sulla istanza di iscrizione negli albi professionali ed il termine di 15 giorni per la notificazione delle decisioni emesse hanno natura ordinatoria e non sono prescritti a pena di nullità. (Rigetta ricorso avverso decisione C.d.O. di Cassino, 29 dicembre 1994). Consiglio Nazionale Forense (pres. […]
È requisito indispensabile per l’iscrizione all’albo il possesso da parte del professionista della condotta specchiatissima ed illibata, ove pertanto tale requisito sia venuto meno in epoca precedente alla delibera di iscrizione stessa, il C.d.O. dovrà revocare tale provvedimento in applicazione dell’art. 16 della legge professionale. (Rigetta ricorso avverso decisione C.d.O. di Siracusa, 23 maggio 1995). […]
Il termine di 15 giorni previsto per la comunicazione all’interessato della delibera di revoca dell’iscrizione all’albo ha natura ordinatoria e pertanto la sua inosservanza non determina la nullità del provvedimento. (Rigetta ricorso avverso decisione C.d.O. di Siracusa, 23 maggio 1995). Consiglio Nazionale Forense (pres. Cagnani, rel. Gazzara), sentenza del 28 febbraio 1996, n. 32
Il principio dell’immutabilità del giudice riguarda esclusivamente l’attività giudiziaria e non è applicabile all’attività amministrativa, pertanto deve ritenersi legittima la decisione adottata dal C.d.O. in tema di tenuta albi, purché in seconda seduta siano presenti tanti consiglieri della prima riunione quanti ne siano necessari per il raggiungimento del numero legale. (Rigetta ricorso avverso decisione C.d.O. […]
L’avvocato che usi espressioni offensive e crei ingiustificati sospetti avverso altro collega, consigliere dell’ordine, pone in essere un comportamento deontologicamente sanzionabile, a nulla rilevando la eventuale presenza di circostanze equivoche, tali da indurlo in errore, che possono essere considerate ai soli fini della determinazione della sanzione (nella specie il C.d.O. ha ritenuto adeguata la sanzione […]