Elezioni forensi: l’annullamento per incandidabilità o ineleggibilità non dà luogo a elezioni suppletive

L’ineleggibilità di alcuni soltanto dei consiglieri eletti non comporta la nullità dell’intero procedimento elettorale, giacché il reclamo previsto dall’art. 28, comma dodicesimo, della legge n. 247 del 2012 non deve avere necessariamente ad oggetto l’illegittimità dell’intero procedimento elettorale, potendo essere volto anche a far valere cause d’ineleggibilità o incompatibilità di singoli candidati, il cui accertamento, […]

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Reclamo elettorale: l’esaurimento del mandato elettorale sub judice comporta la cessazione della materia del contendere

Nei giudizi aventi ad oggetto la legittimità delle operazioni relative all’elezione di organi rappresentativi, l’esaurimento del mandato elettorale e la conseguente rinnovazione dell’organismo comportano il venir meno dell’interesse alla decisione, rilevabile anche d’ufficio, con la conseguenza che, nel caso in cui tale circostanza emerga nel corso del giudizio di cassazione, la Suprema Corte deve dichiarare […]

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Elezioni forensi e ineleggibilità degli ex commissari d’esame

Ai sensi dell’art. 47, co. 6, L. n. 247/2012 (già art. 22, co. 6, RDL n. 1578/1933), ciò che conta, ai fini della previsione d’ineleggibilità (già incandidabilità), è la tornata elettorale, non già l’immediatezza delle elezioni: sicché è nella tornata elettorale immediatamente successiva alla data di cessazione del suddetto incarico (già nella tornata elettorale immediatamente […]

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Elezioni forensi: la distinzione tra incandidabilità e ineleggibilità è, nella sostanza, “difficilmente percepibile”

L’incandidabilità è una «particolarissima causa di ineleggibilità», sicché gli artt. 47, comma 6, L. n. 247/12 (ove si parla di ineleggibilità) e l’art. 22, co. 6, r.d.l. n. 1578/33 (ove si parla di incandidabilità) devono ritenersi pressoché equivalenti giacché, nella sostanza, la distinzione tra incandidabilità e ineleggibilità è qui difficilmente percepibile. Corte di Cassazione (pres. […]

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Elezioni COA: l’ineleggibilità individuale non inficia il risultato complessivo della tornata elettorale

L’ineleggibilità individuale comporta la sola nullità originaria della candidatura del soggetto ineleggibile e del voto che gli è stato dato, con la conseguente invalidità originaria della sua elezione, senza incidere sul risultato complessivo della tornata elettorale, che resta valido ed efficace, così come i voti validamente espressi agli iscritti eleggibili. Corte di Cassazione (pres. Tria, […]

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Procedimento dinanzi al CNF: in mancanza di domicilio eletto in Roma, le comunicazioni e notifiche si fanno mediante deposito in Segreteria

Ai sensi del combinato disposto di cui agli artt. 36, co. 1, L. n. 247/2012 e 60, co. 3, RDL n. 1578/1933, le parti interessate, ai fini delle notificazioni prescritte, devono eleggere il proprio domicilio in Roma e, in mancanza della elezione di domicilio, le notificazioni sono fatte mediante deposito nella segreteria del Consiglio nazionale […]

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Nei procedimenti dinanzi al CNF le notifiche sono (ora) effettuate esclusivamente a mezzo PEC

A partire dal 30 giugno 2020 (data di entrata in vigore delle modifiche apportate dalla L. n. 70/2020 all’art. 16, co. 4, D.L. n. 179/2012, convertito con modificazioni, dalla L. n. 221/2012), anche nei procedimenti dinanzi al CNF le notificazioni a cura della cancelleria “sono effettuate esclusivamente per via telematica all’indirizzo di posta elettronica certificata”. […]

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La notifica della decisione disciplinare va fatta al domicilio eletto presso il difensore

Anche nel procedimento disciplinare, qualora il professionista incolpato decida di non difendersi personalmente ma di farsi assistere da un altro avvocato, eleggendo domicilio presso il medesimo o presso un terzo avvocato, il provvedimento conclusivo deve essere notificato alla parte presso l’avvocato domiciliatario, secondo le regole ordinarie, e non direttamente alla parte, neppure a mezzo PEC. […]

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Il termine “particolare” per impugnare in Cassazione le sentenze del CNF è conforme a Costituzione

Il ricorso per cassazione avverso le decisioni del consiglio nazionale forense è soggetto al termine di trenta giorni dalla notificazione delle decisioni medesime (art. 36 L. n. 247/2012, già art. 56 del R.D.L. 27 novembre 1933 n. 1578). La minore entità di tale termine, rispetto a quello stabilito dall’art. 362 cod. proc. civ., in relazione […]

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