Procedimento disciplinare originato da un esposto del cliente nei confronti dell’avvocato – Transazione intervenuta, nel corso del procedimento, tra l’avvocato incolpato ed il suo cliente – Irrilevanza – Fondamento.

Qualora il procedimento disciplinare nei confronti dell’avvocato abbia avuto origine da un esposto del cliente, l’intervenuta transazione, nel corso del procedimento, tra l’incolpato e il suo assistito non può influire sul corso del procedimento stesso (comportandone la possibile interruzione od estinzione), poiché l’esercizio del potere disciplinare è previsto a tutela di un interesse pubblicistico, come […]

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Illecito disciplinare costituente anche reato: la prescrizione decorre dal giudicato penale solo se questa non sia già maturata al momento dell’esercizio dell’azione penale ovvero della formulazione dell’imputazione

Agli effetti della prescrizione dell’azione disciplinare, occorre distinguere il caso in cui il procedimento disciplinare tragga origine da fatti punibili solo in tale sede, in quanto violino esclusivamente i doveri di probità, correttezza e dirittura professionale, dal caso in cui il procedimento disciplinare abbia luogo per fatti costituenti anche reato e per i quali sia […]

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Decisione disciplinare: necessaria (e sufficiente) la firma del Presidente e del Segretario in carica al momento della delibera (e non del successivo deposito)

Le decisioni disciplinari devono essere sottoscritte dal presidente e dal segretario che hanno partecipato alla seduta di deliberazione, la cui data risulta nel corpo della decisione, a nulla rilevando l’eventuale cambiamento della composizione del consiglio medesimo al momento della pubblicazione della decisione stessa. Corte di Cassazione (pres. Travaglino, rel. D’Antonio), SS.UU, sentenza n. 28386 del […]

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Elezioni forensi e reclamo elettorale: le spese legali del procedimento sono liquidate secondo il principio della soccombenza

L’art. 37 della legge n. 247 del 2012, nel disciplinare i ricorsi dinanzi al CNF, richiama le disposizioni di cui agli artt. 59 e ss. del r.d. n. 37 del 1934, dichiarando applicabili, «se necessario, le norme ed ì principi del codice di procedura civile». Tra le norme in questione deve ritenersi compreso anche l’art. […]

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Elezioni forensi: il reclamo elettorale può essere proposto da qualsiasi iscritto nell’albo

L’art. 28, comma dodicesimo, della legge n. 247 del 2012, prevedendo che «contro i risultati delle elezioni per il rinnovo del consiglio dell’ordine ciascun avvocato iscritto nell’albo può proporre reclamo al CNF», non consente di distinguere tra i candidati non eletti e gli altri iscritti all’albo, il cui interesse concreto e particolare non è preso […]

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Elezioni forensi: l’annullamento per incandidabilità o ineleggibilità non dà luogo a elezioni suppletive

L’ineleggibilità di alcuni soltanto dei consiglieri eletti non comporta la nullità dell’intero procedimento elettorale, giacché il reclamo previsto dall’art. 28, comma dodicesimo, della legge n. 247 del 2012 non deve avere necessariamente ad oggetto l’illegittimità dell’intero procedimento elettorale, potendo essere volto anche a far valere cause d’ineleggibilità o incompatibilità di singoli candidati, il cui accertamento, […]

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Reclamo elettorale: l’esaurimento del mandato elettorale sub judice comporta la cessazione della materia del contendere

Nei giudizi aventi ad oggetto la legittimità delle operazioni relative all’elezione di organi rappresentativi, l’esaurimento del mandato elettorale e la conseguente rinnovazione dell’organismo comportano il venir meno dell’interesse alla decisione, rilevabile anche d’ufficio, con la conseguenza che, nel caso in cui tale circostanza emerga nel corso del giudizio di cassazione, la Suprema Corte deve dichiarare […]

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Elezioni forensi e ineleggibilità degli ex commissari d’esame

Ai sensi dell’art. 47, co. 6, L. n. 247/2012 (già art. 22, co. 6, RDL n. 1578/1933), ciò che conta, ai fini della previsione d’ineleggibilità (già incandidabilità), è la tornata elettorale, non già l’immediatezza delle elezioni: sicché è nella tornata elettorale immediatamente successiva alla data di cessazione del suddetto incarico (già nella tornata elettorale immediatamente […]

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Elezioni forensi: la distinzione tra incandidabilità e ineleggibilità è, nella sostanza, “difficilmente percepibile”

L’incandidabilità è una «particolarissima causa di ineleggibilità», sicché gli artt. 47, comma 6, L. n. 247/12 (ove si parla di ineleggibilità) e l’art. 22, co. 6, r.d.l. n. 1578/33 (ove si parla di incandidabilità) devono ritenersi pressoché equivalenti giacché, nella sostanza, la distinzione tra incandidabilità e ineleggibilità è qui difficilmente percepibile. Corte di Cassazione (pres. […]

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