Ad integrare la fattispecie del dolo processuale revocatorio, ex art. 395 n. 1 c.p.c., non basta la semplice violazione del dovere di lealtà e probità, richiedendosi, invece, una attività intenzionalmente fraudolenta, concretizzatasi in artifici o raggiri tali da pregiudicare o sviare la difesa avversaria, facendo apparire una situazione diversa da quella reale e, quindi, da […]