Avvocato – Procedimento disciplinare – Decisione – Firma del presidente e del segretario – Necessità – Notifica in copia conforme non sottoscritta – Validità.

La decisione del C.d.O. deve essere sottoscritta, a pena di nullità, dal presidente e dal segretario che hanno partecipato alla seduta in cui la deliberazione è stata adottata; pertanto è valida la decisione notificata in copia conforme, con la firma del solo segretario, quando si accerti che l’originale della sentenza contenga le dovute sottoscrizioni. (Accoglie […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Dovere di correttezza e probità – Espressioni offensive verso collega – Richiesta di compensi per attività non svolta – Richiesta di compensi eccessivi – Istanze di ricusazione fatte a soli fini dilatori – Illecito deontologico.

Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante l’avvocato che usi espressioni offensive verso il collega di controparte, richieda compensi eccessivi e per attività non svolta, proponga a soli fini dilatori numerose istanze di ricusazione verso il giudice. (Nella specie è stata confermata la sanzione della sospensione per mesi sei). (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Dovere di correttezza e probità – Espressioni offensive – Prefazione ad un libro – Giudizio di inattendibilità di una decisione giudiziaria – Illecito deontologico.

Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante l’avvocato che nella prefazione di un libro esprima un giudizio di inattendibilità di una soluzione giudiziaria, offendendo la reputazione del magistrato che aveva condotto il processo. (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. di Roma, 4 dicembre 2003). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. TIRALE, rel. DANOVI), sentenza del 10 […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Omessa restituzione di documenti – Restituzione condizionata la pagamento degli onorari dovuti – Illecito deontologico.

Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante l’avvocato che non restituisca documenti e atti di causa al cliente, e ne condizioni la restituzione al pagamento delle sue spettanze professionali. (Nella specie è stato assolto l’avvocato in quanto il comportamento da lui posto in essere era antecedente alla entrata in vigore del codice deontologico forense e […]

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Avvocato – Procedimento disciplinare – Praticante avvocato – Assogettabilità al potere disciplinare.

Il praticante avvocato è soggetto, come l’avvocato, alla potestà disciplinare del consiglio dell’ordine, lo status di praticante è, infatti, preliminare a quello di professionista forense e come tale è assoggettabile alle norme deontologiche e disciplinari previste dal codice deontologico e dalla normativa forense. Pertanto sono sottoposti a procedimento disciplinare i praticanti che si rendono colpevoli […]

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Avvocato – Procedimento disciplinare – Decisione del C.N.F. – Ricorso per revocazione – Contenuto – Errata attribuzione di un teste – Inammissibilità.

L’errore di fatto che può dare luogo a revocazione della sentenza consiste nella erronea percezione degli atti di causa che si sostanzia nella affermazione o supposizione dell’esistenza o inesistenza di un fatto la cui verità risulti invece, incontestabilmente esclusa o accertata in base agli atti e documenti di causa. Peraltro è condizione indispensabile, perché l’errore […]

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Procedimento disciplinare – Procedimento davanti al C.d.O. – Competenza a procedere disciplinarmente – Competenza del C.d.O. che ha la custodia dell’albo – Competenza del C.d.O. in cui si sia compiuto il fatto deontologicamente rilevante – Alternatività – Criterio della prevenzione – Ipotesi in cui il C.d.O. abbia contestato fatti ulteriori – Applicabilità del principio della continenza.

La competenza a procedere disciplinarmente nei confronti di un iscritto spetta al C.d.O. che ha la custodia dell’albo presso cui il professionista è iscritto, e in alternativa, al C.d.O. nella cui giurisdizione è avvenuto il fatto per cui si procede seguendo peraltro il criterio della prevenzione. Ma nella ipotesi in cui la contestazione del secondo […]

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Procedimento disciplinare – Ricorso per revocazione – Tassatività dei motivi – Revocazione per omessa astensione del giudice – Inammissibilità.

Il rimedio della revocazione ex articolo 395 c.p.c. è esperibile soltanto avverso i provvedimenti decisori definitivi e per i motivi tassativamente previsti dal dettato normativo; pertanto è inammissibile il ricorso per revocazione proposto per violazione dell’obbligo di astensione del giudice (non rientrando in nessuna delle fattispecie previste dall’articolo 395 c.p.c.). (Dichiara inammissibile il ricorso avverso […]

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Procedimento disciplinare – Ricorso per revocazione – Decisioni del C.d.O. – Revocazione – Inammissibilità.

Il rimedio revocatorio è previsto solo per le decisioni pronunciate nell’esercizio della giurisdizione dal C.N.F. e non anche contro quelle di natura amministrativa pronunciate dai consigli dell’ordine territoriale. (Dichiara inammissibile il ricorso avverso decisione C.N.F., 23 maggio 2002) Consiglio Nazionale Forense (pres. ALPA, rel. STEFENELLI), sentenza del 27 dicembre 2005, n. 164

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Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Omesso adempimento del mandato – Richiesta di compensi sproporzionati ed eccessivi – Consigli svantaggiosi al proprio assistito – Azione inutile e gravosa – Illecito deontologico.

Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante l’avvocato che ricevuto un mandato professionale non vi adempia non presentandosi ad una udienza penale ove venga dichiarata la contumacia del proprio assistito, che richieda compensi sproporzionati per l’attività svolta e consapevolmente consigli al proprio assistito una azione inutile e gravosa. (Nella specie è stata confermata la sanzione […]

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