Pluralità di azioni nei confronti della controparte (ed espressamente richieste dalla parte assistita)

L’avvocato non deve aggravare con onerose o plurime iniziative giudiziali la situazione debitoria della controparte, quando ciò non corrisponda ad effettive ragioni di tutela della parte assistita (art. 66 ncdf, già 49 cdf). La rilevanza deontologica della violazione di tale precetto non è scriminata dalla circostanza che le iniziative stesse siano state espressamente volute dalla […]

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Il CNF può integrare, in sede di appello, la motivazione della decisione del COA

La mancanza di adeguata motivazione non costituisce motivo di nullità della decisione del Consiglio dell’Ordine territoriale, in quanto, alla motivazione carente, il Consiglio Nazionale Forense, giudice di appello, può apportare le integrazioni che ritiene necessarie. Il C.N.F. è infatti competente quale giudice di legittimità e di merito, per cui l’eventuale inadeguatezza, incompletezza e addirittura assenza […]

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Avvocati Stabiliti: trasferirsi all’estero per beneficiare della normativa straniera più favorevole non costituisce, di per sé, abuso del diritto

Il fatto che un cittadino di uno Stato membro ed ivi laureatosi si rechi in un altro Stato membro al fine di acquisirvi la qualifica professionale di avvocato allo scopo di beneficiare della normativa piu` favorevole e faccia subito ritorno nello Stato membro di cui e` cittadino per esercitarvi la professione di avvocato, con il […]

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Avvocati stabiliti: esclusa l’applicabilità del silenzio-assenso al procedimento di iscrizione

L’istituto del silenzio-assenso non opera con riferimento al procedimento di iscrizione nella Sezione speciale dell’Albo degli Avvocati Stabiliti, sia per espressa esclusione normativa (art. 45, co. 7, D.Lgs. n. 59/2010), sia per l’espresso rimedio di adire il CNF avverso l’inerzia del COA (art. 6, co. 8, D.Lgs. n. 96/2001). In ogni caso, il provvedimento espresso […]

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Avvocati stabiliti: le due strade per il riconoscimento del titolo abilitante all’esercizio della professione

In base alla normativa comunitaria concernente il reciproco riconoscimento dei titoli abilitanti all’esercizio di una professione, il soggetto munito di un titolo equivalente a quello di avvocato conseguito in un Paese membro dell’Unione europea, qualora voglia esercitare la professione in Italia, dispone di due possibilità: 1) chiedere al Ministero della giustizia l’immediato riconoscimento del titolo, […]

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Avvocati stabiliti: la mancanza di uno studio professionale nello Stato comunitario di provenienza

In tema di avvocati stabiliti, la circostanza di non essere titolare di uno studio professionale stabilmente insediato nello Stato comunitario e di non aver ivi svolto un periodo di pratica come avvocato, non costituisce, di per sè sola, abuso della normativa comunitaria sul reciproco riconoscimento dei titoli abilitanti all’esercizio della professione forense (Nel caso di […]

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La delibera del COA che dispone l’apertura o la prosecuzione del procedimento disciplinare non è impugnabile al CNF

La deliberazione dei COA territoriali che dispone l’apertura o la prosecuzione del procedimento disciplinare non è immediatamente impugnabile innanzi al CNF, attesa la sua natura di atto endoprocedimentale, inidoneo -in quanto tale- ad incidere su alcuna situazione giuridica soggettiva dell’iscritto e quindi non riconducibile all’elenco tassativo degli atti scrutinabili dal Consiglio Nazionale in materia disciplinare, […]

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L’obbligo di preannunciare il giudizio nei confronti di un collega non vale per l’opposizione a decreto ingiuntivo

L’opposizione a decreto ingiuntivo richiesto ed ottenuto da un collega non rientra propriamente tra le iniziative giudiziarie in relazione alle quali sussiste(va), ex art. 22 cdf (ora art. 38 ncdf), l’obbligo di comunicazione al Consiglio dell’Ordine competente, stante la sostanziale qualità di attore del convenuto opposto. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Perfetti, rel. Allorio), sentenza […]

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Parere di congruità delle parcelle: il COA non verifica l’effettivo compimento delle prestazioni professionali indicate

In sede di opinamento delle parcelle, il Consiglio dell’Ordine, nel valutare la congruità delle specifiche, non può e non deve entrare nel merito dell’effettivo compimento delle prestazioni, dovendosi limitare ad un giudizio astratto sulle voci di compenso indicate nella notula. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Perfetti, rel. Allorio), sentenza del 16 luglio 2015, n. 110

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