Valutazione della rilevanza deontologica della condotta dell’avvocato al di fuori dell’esercizio del suo ministero – Limiti

Gli organi disciplinari non possono valutare, con finalità censorie, la condotta dell’Avvocato che non travalichi i limiti della sua vita privata e, soprattutto, si mantenga estranea alla sua attività professionale. Conseguentemente, gli orientamenti ed i comportamenti sessuali dell’Avvocato non possono e non debbono essere oggetto di valutazione deontologica, attenendo essi alla sua sfera intima ed […]

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Prescrizione del reato – Autonoma valutazione in sede disciplinare – Proscioglimento dell’incolpato

La prescrizione del reato pronunciata a conclusione del processo penale non è ostativa alla valutazione in sede disciplinare della condotta dell’avvocato in base alle risultanze processuali, valutate secondo il libero convincimento, ai fini del proscioglimento dell’incolpato. Consiglio distrettuale di disciplina di Napoli (pres. Tortorano, rel. Tibaldi), decisione n. 5 dell’8 luglio 2019 NOTA: In senso […]

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Espressioni offensive sui social – Censurabilità anche nel contesto della dialettica politica

L’avvocato che, a mezzo delle piattaforme social, adotta nei confronti delle Istituzioni forensi e dei colleghi espressioni sconvenienti ed offensive, viola i doveri di probità, dignità, decoro, lealtà, correttezza di cui agli art. 9 e 63 CDF, nonché il dovere di collaborazione con le Istituzioni forensi di cui all’art. 71 CDF. Non costituisce un’esimente la […]

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Il COA di Nuoro chiede di sapere se “allorquando per la partecipazione ad un pubblico concorso sia prevista l’iscrizione «all’albo professionale degli avvocati, per almeno due anni consecutivi, senza essere incorso in sanzioni disciplinari», il requisito medesimo possa intendersi soddisfatto dall’iscrizione, per il medesimo lasso temporale, nell’Albo degli avvocati stabiliti e se, pertanto, limitatamente al profilo riguardato, possa ritenersi sussistere una equiparazione tra le due iscrizioni”.

Gli avvocati stabiliti sono iscritti, come noto, in una apposita “sezione speciale”, contenuta nell’albo professionale degli avvocati. L’iscrizione nella sezione speciale produce effetti diversi rispetto all’iscrizione nella sezione ordinaria dell’albo, sia all’interno dell’ordinamento professionale forense che in relazione al tipo di attività professionale che può essere esercitata: infatti, a conferma di ciò, è pacifico che […]

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Il COA di Roma chiede di sapere se possa essere iscritto nell’Albo degli Avvocati, ai sensi dell’articolo 2, comma 2, lett. b) della legge n. 247/12 un professore universitario in materie giuridiche che svolge tale attività presso una università straniera.

L’eccezionale possibilità di iscrivere nell’Albo il docente universitario in materie giuridiche si lega alla presunzione ope legis di una particolare conoscenza del diritto italiano, tale da consentire di derogare al requisito ordinario consistente nel superamento dell’esame di Stato. Pacifico, dunque, che l’insegnamento debba essere esercitato presso Università italiane. In tal senso milita – accanto al […]

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L’instaurazione di un secondo identico giudizio onde prevenire il rigetto della domanda non dipende senz’altro da intenzionale violazione delle regole processuali e deontologiche

In una causa civile, l’avvocato che disattenda l’ordine di esibire la documentazione richiesta dal giudice, omissione questa che avrebbe comportato il rigetto della domanda, e proponga invece nuovo giudizio, identico per petitum e causa petendi, incorre nella violazione dei doveri di diligenza e di competenza, imputabile a mera colpa, specie allorché l’incolpato sia giovane e […]

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Il COA di Milano chiede di sapere se l’obbligo di comunicazione del domicilio digitale – previsto dall’articolo 16 del d. lgs. n. 185/2008 (come modificato da ultimo dall’art. dall’articolo 37, comma 1, lettera d), numeri 1), 2) e 3) del D.L. 16 luglio 2020, n. 76) per i “professionisti iscritti in albi ed elenchi istituiti con legge dello Stato” – debba ritenersi esteso anche all’avvocato iscritto all’AIRE che, in virtù dell’articolo 7, comma 5, della legge professionale, abbia mantenuto l’iscrizione nell’albo pur non possedendo domicilio professionale in Italia.

La disposizione richiamata si applica a tutti gli iscritti, compresi quelli che abbiano mantenuto l’iscrizione in virtù dell’articolo 7, comma 5. In tal senso è resa la risposta al quesito. Consiglio nazionale forense, parere n. 10 del 3 febbraio 2021

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L’estinzione per mancata riassunzione del procedimento sospeso o interrotto avanti al CNF

In mancanza di più specifica disciplina da parte dell’ordinamento professionale, ai giudizi dinanzi al CNF si applicano le norme ed i princìpi del codice di procedura civile, di talché si impone la dichiarazione d’ufficio di estinzione del procedimento sospeso o interrotto per mancata riassunzione dello stesso ex art. 305 cpc, da effettuarsi nel termine perentorio […]

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