Il principio della corrispondenza tra chiesto e pronunciato in ambito disciplinare

In riferimento al principio di corrispondenza tra il chiesto e il pronunciato ex art. 112 c.p.c., applicabile anche ai procedimenti disciplinari, la violazione della necessaria correlazione tra addebito contestato e sentenza non sussiste quando l’incolpato, attraverso l’iter processuale, abbia avuto comunque conoscenza dell’addebito e sia stato messo in condizione di difendersi e discolparsi. Consiglio Nazionale […]

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Procedimento disciplinare: il mutamento della composizione del coa non provoca nullità della decisione

Considerata la natura amministrativa del procedimento dinanzi al Consigli territoriali, le eccezioni relative alla composizione dei collegi giudicanti debbono essere sollevate, a pena di inammissibilità, nel corso del giudizio di primo grado e prima che la decisione sia stata assunta; tali eccezioni non possono essere proposte come motivo di gravame né di fronte al Consiglio […]

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Il diritto-dovere di difesa non giustifica l’uso di espressioni sconvenienti ed offensive

L’avvocato è tenuto a contemperare le esigenze di dialettica processuale e adempimento del mandato difensivo con il divieto di usare espressioni sconvenienti ed offensive e ciò non solo nei confronti del collega avversario ma anche delle parti e più in generale dei terzi (Nel caso di specie, in un proprio atto giudiziario l’avvocato si riferiva […]

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La mancanza, nella sola copia della decisione disciplinare, della sottoscrizione del presidente o del segretario

La mancanza, nella decisione disciplinare, della sottoscrizione del presidente e del segretario non è motivo di nullità quando riguarda la copia e non l’originale del provvedimento, tenuto anche conto che chi ha ricevuto notizia del deposito dell’originale della decisione e sia stato, quindi, messo in condizione di prendere visione dell’originale dell’atto, non è legittimato a […]

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La mancata indicazione dei termini e dell’autorità alla quale ricorrere

La mancata indicazione dei termini e dell’autorità alla quale ricorrere costituisce violazione dell’art. 3 L. 241/90, la quale tuttavia non comporta la nullità dell’atto, bensì comporta semmai la concessione del beneficio della rimessione in termini, qualora il ricorso sia proposto tardivamente ovvero dinanzi ad autorità non competente (Nel caso di specie trattavasi di provvedimento di […]

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La deroga alla incompatibilità professionale nel caso di dipendente pubblico

La deroga alla incompatibilità prevista dall’art. 3, comma 4, lett. b), R.D.L. n. 1578/1933 opera nel solo caso in cui il dipendente pubblico, abilitato all’esercizio dell’avvocatura, sia addetto ad un ufficio legale istituito dall’ente ed autonomo in seno alla struttura degli uffici, nel quale svolga in via esclusiva attività professionale giudiziale ed extragiudiziale di assistenza, […]

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L’efficacia, in sede disciplinare, della sentenza di patteggiamento

Ancorché il procedimento disciplinare sia autonomo rispetto al procedimento penale aperto per lo stesso fatto, a norma dell’art. 653 c.p.p. la sentenza penale di applicazione di pena su richiesta delle parti e` equiparata alla sentenza di condanna. Ne consegue che essa esplica funzione di giudicato nel procedimento disciplinare quanto all’accertamento del fatto, alla sua illiceita` […]

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