L’Avvocatura Generale dello Stato richiede parere in merito all’interpretazione del combinato disposto del comma 6, lett. b) e del comma 7 dell’art. 41 della legge n. 247/12, alla luce del sopravvenuto comma 11 bis, secondo periodo, dell’art. 73 del D.L. n. 69/13 (come modificato, da ultimo, dall’art. 50 del D.L. n. 90/2014).

La risposta è resa nei termini seguenti. Osserva la Commissione che il comma 11 bis dell’art. 73 del D.L. n. 69/13 (introdotto dall’art. 50 del D.L. n. 90/14), dispiega i propri effetti anche sull’interpretazione del rapporto tra il comma 6, lett. b) e il comma 7 dell’art. 41 della legge n. 247/12, nella misura in […]

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Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bergamo, considerate le numerose richieste pervenute dai propri iscritti, al fine di prevenire errate interpretazioni pone il seguente quesito: l’art. 22 comma 4 della L. 247/12 prevede per coloro che matureranno entro il 2.2.2016 i requisiti della previgente legge (12 anni di iscrizione all’Albo Avvocati), la possibilità di chiedere l’iscrizione all’Albo Cassazionisti. Il termine del 2.2.2016 si riferisce alla sola maturazione del diritto o anche al termine ultimo per la presentazione della domanda? Nel caso il termine del 2.2.2016 fosse da imputare anche alla presentazione della domanda di coloro che hanno maturato il diritto prima dell’entrata in vigore della legge (comma 3) ed anche nei tre anni successivi all’entrata in vigore della legge (comma 4) farà fede la data di spedizione mediante raccomandata della domanda di iscrizione all’albo dei Cassazionisti inviata al CNF?

Il parere richiesto viene reso nel modo che segue. La Commissione consultiva ha assunto un orientamento sulla questione proposta dal COA di Bergamo già con il recente parere del 17 settembre 2015 n. 92, al quale si rinvia. Ad ogni buon conto, si specifica che ai fini della richiesta di iscrizione all’albo speciale per il […]

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Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Genova formula richiesta di parere in ordine al seguente quesito: se, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 22, comma 3 della legge professionale 247/2012, gli Avvocati che alla data di entrata in vigore della norma già siano in possesso dei requisiti per ottenere l’iscrizione all’Albo dei patrocinanti davanti alle giurisdizioni superiori (ma intendano richiedere ad oggi tale iscrizione) possano poi – in futuro – presentare istanza di iscrizione a tale albo senza alcun limite temporale, preclusivo e/o decadenziale facendo valere i requisiti già maturati.

La risposta al presente quesito viene resa nel modo che segue. L’articolo 22 della legge 247/2012 dispone che l’iscrizione all’albo speciale per il patrocinio dinanzi alle giurisdizioni superiori possa essere richiesta al CNF da chi sia iscritto ad un albo ordinario circondariale da almeno 5 anni e abbia superato l’esame ai sensi della legge 28 […]

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L’avvocato non Cassazionista può adire in proprio il CNF solo in sede disciplinare

L’avvocato può adire personalmente il Consiglio Nazionale Forense anche se non Cassazionista solo nell’ambito del (proprio) procedimento disciplinare (purché non sia privo dell’esercizio della professione in quanto cancellato o sospeso con provvedimento già esecutivo), valendo infatti negli altri casi la regola generale secondo cui le funzioni di rappresentanza e difesa avanti qualsiasi giurisdizione speciale – qual […]

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Sentenze del CNF: l’impugnazione tardiva è inammissibile

Avverso le decisioni del Consiglio nazionale forense, gli interessati ed il Pubblico Ministero possono proporre ricorso alle sezioni unite della Corte di cassazione per incompetenza, eccesso di potere e violazione di legge, entro trenta giorni dalla notificazione (art. 36 L. n. 247/2012, già art. 56 del r.d.l. n. 1578/1933). (In applicazione del principio di cui […]

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Il CNF può integrare, in sede di appello, la motivazione della decisione del COA

La mancanza di adeguata motivazione non costituisce motivo di nullità della decisione del Consiglio dell’Ordine territoriale, in quanto, alla motivazione carente, il Consiglio Nazionale Forense, giudice di appello, può apportare le integrazioni che ritiene necessarie. Il C.N.F. è infatti competente quale giudice di legittimità e di merito, per cui l’eventuale inadeguatezza, incompletezza e addirittura assenza […]

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Il principio del libero convincimento del giudice vale anche in sede disciplinare

Il giudice della deontologia ha ampio potere discrezionale nel valutare conferenza e rilevanza delle prove acquisite nel procedimento conformemente al principio del libero convincimento che si applica anche al giudizio disciplinare. Consiglio Nazionale Forense (pres. Alpa, rel. Damascelli), sentenza del 11 marzo 2015, n. 26 NOTA: In senso conforme, tra le altre, Consiglio Nazionale Forense […]

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I limiti deontologici alla pubblicità professionale (dopo il c.d. Decreto Bersani)

I principi in tema di pubblicità di cui alla legge 248/2006 (c.d. Decreto Bersani), pur consentendo al professionista di fornire specifiche informazioni sull’attività e i servizi professionali offerti, non legittimano tuttavia una pubblicità indiscriminata avulsa dai dettami deontologici, giacché la peculiarità e la specificità della professione forense, in virtù della sua funzione sociale, impongono, conformemente […]

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La determinazione della sanzione disciplinare motivatamente inflitta dal CNF non è censurabile in sede di legittimità

In tema di procedimento disciplinare a carico degli avvocati, il potere di applicare la sanzione adeguata alla gravità ed alla natura dell’offesa arrecata al prestigio dell’ordine professionale è riservato agli organi disciplinari; pertanto, la determinazione della sanzione inflitta all’incolpato dal Consiglio Nazionale Forense non è censurabile in sede di legittimità, ove la motivazione sia congrua, […]

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La nullità dell’addebito disciplinare per difetto di specificità

La nullità dell’addebito disciplinare per difetto di specificità sussiste soltanto quando vi è assoluta incertezza sui fatti oggetto di contestazione, per effetto della quale l’incolpato non abbia potuto svolgere pienamente le sue difese; mentre non sussiste nullità quando la contestazione è tale per cui con la lettura dell’incolpazione l’interessato è in grado di affrontare in […]

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