Avvocato stabilito: i requisiti per la dispensa dalla prova attitudinale

In base all’art. 12 e ss. del D. Lgs. 96/2001, è prevista la possibilità di integrazione dell’avvocato stabilito nella professione di “avvocato” (integrato) con l’iscrizione dello stesso nell’Albo degli Avvocati, trascorsi tre anni dalla data di iscrizione come avvocato stabilito e comprovata l’attività effettiva e regolare nello Stato membro ospitante, ovvero avuto riguardo a durata, […]

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Il riempimento contra pacta di un foglio sottoscritto in bianco

Viola il dovere di fedeltà di cui all’art. 10 c.d.f., l’Avvocato che fa sottoscrivere dei fogli in bianco al cliente, rappresentandogli la necessità di un futuro mandato alle liti, usati poi per vedersi riconoscere un compenso pari al 35% dell’eventuale importo liquidato in sentenza a favore del cliente medesimo, altresì richiedendogli il pagamento di spese […]

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Illecito garantire il buon esito della causa millantando capacità professionali specifiche inesistenti

Viola il dovere di lealtà e correttezza, danneggiando l’immagine della professione forense, l’Avvocato che, millantando capacità professionali tali da garantire l’esito positivo del giudizio, rappresenta al proprio cliente la certezza di veder condannata la controparte (nella specie, ad un milione di euro). Consiglio Distrettuale Disciplina di Perugia (pres. e rel. Torlini), decisione del 12 giugno […]

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Procedimento disciplinare: l’accertamento definitivo dei fatti in sede penale

La sentenza penale di condanna ha efficacia di giudicato nel giudizio disciplinare, quanto all’accertamento del fatto, della sua illiceità penale e della circostanza che l’imputato lo ha commesso, essendo comunque riservata al giudice della deontologia la valutazione della rilevanza disciplinare nello specifico ambito professionale alla luce dell’autonomia dei rispettivi ordinamenti, penale e disciplinare. Corte di […]

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Costituzionalmente legittima la coesistenza in capo al CNF di funzioni giurisdizionali e amministrative

In tema di giudizi disciplinari innanzi al Consiglio nazionale forense, i quali hanno natura giurisdizionale, in quanto si svolgono dinanzi ad un giudice speciale istituito dall’art. 21 del d.lgs.lt. n. 382 del 1944 (tuttora operante, giusta la previsione della VI disposizione transitoria della Costituzione), la spettanza al Consiglio – in attesa della costituzione, al suo […]

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Procedimento disciplinare: CNF e CDD non sono parti del giudizio di impugnazione in Cassazione

Nel giudizio di legittimità avverso le decisioni disciplinari del Consiglio Nazionale Forense, come regolato dalla L. n. 247 del 2012, non assume la qualità di parte il Consiglio distrettuale di disciplina, trattandosi di soggetto che riveste una funzione amministrativa di natura giustiziale, caratterizzata da elementi di terzietà, ma priva di potere autonomo di sorveglianza sugli […]

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