Il divieto di richiedere compensi manifestamente sproporzionati (art. 29 cdf, già art. 43 codice previgente) è posto a tutela del cliente e prescinde dal consenso di questi. Conseguentemente, l’accordo sul compenso tra avvocato e cliente non può derogare al principio di proporzionalità, dovendo sempre essere correlato all’attività svolta. Consiglio Nazionale Forense (pres. Mascherin, rel. Baffa), […]