La c.d. “giurisdizione domestica” del CNF è conforme a Costituzione

Le norme che concernono il Consiglio Nazionale Forense, nel disciplinare la nomina dei componenti dello stesso ed il procedimento che innanzi ad esso si svolge, assicurano, per il metodo elettivo della prima e per la prescrizione, quanto al secondo, della osservanza delle comuni regole processuali e dell’intervento del P.M., il corretto esercizio della funzione giurisdizionale […]

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La composizione e le funzioni giurisdizionali del CNF sono conformi ai principi costituzionali di terzietà ed imparzialità del giudice

L’attuale assetto del Consiglio Nazionale Forense risulta compatibile con i principi costituzionali di terzietà ed imparzialità del giudice, atteso che la sua peculiare posizione di giudice speciale vale da sola ad escludere condizionamenti da parte di organi amministrativi in posizione sovraordinata. Corte di Cassazione (pres. Virgilio, rel. Nazzicone), SS.UU, sentenza n. 17334 del 17 giugno […]

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Il CDD è caratterizzato da terzietà ed imparzialità

Il Consiglio distrettuale di disciplina ha una funzione amministrativa, ma di natura giustiziale, anche se non giurisdizionale, caratterizzata da elementi di terzietà valorizzati sia dal peculiare sistema elettorale, sia dalle specifiche garanzie d’incompatibilità, astensione e ricusazione (art. 3 reg. elett.; art. 6-9 reg. disc.). Corte di Cassazione (pres. Virgilio, rel. Nazzicone), SS.UU, sentenza n. 17334 […]

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AVVOCATO E PROCURATORE – GIUDIZI DISCIPLINARI – PROCEDIMENTO Giudizio disciplinare e giudizio penale – Rapporti – Competenza territoriale del procedimento disciplinare – Applicabilità delle disposizioni del codice di procedura penale – Esclusione – Fattispecie.

In tema di procedimento disciplinare nei confronti degli avvocati, la disciplina dei rapporti tra giudizio disciplinare e giudizio penale, dettata dall’art.54 della l. n. 247 del 2012 per l’ipotesi in cui per gli stessi fatti il professionista sia sottoposto anche a procedimento penale, è ispirata al criterio della piena autonomia tra i due giudizi, tanto […]

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AVVOCATO E PROCURATORE – IN GENERE – Compatibilità tra la professione di avvocato e la sussistenza di un impiego pubblico – Personale impiegato presso l’area tecnica dell’Università – Esclusione – Fondamento.

La disciplina prevista dalla l. n. 339 del 2003, che sancisce l’incompatibilità tra impiego pubblico “part-time” ed esercizio della professione forense, trova applicazione anche nei confronti del personale impiegato presso l’area tecnica dell’Università, atteso che i casi di compatibilità costituiscono eccezioni alla regola generale insuscettibili di estensione, rientrando nella discrezionalità del legislatore la modulazione del […]

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AVVOCATO E PROCURATORE – IN GENERE Compatibilità tra la professione di avvocato e la sussistenza di un impiego pubblico – Personale iscritto all’albo anteriormente al 1996 – Esclusione – Fondamento.

La disciplina prevista dalla l. n. 339 del 2003, che sancisce l’incompatibilità tra impiego pubblico “part-time” ed esercizio della professione forense, essendo diretta a tutelare interessi di rango costituzionale quali, da un lato, l’imparzialità e il buon andamento della P.A. (art. 97 Cost.), nonché, dall’altro, l’indipendenza della professione forense (in quanto strumentale all’effettività del diritto […]

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AVVOCATO E PROCURATORE – ALBO – CANCELLAZIONE – Sospensione volontaria dall’esercizio dell’attività professionale ex art. 20, comma 2, l. n. 247 del 2012 – Effetti sui requisiti di iscrizione all’albo – Esclusione – Conseguenze – Cancellazione in caso di incompatibilità – Necessità – Diversità di trattamento dell’avvocato sospeso di diritto ex art. 20, comma 1, l. n. 247 del 2012 – Contrasto con l’art. 3 Cost. per irragionevolezza – Manifesta infondatezza – Ragioni.

La sospensione facoltativa dall’esercizio della professione forense di cui all’art. 20, comma 2, della l. n. 247 del 2012 incide sull’attività del professionista iscritto all’albo consentendogli di sospenderne volontariamente l’esercizio, ma non sulle disposizioni che disciplinano la sua iscrizione ai sensi degli artt. 17 e 18 della medesima legge, con la conseguenza che la sospensione […]

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AVVOCATO E PROCURATORE – GIUDIZI DISCIPLINARI – IN GENERE – Art. 11, comma 2, l. n. 247 del 2012 – Esonero dall’obbligo di formazione continua per gli avvocati ultrasessantenni – Procedimenti disciplinari relativi a periodi precedenti l’entrata in vigore della disposizione – Applicabilità – Fondamento.

La causa di esonero dall’obbligo formativo per gli avvocati che abbiano raggiunto il sessantesimo anno di età, introdotta dall’art. 11, comma 2, della l. n. 247 del 2012, incidendo in maniera innovativa e più favorevole sull’obbligo deontologico di formazione continua dell’avvocato, si applica anche al procedimento disciplinare nel quale si contesti l’inosservanza di tale obbligo […]

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AVVOCATO E PROCURATORE – GIUDIZI DISCIPLINARI – SANZIONI DISCIPLINARI – Nuovo codice deontologico forense – Applicabilità ai procedimenti pendenti – Condizioni – Individuazione della norma più favorevole – Criteri.

In tema di giudizi disciplinari nei confronti degli avvocati, ai sensi dell’art.65, comma 5, della l. n. 247 del 2012, che ha recepito il criterio del “favor rei” in luogo di quello del “tempus regit actum”, le norme contenute nel nuovo codice deontologico forense, approvato il 31 gennaio 2014, si applicano ai procedimenti in corso […]

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