La suitas, quale elemento soggettivo (sufficiente) dell’illecito disciplinare

Ai fini della sussistenza dell’illecito disciplinare, è sufficiente la volontarietà del comportamento dell’incolpato e, quindi, sotto il profilo soggettivo, è sufficiente la “suitas” della condotta intesa come volontà consapevole dell’atto che si compie, dovendo la coscienza e volontà essere interpretata in rapporto alla possibilità di esercitare sul proprio comportamento un controllo finalistico e, quindi, dominarlo. […]

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Il COA di Monza formula quesito relativo alla permanenza dell’iscrizione nel Registro dei praticanti di soggetto in possesso di certificato di compiuta pratica, in presenza delle condizioni temporali di cui all’articolo 17, comma 10, lett. b) della legge n. 247/12. Si chiede di sapere, in particolare: 1) se l’avvocato indicato come dominus debba, pure in tale eventualità, essere in possesso di tutti i requisiti previsti dalla legge per l’assunzione di tale qualifica (anzianità quinquennale e possesso dell’attestato di formazione continua); 2) se i praticanti che abbiano già conseguito il certificato di compiuta pratica debbano essere conteggiati al fine del calcolo di cui all’articolo 41, comma 10 (non più di tre praticanti per ciascun dominus); 3) se il fatto che il tirocinante sia abilitato al patrocinio sostitutivo possa determinare una diversa risposta ai due quesiti precedenti.

La risposta è resa nei termini seguenti. Ai sensi dell’articolo 17, comma 10, lett. b) della legge n. 247/12, la cancellazione dal registro dei praticanti deve essere disposta “dopo il rilascio del certificato di compiuta pratica, che non può essere richiesto trascorsi sei anni dall’inizio, per la prima volta, della pratica”. Tuttavia, prosegue la medesima […]

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Illecito disciplinare a forma libera o “atipico”: la violazione dei doveri di probità, dignità e decoro non è esclusa dalla sanzionabilità

Il principio di stretta tipicità dell’illecito, proprio del diritto penale, non trova applicazione nella materia disciplinare forense, nell’ambito della quale non è prevista una tassativa elencazione dei comportamenti vietati, giacché il nuovo sistema deontologico forense -governato dall’insieme delle norme, primarie (artt. 3 c.3 – 17 c.1, e 51 c.1 della L. 247/2012) e secondarie (artt. […]

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Il COA di Lecce chiede di sapere se l’avvocato destinatario di un provvedimento di sospensione dall’esercizio della professione sia tenuto ad informare il proprio assistito e l’organo giudicante di tale circostanza, nonché a rinunciare a incarichi professionali in relazione ad attività di udienza che cadano nel predetto periodo di sospensione.

L’avvocato sospeso è interdetto dall’esercizio della professione, in ogni sua forma. Pertanto, non solo dovrà astenersi dall’effettuare alcuna attività relativa a incarichi in essere – rinunciando pertanto ai medesimi per la durata della sospensione – ma di tale circostanza dovrà necessariamente notiziare tanto l’assistito quanto l’organo giudicante con il quale si relazioni in ragione del […]

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Il COA di Roma chiede di sapere se possa iscriversi nel Registro dei praticanti un soggetto in possesso di laurea in giurisprudenza ottenuta presso una Università del Regno Unito, a seguito dell’uscita di tale stato dall’Unione europea.

L’avvenuta uscita del Regno Unito dall’UE non rende più applicabili – ai soggetti in possesso di laurea in giurisprudenza ottenuta in quel Paese – i principi desumibili dal diritto dell’UE (e in particolare dalla sentenza CdG 13 novembre 2003, nella causa C-313/01, Morgenbesser, recepita dalla giurisprudenza interna in Cass. Sezioni unite, 19 aprile 2004, n. […]

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Il COA di Bologna formula quesito in merito all’interpretazione dell’articolo 36, comma 4, lett. a) del Regolamento CNF n. 2/2014. Si chiede di sapere, in particolare, se la competenza riconosciuta al COA di formulare istanza al CDD per la riapertura del procedimento disciplinare a seguito della notizia di sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste o perché l’incolpato non lo ha commesso sussista in relazione a ogni decisione disciplinare ovvero alle sole decisioni emesse dal COA prima dell’entrata in funzione dei CDD.

La risposta è resa nei termini seguenti. La competenza a formulare al CDD istanza volta alla riapertura del procedimento disciplinare in relazione all’intervento – sui medesimi fatti – di sentenza penale di assoluzione perché il fatto non sussiste o perché l’incolpato non lo ha commesso rientra tra i casi nei quali sono mantenute in capo […]

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Il COA di Gorizia chiede di sapere se sia possibile iscrivere nel Registro dei praticanti, a seguito di trasferimento da altro Ordine, un praticante che: 1) abbia ottenuto il certificato di compiuta pratica; 2) non risulti aver richiesto presso l’Ordine di provenienza l’autorizzazione al patrocinio sostitutivo; 3) indichi, nella domanda di iscrizione, un domicilio professionale nel quale non sia presente un avvocato con almeno cinque anni di anzianità. Chiede altresì di sapere se, una volta iscritto, tale soggetto possa richiedere l’autorizzazione al patrocinio sostitutivo; e, in ogni caso, a quali adempimenti debba darsi corso in caso di avvenuta iscrizione nel registro dei praticanti di soggetto che non abbia indicato il domicilio professionale presso un avvocato con almeno cinque anni di anzianità di iscrizione.

La risposta è resa nei termini seguenti. Ai sensi dell’articolo 17, comma 10, lett. b) della legge n. 247/12, la cancellazione dal registro dei praticanti deve essere disposta “dopo il rilascio del certificato di compiuta pratica, che non può essere richiesto trascorsi sei anni dall’inizio, per la prima volta, della pratica”. Tuttavia, prosegue la medesima […]

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L’omessa motivazione circa i criteri per la scelta della sanzione disciplinare irrogata ovvero per la quantificazione della durata della sospensione (anche cautelare)

La mancata indicazione, da parte del Consiglio territoriale, dei criteri per la scelta e la quantificazione durata della sospensione (anche cautelare) ovvero della sanzione irrogata, non integra alcuna nullità della decisione, non sussistendo uno specifico obbligo motivazionale, ma esclusivamente un criterio di adeguatezza, in relazione all’offesa alla dignità e al decoro della classe professionale che […]

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Sospensione cautelare: il presupposto dello strepitus fori

In tema di applicazione della misura cautelare, la prova dello strepitus fori deve aver luogo non necessariamente per via documentale, facendola semplicisticamente coincidere con la diffusione delle notizie giornalistiche o con il numero delle pubblicazioni ma, in assenza di altri elementi concludenti, neppure può ricavarsi in via meramente presuntiva, ritenendo di per sè sufficiente la […]

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