Ricorso al CNF e difetto di jus postulandi (del praticante avvocato)

Il ricorso al CNF è ammissibile solo qualora sia sottoscritto personalmente dal ricorrente munito di “jus postulandi”, ovvero sia sottoscritto da difensore iscritto all’albo dei professionisti abilitati all’esercizio davanti alle giurisdizioni superiori, munito di procura speciale (Nel caso di specie, l’impugnazione al CNF era stata sottoscritta personalmente dal solo ricorrente e riguardava la delibera con […]

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Comportamento negligente – amministratore di sostegno- trascuratezza- affidamento terzi – responsabilità disciplinare – sussiste

Il comportamento negligente dell’Avvocato/Amministratore di sostegno, si pone in grave contrasto con quei principi di diligenza, probità, dignità, e decoro della professionale forense cui lo stesso incolpato appartiene, con grave lesione non solo della propria reputazione personale, ma anche dell’affidamento dei terzi e della stessa magistratura che gli ha dato fiducia. (Nel caso concreto, la […]

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Proscioglimento per tenuità del fatto in sede penale – furto – valutazione disciplinare – determinazione in concreto sanzione

Il furto commesso dall’Avvocato è un grave illecito disciplinare, contrario ai doveri di probità, dignità, decoro e correttezza. L’esigua entità delle somme sottratte, valutata in sede penale ai fini del proscioglimento dell’Avvocato per tenuità del fatto, non rileva nella valutazione autonoma del giudice disciplinare e nella determinazione della sanzione disciplinare da irrogare in quanto tale […]

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IRRAGIONEVOLE DURATA DEL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE – CONSEGUENZE

La irragionevole durata del procedimento disciplinare, pur non potendo avvalersi delle norme che sanzionano il ritardo in sede giudiziaria, avendo natura amministrativa, tuttavia va censurata in considerazione del fatto che la sanzione perde efficacia se non è comminata in tempi congrui, in quanto finalizzata anche alla duplice esigenza di consentire la resipiscenza dell’incolpato e di […]

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VALUTAZIONE DELLE PROVE – DICHIARAZIONI PROVENIENTI DALL’INCOLPATO

Nel procedimento disciplinare le prove valutabili, ai fini della decisione, possono essere costituite anche dalle dichiarazioni, dalle ammissioni e dai documenti provenienti dall’incolpato, oltre che dagli atti formati e i documenti acquisiti nel corso della fase istruttoria e dibattimentale.(Nel caso di specie sono state ritenute prove della consumazione dell’illecito, oltre al dato documentale, anche l’ammissione […]

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NATURA ACCUSATORIA DEL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE – APPLICABILITÀ ANALOGICA DEL FAVOR REI

La natura accusatoria del procedimento disciplinare comporta l’applicazione del principio di presunzione di non colpevolezza dell’incolpato, mutuato dalle garanzie operanti nel processo penale. Pertanto, in assenza di prove certe o in caso di contraddittorietà delle stesse, il professionista deve essere prosciolto dall’addebito. Consiglio distrettuale di disciplina di Napoli (pres. Palumbo, rel. Somma), decisione n. 78 […]

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VIOLENZA SESSUALE – SUSSUNZIONE DELLA CONDOTTA SUB ART. 9 C.D.F.

Si rende responsabile di gravissima violazione dei generali doveri di dignità, probità e decoro l’Avvocato che, nei locali del Palazzo di Giustizia, usa violenza sessuale ai danni di una giovane donna, adescata con l’offerta di aiutarla a raggiungere un ufficio di cancelleria. Tale comportamento, aggravato dall’incapacità dell’incolpato di controllare le sue pulsioni nonostante la sua […]

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PRINCIPIO DI ACQUISIZIONE DELLA PROVA – APPLICABILITA’ NEL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE – SENTENZA PENALE DI CONDANNA DI PRIMO GRADO – UTILIZZABILITA’ AI FINI DELLA DECISIONE DISCIPLINARE

In ragione dell’operatività, nel procedimento disciplinare, del principio di acquisizione della prova, il Giudice della deontologia può, con valutazione autonoma ed ai fini della formazione del proprio convincimento, utilizzare gli elementi probatori, legittimamente acquisiti al fascicolo disciplinare, formati in un procedimento diverso o anche tra diverse parti, non essendo necessaria la loro replicazione o conferma […]

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Legittimo impedimento: l’accoglimento dell’istanza di rinvio non obbliga il giudice disciplinare ad accogliere anche le successive richieste per analogo impedimento

L’accoglimento della richiesta di rinvio del procedimento disciplinare per un determinato impedimento dell’incolpato non configura circostanza di per sé idonea a configurare un diritto al rinvio in ipotesi di reiterazione in tal senso di plurime richieste di differimento. Corte di Cassazione (pres. Virgilio, rel. Napolitano), SS.UU, sentenza n. 29589 del 11 ottobre 2022

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