Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con i colleghi – Divieto di produrre in giudizio la corrispondenza riservata – Impossibilità di deroga se non in casi eccezionali – Sanzione.

È contrario al dovere di correttezza e lealtà produrre in giudizio una lettera riservata ricevuta dal legale avversario. Detta regola non tollera limitazione o attenuazione, se non a fronte di situazioni che mettono in gioco valori di elevato contenuto. Nella specie sanzione adeguata è stato ritenuto l’avvertimento. (Rigetta ricorso contro decisione Consiglio Ordine Trieste, 6 […]

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Avvocato e procuratore – Procedimento disciplinare – Notificazione decisione su istanza del presidente astenutosi – Legittimità.

La notificazione della decisione può essere effettuata anche su istanza del Presidente che si sia astenuto dalla decisione medesima poiché si tratta di un atto successivo ed estraneo al processo cognitivo e deliberativo. (Rigetta ricorso contro decisione Consiglio Ordine Trieste, 6 maggio 1992). Consiglio Nazionale Forense (pres. Ricciardi, rel. Siciliano), sentenza del 28 febbraio 1994, […]

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Avvocato e procuratore – Procedimento disciplinare – Composizione collegio – Dichiarazione di astensione – Obbligo di notifica all’incolpato – Non sussiste.

La dichiarazione di astensione di un componente del collegio non deve essere comunicata all’incolpato poiché questi non ha alcun interesse a sindacare i motivi personali che possono indurre all’astensione. (Rigetta ricorso contro decisione Consiglio Ordine Trieste, 6 maggio 1992). Consiglio Nazionale Forense (pres. Ricciardi, rel. Siciliano), sentenza del 28 febbraio 1994, n. 17

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Avvocato e procuratore – Procedimento disciplinare – Art. 59 r.d. 22 gennaio 1934, n. 37 – Omesso deposito della pronuncia impugnata – Inammissibilità del ricorso.

Ai sensi dell’art. 59 r.d. 22 gennaio 1934, n. 37 il ricorso al Consiglio Nazionale Forense deve essere presentato negli uffici del Consiglio che ha emesso la pronuncia corredato della copia della pronuncia stessa notificata al ricorrente. L’omesso deposito della decisione impugnata determina l’inammissibilità del ricorso, impedendo qualsiasi reale controllo di rito e di merito […]

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Avvocato e procuratore – Procedimento disciplinare – Impugnazione – Deposito del ricorso presso il Consiglio Nazionale Forense – Inammissibilità.

Il deposito del ricorso al Consiglio Nazionale Forense, direttamente presso i suoi uffici anziché presso il Consiglio che ha emesso la pronuncia, ne determina l’inammissibilità. (Dichiara inammissibile ricorso contro decisione Consiglio Ordine Trieste, 7 dicembre 1992). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Cagnani, rel. Gazzara), sentenza del 28 febbraio 1994, n. 13

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Principi generali – Dovere di probità, dignità e decoro – Dovere di lealtà e correttezza – Falso ideologico – Corruzione per un atto contrario di doveri d’ufficio – Uso di qualifiche e titoli inesistenti – Truffa – Sanzione – Radiazione.

È gravemente contrario al dovere di probità, dignità e decoro, nonché al dovere di lealtà e correttezza, il comportamento del professionista che, in qualità di pubblico ufficiale assistente presso una cattedra universitaria, attesta falsamente, dietro compenso, il superamento di un esame universitario da parte di due studenti, compiendo così atti contrari ai doveri di ufficio; […]

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Avvocato e procuratore – Procedimento disciplinare – Sospensione cautelare – Effetti – Cessazione – Decisione del Consiglio dell’Ordine.

La sospensione cautelare prevista dall’art. 43 l.p.f. non viene meno con la decisione del Consiglio dell’Ordine locale che si pronuncia sulla responsabilità del professionista, in quanto tale delibera, non avendo immediata efficacia esecutiva, è per sua natura destinata a non incidere, nel concreto, sullo svolgimento dell’attività professionale anche in caso di irrogazione di sanzioni c.d. […]

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Avvocato e procuratore – Tenuta albi – Registro dei praticanti procuratori – Decorrenza del periodo di pratica – Riconoscimento della frequenza di corsi post-universitari ai fini del compimento del periodo di pratica biennale – Data della delibera del Consiglio dell’Ordine.

Il periodo biennale di pratica professionale, propedeutico all’esame di abilitazione all’esercizio professionale, decorre dalla data della deliberazione con cui il Consiglio ordina l’iscrizione dell’aspirante nel registro speciale. La frequentazione di uno dei corsi post-universitari previsti dall’art. 18 legge 22 gennaio 1934, n. 37 può sostituire la pratica professionale per il periodo di un anno soltanto […]

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