La ratio del divieto all’assunzione di incarichi contro una parte già assistita

La ratio dell’art. 68, co. 1, cdf (già art. 51 codice previgente) va ricercata nella tutela dell’immagine della professione forense, ritenendosi non decoroso né opportuno che un avvocato muti troppo rapidamente cliente, passando nel campo avverso senza un adeguato intervallo temporale e prescinde anche dal concreto utilizzo di eventuali informazioni acquisite nel precedente incarico, non […]

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I limiti all’assunzione di incarichi contro l’ex cliente

L’avvocato non può né deve assumere un incarico professionale contro una parte già assistita (art. 68 cdf, già art. 51 codice previgente), se non dopo il decorso di almeno un biennio dalla cessazione del rapporto professionale (comma 1), ma anche dopo tale termine deve comunque astenersi dall’utilizzare notizie acquisite in ragione del rapporto già esaurito […]

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Accaparramento di clientela: vietato offrire prestazioni professionali “personalizzate” non richieste (specie se sfruttano fatti tragici)

Costituisce violazione del divieto di accaparramento di clientela (art. 37 cdf, già art. 19 codice previgente), nonché lesione della dignità e del decoro della professione, il comportamento dell’avvocato che, senza esserne richiesto, offra una prestazione personalizzata, cioè rivolta a una persona determinata per uno specifico affare (Nel caso di specie, il professionista aveva pubblicato un […]

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GIUDIZI DISCIPLINARI – SANZIONI DISCIPLINARI – Avvocato privo di abilitazione al patrocinio dinanzi alle giurisdizioni superiori – Illecito disciplinare ex art. 36 del codice deontologico forense – Accertamento della concreta offensività – Necessità – Esclusione – Fondamento – Fattispecie.

L’avvocato che presta il proprio patrocinio dinanzi alle giurisdizioni superiori senza aver conseguito la relativa abilitazione commette l’illecito disciplinare di cui all’art. 36 del codice deontologico forense, indipendentemente dalla concreta offensività di tale condotta, essendo questa oggetto di un espresso divieto e, dunque, valutata “a priori” come lesiva dei valori e degli interessi sottesi alla […]

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GIUDIZI DISCIPLINARI – AZIONE DISCIPLINARE – PRESCRIZIONE Regime più favorevole introdotto dall’art. 56 l. n. 247 del 2012 – Illeciti disciplinari commessi prima della sua entrata in vigore – Applicabilità – Esclusione – Compatibilità con la giurisprudenza della Corte costituzionale e della Corte Edu.

Il regime più favorevole della prescrizione degli illeciti disciplinari degli avvocati, introdotto dall’art. 56 della l. n. 247 del 2012, non trova applicazione con riguardo ai fatti commessi prima dell’entrata in vigore della citata norma e tale conclusione è compatibile sia con la giurisprudenza costituzionale, la quale ha chiarito che le garanzie riguardanti la pena […]

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La cancellazione dell’interessato dall’albo nelle more del giudizio di impugnazione avanti al CNF

Qualora, nelle more del giudizio di impugnazione dinanzi al CNF, l’interessato sia cancellato dall’albo, deve dichiararsi la cessazione della materia del contendere, giacché la potestas judicandi dell’Ordine forense è strettamente ed indissolubilmente collegata alla iscrizione negli albi o nei suoi Registri allegati. Consiglio Nazionale Forense (pres. Greco, rel. Napoli), sentenza n. 175 del 20 settembre […]

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L’avvocato risponde dei contenuti pubblicati dalla segretaria nella pagina social dello studio

L’avvocato che attribuisca ad un terzo (nella specie, la propria segretaria) la facoltà di pubblicare, senza alcun effettivo controllo preventivo, post e contenuti nelle pagine social e/o sul sito web dello studio legale risponde personalmente dell’eventuale rilevanza disciplinare dell’attività stessa per culpa in eligendo ed in vigilando, giacché con l’incauta delega assume colposamente il rischio […]

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GIUDIZI DISCIPLINARI – PROCEDIMENTO Provvedimenti dei consigli distrettuali di disciplina – Sottoscrizione del relatore – Necessità – Esclusione – Principio enunciato ex art. 363, comma 3, c.p.c.

I provvedimenti disciplinari dei Consigli distrettuali di disciplina devono essere sottoscritti dal presidente del collegio e non dal relatore. (massima uff.) Corte di Cassazione (pres. Spirito, rel. Di Marzio), SS.UU., sentenza n. 19260 del 7 luglio 2023

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GIUDIZI DISCIPLINARI – PROCEDIMENTO Procedimento disciplinare a carico di avvocato – Impugnazione davanti al C.N.F. – Provvedimento di assoluzione emesso all’esito – Obbligo di liquidazione delle spese – Sussistenza – Ragioni – Rilevanza della difesa personale dell’incolpato – Esclusione – Fondamento.

Il provvedimento del CNF che assolve l’avvocato incolpato all’esito dell’impugnazione impone la liquidazione delle spese del giudizio, perché, in assenza di specifiche disposizioni normative di segno contrario, è obbligo generale (di natura inderogabile) del giudice civile provvedere ai sensi dell’art. 91 c.p.c., senza che incida sulla necessità di regolare le spese la possibilità, concessa all’avvocato, […]

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GIUDIZI DISCIPLINARI – PROCEDIMENTO Azione risarcitoria per illegittimità della sanzione disciplinare inflitta ad un avvocato – Rigetto per rilevata definitività della sanzione e ritenuta carenza di giurisdizione del giudice amministrativo sulla pretesa risarcitoria – Ricorso per cassazione per rifiuto o diniego di giurisdizione – Inammissibilità

Non è ammesso il ricorso per cassazione della sentenza con cui il Consiglio di Stato abbia rigettato la domanda di risarcimento del danno fondata sull’illegittimità della sanzione irrogata ad un avvocato – sul presupposto di non poter conoscere, nemmeno incidentalmente, dei vizi della stessa, una volta diventata definitiva all’esito delle impugnazioni previste dalla legge sull’ordinamento […]

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