Avvocato e procuratore – Tenuta albi – Requisito della condotta specchiata e illibata – Cancellazione d’ufficio dall’albo – Convocazione preventiva dell’interessato – Necessità.

La cancellazione, anche d’ufficio, dall’albo da parte del consiglio dell’ordine non può essere pronunciata se non dopo avere convocato l’interessato e sentite le sue giustificazioni. (In particolare, il Consiglio ha affermato che ritenere diversamente significherebbe infrangere i criteri fondamentali del diritto alla difesa, il principio del contraddittorio, e le norme di legge). (Accoglie ricorso avverso […]

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Avvocato e procuratore – Tenuta albi – Requisito della condotta specchiata e illibata – Cancellazione d’ufficio dall’albo – Convocazione preventiva dell’interessato – Necessità.

La cancellazione, anche d’ufficio, dall’albo da parte del consiglio dell’ordine non può essere pronunciata se non dopo avere convocato l’interessato e sentite le sue giustificazioni. (In particolare, il Consiglio ha affermato che ritenere diversamente significherebbe infrangere i criteri fondamentali del diritto alla difesa, il principio del contraddittorio, e le norme di legge). (Accoglie ricorso avverso […]

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Avvocato e procuratore – Procedimento disciplinare – Procedimento dinnanzi al Consiglio nazionale forense – Terzo interessato – Legittimazione – Non sussiste.

A norma dell’art. 50 del r.d.l. 27 novembre 1933, n. 1578, la legittimazione a ricorrere al Consiglio nazionale forense avverso una decisione dei consigli dell’ordine spetta soltanto al pubblico ministero o all’interessato, vale a dire al professionista nei cui confronti è stata disposta – o si sarebbe potuta disporre – l’apertura del procedimento disciplinare e […]

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Avvocato e procuratore – Procedimento disciplinare – Procedimento dinnanzi al Consiglio nazionale forense – Terzo interessato – Legittimazione – Non sussiste.

A norma dell’art. 50 del r.d.l. 27 novembre 1933, n. 1578, la legittimazione a ricorrere al Consiglio nazionale forense avverso una decisione dei consigli dell’ordine spetta soltanto al pubblico ministero o all’interessato, vale a dire al professionista nei cui confronti è stata disposta – o si sarebbe potuta disporre – l’apertura del procedimento disciplinare e […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Principi generali – Dovere di probità e decoro – Aggressione e insulti sulla pubblica via – Illecito disciplinare – Sussiste.

È gravemente censurabile il comportamento dell’avvocato che si sia abbandonato ad atti di aggressione contro la propria moglie, sulla pubblica via, e abbia indirizzato alla stessa contumelie gravi e volgari (nella specie è stata ritenuta equa la sanzione della sospensione per due mesi dall’esercizio della professione). (Accoglie in parte il ricorso avverso decisione del C.d.O. […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Principi generali – Comportamenti estranei all’esercizio della professione – Sindacabilità.

Il sindacato disciplinare del consiglio dell’ordine non è limitato ai fatti ed ai comportamenti che ricadono nell’esercizio della professione, ma si estende a tutti i comportamenti dell’avvocato, anche estranei alla professione, tutte le volte che siano chiamati in causa la dignità e il decoro che debbono costantemente connotare il di lui comportamento. (Accoglie in parte […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Ritenzione di somme – Illecito deontologico – Sussiste.

L’avvocato che dopo avere incassato dal debitore le somme di spettanza del cliente non ne dia notizia allo stesso e le restituisca solo dopo un notevole lasso di tempo (nella specie: quattro anni), viene meno ai doveri di lealtà, diligenza e decoro, in quanto tiene un comportamento gravemente lesivo sia della propria dignità, sia del […]

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Avvocato e procuratore – Procedimento disciplinare – Ricorso presentato direttamente al Consiglio nazionale forense – Inammissibilità.

È inammissibile il ricorso che sia stato presentato non al consiglio dell’ordine, a norma dell’art. 59 r.d. 22 gennaio 1934, n. 37, ma direttamente al Consiglio nazionale forense. (Dichiara inammissibile ricorso avverso decisione del C.d.O. di Roma del 5 novembre 1992 – 14 gennaio 1993). Consiglio Nazionale Forense (pres. Ricciardi, rel. Scassellati Sforzolini), sentenza del […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Principi generali – Rapporti con il consiglio dell’ordine – False dichiarazioni «sul proprio onore» – Illecito deontologico – Sussiste.

L’avvocato che rilasci al proprio consiglio dell’ordine false dichiarazioni, rese «sul proprio onore», viene meno ai doveri di lealtà e di correttezza verso l’ordine di appartenenza. (Accoglie in parte il ricorso avverso decisione del C.d.O. di Roma del 26 gennaio 1993). Consiglio Nazionale Forense (pres. Ricciardi, rel. Di Lauro), sentenza del 6 febbraio 1995, n. […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con i clienti – Contrazione di debiti non onorati – Illecito deontologico – Sussiste.

L’avvocato che, approfittando del rapporto di amicizia con il cliente, ottenga da questi un cospicuo prestito senza onorare gli assegni rilasciati in pagamento del debito contratto, tiene un comportamento contrario alla propria dignità e pregiudizievole per l’intera classe forense (nella specie è stata ritenuta equa la sanzione della sospensione per un anno dall’esercizio della professione). […]

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