La disciplina della prescrizione assicura che il tempo dell’irrogabilità della sanzione non venga protratto in modo indefinito

La pretesa punitiva esercitata dall’Ordine forense in relazione agli illeciti disciplinari commessi dai propri iscritti ha natura di diritto soggettivo potestativo che, sebbene di natura pubblicistica, resta soggetto ad un termine non di decadenza insuscettibile di interruzione o di sospensione, bensì di prescrizione, il quale delimita la durata dell’azione disciplinare, al fine di assicurare il […]

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Prescrizione disciplinare e giudicato penale: l’individuazione della disciplina applicabile e del dies a quo prescrizionale

In tema di prescrizione dell’azione disciplinare, per l’individuazione della disciplina applicabile (art. 51 RDL n. 1578/1933, ovvero art. 56 L. n. 247/2012), occorre far riferimento alla commissione del fatto, se illecito istantaneo, oppure alla cessazione della permanenza, nel caso di illecito continuato o permanente, mentre non rileva la data di definitività della condanna penale, giacché […]

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Illecito deontologico costituente anche reato: il dies a quo della prescrizione disciplinare è autonomo da quello penale

In tema di procedimento disciplinare degli avvocati, nei casi in cui l’illecito deontologico attenga ai medesimi fatti contestati in un procedimento penale, il procedimento disciplinare deve essere definito con valutazioni autonome rispetto al processo penale (art. 54 della L. n. 247 del 2012) anche a proposito della decorrenza del termine di prescrizione dell’azione disciplinare, con […]

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GIUDIZI DISCIPLINARI – AZIONE DISCIPLINARE – PRESCRIZIONE Azione disciplinare – Prescrizione – Ius superveniens più favorevole all’incolpato – Inapplicabilità – Momento rilevante per l’individuazione della legge applicabile – Commissione del fatto o cessazione della sua permanenza.

Le sanzioni disciplinari contenute nel codice deontologico forense hanno natura amministrativa sicché, con riferimento al regime giuridico della prescrizione, non è applicabile lo “jus superveniens”, ove più favorevole all’incolpato. Ne consegue che il punto di riferimento per l’individuazione del regime della prescrizione dell’azione disciplinare è e resta la commissione del fatto o la cessazione della […]

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Accordo sul compenso: le conseguenze della violazione del divieto di patto di quota lite

Qualora l’accordo di determinazione sul compenso sia nullo per violazione del divieto di patto di quota lite, tale vizio non inficia l’intero contratto di patrocinio (art. 1419 cc), sicché l’attività professionale svolta deve essere comunque remunerata sebbene in applicazione dei parametri forensi. Corte di Cassazione (pres. Manna, rel. Papa), Sez. II, sentenza n. 7180 del […]

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Contratto di patrocinio: la disciplina speciale in tema di recesso e revoca dell’incarico

Il contratto di patrocinio – con cui il professionista assume l’incarico di rappresentare la parte in giudizio – non è interamente riconducibile allo schema delineato dal codice civile, negli articoli da 2229 a 2238, per il contratto d’opera intellettuale, proprio in quanto trova la sua disciplina speciale negli articoli da 82 a 87 del codice […]

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La (potenziale) rilevanza deontologica della vita privata del professionista

Deve ritenersi disciplinarmente responsabile l’avvocato per le condotte che, pur non riguardando strictu sensu l’esercizio della professione, ledano comunque gli elementari doveri di probità, dignità e decoro e, riflettendosi negativamente sull’attività professionale, compromettono l’immagine dell’avvocatura quale entità astratta con contestuale perdita di credibilità della categoria. La violazione deontologica, peraltro, sussiste anche a prescindere dalla notorietà […]

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Il rimborso forfetario non richiede una specifica istanza di parte

Il rimborso c.d. forfetario delle spese generali (ai sensi dell’art. 1, comma 2, del d.m. n. 140/2012) costituisce una componente delle spese giudiziali, la cui misura è predeterminata dalla legge e compete automaticamente al difensore, anche in assenza di allegazione specifica e di apposita istanza, che deve ritenersi implicita nella domanda di condanna al pagamento […]

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