La delibera del COA che dispone l’apertura o la prosecuzione del procedimento disciplinare non è impugnabile al CNF

La deliberazione dei COA territoriali che dispone l’apertura o la prosecuzione del procedimento disciplinare non è immediatamente impugnabile innanzi al CNF, attesa la sua natura di atto endoprocedimentale, inidoneo -in quanto tale- ad incidere su alcuna situazione giuridica soggettiva dell’iscritto e quindi non riconducibile all’elenco tassativo degli atti scrutinabili dal Consiglio Nazionale in materia disciplinare, […]

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Il COA di Piacenza chiede di sapere se sia consentito “ad un avvocato iscritto all’Albo chiedere ed ottenere sospensione temporanea dall’esercizio della professione a norma dell’art. 20, comma 2 L.P.F. al fine di svolgere attività di lavoro subordinato a tempo determinato o se, invece, detta situazione, ma pur sempre temporanea, sia incompatibile con il mantenimento dell’iscrizione e richiede quindi la cancellazione”.

La risposta va resa nei medesimi termini utilizzati per il parere nr. 15/14, che qui si richiama integralmente e si allega per comodità di consultazione, reso con riferimento al quesito n. 356, posto dal COA di Trapani. Quesito n. 356, COA di Trapani, Rel. Cons. Salazar Parere 9 aprile 2014, n. 15 Il COA di […]

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Il COA di Rovigo formula il seguente quesito: “Se sia possibile per un avvocato dipendente di un Ente pubblico ed iscritto all’Elenco Speciale degli avvocati degli Enti pubblici esercitare al di fuori del rapporto in essere con l’Ente pubblico attività di consulenze di carattere giuridico, anche scientifico, in favore di soggetti terzi, altri Enti pubblici e studi legali, nonché collaborare con riviste e case editrici specializzate nel settore del diritto amministrativo”.

La risposta al quesito è nei seguenti termini. Ai sensi dell’art. 23 della L. n. 247/2012 gli avvocati degli Uffici legali specificatamente istituiti presso gli Enti pubblici esercitano le funzioni di competenza di detti Uffici in forma esclusiva. Essi pertanto, in virtù di siffatta esclusività non possono svolgere attività di consulenza a carattere professionale e […]

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Si chiede se “l’avvocato stabilito iscritto nell’elenco speciale sia legittimato a rifiutarsi di allegare alla domanda come stabilito la dichiarazione di intesa ex art. 8 L. 96/2001”.

Questa Commissione ha avuto occasione di chiarire (pareri nn. 31/2012 e 53/2013) che l’obbligo di esercitare la professione di intesa con un avvocato italiano implica che “non vi possa essere un affiancamento in via generale ad un avvocato abilitato ma che tale integrazione di poteri debba essere fornita per ogni singola procedura”. Non può infatti […]

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Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Treviso formula due quesiti. Con il primo quesito, chiede di sapere lo svolgimento della funzione di giudice onorario quale componente della Commissione Tributaria consenta una riduzione del periodo di tirocinio. Con il secondo quesito, il Consiglio chiede invece di sapere se, ai fini del rilascio del certificato di compiuta pratica, debba farsi riferimento al periodo di diciotto mesi, di cui all’art. 9 del D.L. n. 1/12, conv. con l. n. 27/12.

Al primo quesito deve essere data risposta negativa. Allo svolgimento della funzione di giudice onorario non è infatti riconosciuto alcun effetto di riduzione o di sostituzione di periodi di tirocinio per l’accesso alla professione forense. Tale effetto non è previsto né dalle Disposizioni del Titolo IV della legge n. 247/12, che peraltro saranno applicabili solo […]

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La Commissione Pari Opportunità costituita presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Avellino chiede di sapere se la medesima abbia facoltà di disciplinare con un apposito regolamento l’istituendo “Sportello antiviolenza”, a mezzo del quale derogare al regolamento, approvato da questo Consiglio Nazionale, disciplinante l’attività dello Sportello per il cittadino contemplato dall’art. 30 della Legge n. 247/2012.

Osserva preliminarmente la Commissione che, ai sensi dell’art. 24, comma 3, della succitata legge (d’ora innanzi L.P.), gli Ordini circondariali “determinano la propria organizzazione con appositi regolamenti, nel rispetto delle disposizioni di legge”, che ai sensi del successivo art. 25, comma 4 L.P., presso ogni COA è costituito il comitato pari opportunità e che l’art. […]

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Si chiede se “alla luce del disposto dell’art. 73, comma 19, del D.L. 21 giugno 2013 n. 69, convertito in Legge 9 agosto 2013 n. 98, l’attestazione di proficuo svolgimento del tirocinio formativo, rilasciato dall’Ufficio Giudiziario presso il quale l’iscritto al Registro Speciale dei Praticanti abbia svolto il tirocinio stesso, possa essere computato ai fini dell’art. 41 Legge 247/2012 e, in caso positivo, in quale misura ”.

L’art. 41 L. 247/2012 è applicabile, a sensi del successivo art. 48, esclusivamente a decorrere dal terzo anno dall’entrata in vigore e presuppone, al comma 13, l’adozione da parte del Ministero, sentito il C.N.F., di un regolamento che disciplini “le modalità di svolgimento… e le relative procedure di controllo”. Il tirocinio formativo presso gli Uffici […]

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Si chiede se “nel caso di iscrizione presso il registro dei praticanti dell’Ordine di Campobasso, a seguito del trasferimento della residenza del praticante presso tale città, e dopo aver sostenuto l’esame da avvocato una prima volta presso la Corte d’Appello di Roma, lo stesso possa sostenere gli esami di avvocato presso la Corte d’Appello di Campobasso, sulla base di un ulteriore certificato di continua pratica, da rilasciarsi da parte di tale Ordine distrettuale, da compiere nell’ultimo semestre nell’ambito del distretto della Corte d’Appello”.

A sensi della L. 180/2003, che ha modificato il previgente testo di cui al DPR n. 101/1990, il certificato di compiuta pratica viene rilasciato dal C.O.A. del luogo ove il praticante ha svolto la maggior parte della pratica ovvero, in caso di parità, nel luogo ove la pratica è iniziata. Pare evincersi dal quesito che […]

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Il COA di Bologna chiede di conoscere se versa in condizione di incompatibilità con l’iscrizione all’Albo l’avvocato che, regolarmente iscritto a un Albo degli Avvocati italiano in assenza di situazioni di incompatibilità sul territorio nazionale, abbia sottoscritto all’estero (in un paese dell’Unione Europea, nello specifico in Spagna) un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, in ottemperanza alle diverse norme vigenti in quel Paese, che non configurano tale ipotesi come ostativa all’iscrizione in un Albo degli Avvocati di quel Paese, nel quale l’attività lavorativa di cui al contratto viene esclusivamente svolta.

La risposta al quesito è nei seguenti termini. Ai sensi dell’art. 18, c. 1, lett. d) della L. n. 247/2012 la professione di avvocato è incompatibile con qualsiasi attività di lavoro subordinato anche se con orario di lavoro limitato, salve le eccezioni indicate nell’art. 19 (insegnamento o ricerca in materie giuridiche nell’Università, nelle scuole secondarie […]

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