Mancato invio del Mod. 5 e successiva regolarizzazione della posizione

Nel caso di sospensione a tempo indeterminato conseguente alla violazione dell’obbligo di comunicazione alla Cassa del proprio reddito professionale (art. 9, Legge n. 141 dell’11.02.2011), la successiva regolarizzazione della posizione con conseguente revoca della sospensione stessa determina la cessazione della materia del contendere e, pertanto, l’inammissibilità del ricorso medio tempo proposto. Consiglio Nazionale Forense (pres. […]

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Mancato invio del Modello 5 e conseguente sospensione a tempo indeterminato

La sospensione a tempo indeterminato dall’esercizio della professione conseguente alla violazione dell’obbligo di comunicazione alla Cassa del proprio reddito professionale (art. 9, Legge n. 141 dell’11.02.2011) non ha natura di sanzione disciplinare. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Salazar, rel. Borsacchi), sentenza del 5 giugno 2014, n. 76 NOTA: In senso conforme, Consiglio Nazionale Forense (pres. […]

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Il diritto/dovere di difesa va contemperato con i doveri di lealtà, correttezza e colleganza

L’avvocato deve porre ogni rigoroso impegno nella difesa del proprio cliente, ma tale difesa non può mai travalicare i limiti della rigorosa osservanza delle norme disciplinari e del rispetto che deve essere sempre osservato nei confronti della controparte, del suo legale e dei terzi, in ossequio ai doveri di lealtà e correttezza e ai principi […]

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Praticanti avvocati e assistenza legale stragiudiziale: limiti

Il divieto di cui all’art. 7 Legge 16.12.1999 nr. 479 va interpretato nel senso che il patrocinio, al quale sono abilitati i praticanti avvocati, deve essere limitato non solo alle controversie giudiziarie -ivi comprese le attività prodromiche o comunque da esse direttamente derivanti ovvero ad esse collegate-, ma anche alle attività stragiudiziali che rientrerebbero, per […]

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La sospensione del procedimento disciplinare in pendenza di procedimento penale

La sospensione del procedimento disciplinare in pendenza di procedimento penale a carico dello stesso incolpato si pone come necessaria ogniqualvolta si ravvisi identità dei fatti in base ai quali è elevata l’imputazione da reato e l’incolpazione per violazione deontologica, sia sotto il profilo dell’elemento soggettivo sia di quello oggettivo Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Vermiglio, […]

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Il CNF può integrare, in sede di appello, la motivazione della decisione del COA

La mancanza di adeguata motivazione non costituisce motivo di nullità della decisione del Consiglio dell’Ordine territoriale, in quanto, alla motivazione carente, il Consiglio Nazionale Forense, giudice di appello, può apportare le integrazioni che ritiene necessarie. Il C.N.F. è infatti competente quale giudice di legittimità e di merito, per cui l’eventuale inadeguatezza, incompletezza e addirittura assenza […]

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Inadempimento contrattuale: prescrizione disciplinare e condotta illecita omissiva

Nei casi di condotta omissiva protrattasi nel tempo, tale da assumere i requisiti della continuità e della permanenza, la decorrenza del termine di prescrizione dell’azione disciplinare non comincia decorrere finchè la condotta medesima non sia cessata (Nel caso di specie trattavasi di mancata restituzione di un prestito). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Vermiglio, rel. De […]

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La sentenza penale di assoluzione “perché il fatto non sussiste” comporta il proscioglimento disciplinare dell’incolpato

La sentenza penale irrevocabile di assoluzione, pronunciata con la formula che il fatto non sussiste comporta l’obbligato proscioglimento dell’incolpato in sede disciplinare per quei medesimi fatti, la cui ontologica esistenza deve infatti escludersi. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Salazar, rel. Neri), sentenza del 30 maggio 2014, n. 72 NOTA: In senso conforme, tra le altre, […]

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