L’appropriazione indebita di somme incassate per conto del cliente

L’avvocato è tenuto a dare immediata comunicazione al proprio cliente delle somme incassate per suo conto ed a fornirgli comunque, senza necessità di particolari inviti e richieste, il rendiconto delle operazioni eseguite in applicazione della obbligazione ricadente sul mandatario, non trovando applicazione il principio della compensazione quando questo sia il frutto di unilaterale appropriazione di […]

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L’indebito trattenimento di somme erogate dalla controparte al professionista in favore del cliente in esecuzione di un provvedimento giudiziale

L’avvocato è tenuto a mettere immediatamente a disposizione della parte assistita le somme riscosse per conto di questa: soltanto la prova del valido (rectius, specifico e dettagliato) consenso prestato dal cliente può costituire ipotesi di lecita compensazione, che peraltro non esonera il professionista dall’obbligo di rendiconto. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Vermiglio, rel. Pasqualin), sentenza […]

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Illecito trattenere, senza il consenso del cliente, le spese legali liquidate in sentenza a carico della controparte

Integra illecito disciplinare la condotta dell’avvocato che trattenga, a titolo di compenso, le somme ricevute dalla controparte soccombente come liquidate a suo carico in sentenza, senza il consenso espresso della parte assistita (Nel caso di specie, in applicazione del principio di cui in massima, il CNF ha ritenuto congrua la sanzione disciplinare della censura). Consiglio […]

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L’indebito trattenimento di somme spettanti al cliente

Il professionista che trattenga indebitamente somme di spettanza del cliente pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante perché lesivo del dovere di correttezza e probità propri della classe forense. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Salazar, rel. Mascherin), sentenza del 12 dicembre 2013, n. 206 NOTA: In senso conforme, tra le altre, Cons. Naz. Forense 16/07/2007 […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Apposizione firma falsa – Riscossione di somma intestata al proprio cliente – Illecito deontologico – Sussiste.

L’avvocato che incassi assegni destinati al cliente a seguito dell’apposizione su di essi di firme false, che ometta di informare il cliente dell’avvenuto incasso, che infine trattenga parte delle somme per sé, pone in essere un comportamento gravemente lesivo della dignità e decoro dell’intera classe forense. (Accoglie parzialmente il ricorso avverso decisione C.d.O. di Brescia, […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Obbligo di rendiconto e messa a disposizione di somme – Trattenimento di somme destinate alla parte assistita – Sospensione

L’avvocato che favorisca l’incasso di un assegno intestato a persona defunta, non versi al cliente l’esatta somma riscossa a titolo di sorte ed interessi e non comunichi tempestivamente l’importo delle spese a lui dovute, trattenendo somme senza autorizzazione, viola le più elementari regole deontologiche con ciò ledendo la dignità e il prestigio della classe forense. […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Indebito incasso di somme spettanti alla parte assistita – Omessa informativa alla parte – Attenuanti – Riduzione sospensione esercizio professionale a mesi quattro.

Il professionista che trattenga indebitamente somme di diretta spettanza dei propri assistiti (quali risarcimenti danni da incidenti stradali) e che non chiarisca la mancata qualifica professionale della moglie nei colloqui intercorsi fra la stessa e i clienti, viene meno alla dignità e al decoro professionale creando discredito all’intera categoria (nella fattispecie, tenuto conto che i […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Dovere di lealtà e correttezza – Dovere di diligenza e informativa – Indebito incasso di somme spettanti alla parte assistita – Mancata prestazione di attività – Omessa o non veritiera informativa alla parte – Omessa restituzione di documenti – Aggravanti – Sospensione esercizio professione per anni uno.

Il professionista il quale trattenga indebitamente somme spettanti alla parte assistita; ometta di svolgere l’attività inerente al mandato; ometta o fornisca non veritiere informazioni all’assistito e non restituisca i documenti consegnatigli per lo svolgimento del mandato, compie atti non conformi alla dignità professionale (nella fattispecie, tenuto conto della molteplicità delle violazioni nonché dei precedenti disciplinari […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Obbligo di rendiconto e messa a disposizione di somme – Mancata risposta al Consiglio dell’Ordine in relazione a un esposto – Violazione – Sanzione – Sospensione dall’esercizio della professione per mesi sei.

Il professionista che trattiene indebitamente somme incassate dal debitore per conto del proprio cliente, e persiste nell’inadempimento dopo anni dall’incasso, nonostante ripetute sollecitazioni in ordine al versamento e l’apertura del procedimento disciplinare e la trattazione del ricorso in sede giurisdizionale; che omette di rispondere alla lettera con cui il Consiglio dell’Ordine lo invita, prima dell’apertura […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con i clienti – Dovere di probità, lealtà e correttezza – Richiesta ed incasso di compensi per prestazioni non effettuate, tardiva ed incompleta informativa del cliente, richiesta di compensi ben superiori a quelli dovuti ed altri addebiti – Illeciti deontologici – Sospensione dall’esercizio della professione per la durata di due mesi.

Il professionista che richieda ed ottenga il pagamento di prestazioni non effettuate, che non comunichi tempestivamente al cliente il versamento di somme percepite dai suoi debitori, che a seguito della revoca del mandato pretenda compensi ben superiori a quelli dovutigli, tiene un comportamento gravemente lesivo dei doveri che incombono all’avvocato. Nella fattispecie è stata applicata […]

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