Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Principi generali – Dovere di riserbo, dignità e decoro professionale – Procacciamento di clientela – Stampato contenente offerta di servizi professionali di ogni genere con l’ausilio di avvocati di fama nazionale – Illecito deontologico – Censura

Il ripudio di mezzi pubblicitari di ogni genere costituisce tradizione e vanto dell’Avvocatura italiana, che nel corso di decenni ha sempre confermato il rifiuto di forme di emulazione diverse da una dignitosa gara di meriti dimostrati attraverso le opere e lo studio, (Nella fattispecie il responsabile aveva predisposto e diffuso uno stampato di tenore autoelogiativo […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Informazione sull’attività professionale – Limiti – Captazione di clientela – Predeterminazione dei costi – Proporzionalità e adeguatezza – Fattispecie

Configura impropria attività di captazione della clientela, come tale disciplinarmente rilevante, il messaggio pubblicitario il cui contenuto si presenti equivoco, suggestivo ed eccedente il carattere informativo consentito. (Nel caso di specie, le espressioni “L’angolo dei diritti” e “negozio”, utilizzate nel messaggio pubblicitario, sono state ritenute di natura prettamente commerciale, in quanto volte a persuadere il […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Pubblicità attività professionale – Limiti – Doveri dignità e decoro – Fattispecie

L’art. 2 del d.l. 223/06, convertito in l. n. 248/06, abrogando le disposizioni che non consentivano la cd. pubblicità informativa delle attività professionali, non ha affatto abrogato l’art. 38 c. 1, r.d.l. n. 1578/33, il quale punisce comportamenti non conformi alla dignità ed al decoro professionale. Dovendosi pertanto interpretare alla luce di tale disposizione le […]

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Si chiede (quesito del COA di Verona) se nell’ambito dell’informazione professionale di cui agli artt. 17 e 17-bis c.d.f., sia consentita l’indicazione della qualifica di Mediatore professionista e con quali modalità e/o limitazioni.

Va premesso che non pare corretta l’espressione Mediatore – Professionista evocando il secondo termine la figura di esercente esclusivo a titolo professionale e attività di mediatore. E’ da rilevare esemplificatamente che gli artt. 4 e 6 del regolamento del D.M. 180/210 fanno riferimento a mediatori in possesso di requisiti di qualificazione, di specifica formazione e […]

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Il COA di Verona chiede di conoscere se nell’ipotesi di violazione degli artt. 17 e 17 bis del codice deontologico, commessa da un avvocato mediante l’uso del proprio sito internet, il procedimento disciplinare debba essere aperto dal Consiglio dell’Ordine al quale appartiene il professionista, oppure possa essere indifferentemente avviato da qualsiasi altro Consiglio venuto a conoscenza del fatto, stante la sua diffusione attraverso la rete telematica, che è priva di confini territoriali.

Ai sensi dell’art. 38, c. 2, l.p.f, la competenza a procedere disciplinarmente spetta al Consiglio dell’Ordine nel cui albo è iscritto l’avvocato che sia venuto meno ai propri doveri. Siffatta competenza concorre tuttavia paritariamente con il c.d. foro del “locus commissi delicti”. La competenza è determinata, nell’ipotesi di conflitto tra detti due Fori, dal criterio […]

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Il quesito (del COA di Verona) riguarda la legittimità o meno, in riferimento alle previsioni di cui agli articoli 17 e 17-bis del Codice Deontologico Forense, della frequentazione da parte di un Avvocato di social network (Facebook o Twitter) o community di video on line come Youtube, fornendo su tali reti informazioni della propria attività professionale.

La questione posta dall’Ordine attiene alla necessità di applicare le regole sulle informazioni professionali, dettate dagli artt. 17 e 17-bis c.d.f., al settore delle comunicazioni elettroniche e della rete internet in particolare. Questa Commissione ha da tempo indicato come internet sia uno strumento senz’altro idoneo all’effettuazione di comunicazioni al pubblico e financo alla trasmissione di […]

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Il quesito (del COA di Sulmona) riguarda la legittimità o meno, in riferimento alle previsioni di cui all’art. 17 bis del Codice Deontologico Forense, dell’utilizzo da parte di uno studio legale di un indirizzo internet del tipo “www.avvocati[città].it” o “www.avvocati[regione].it”.

La questione posta dall’Ordine attiene alla necessità di applicare le regole sulle informazioni professionali, dettate dagli artt. 17 e 17-bis c.d.f., al settore delle comunicazioni elettroniche e della rete internet in particolare. Questa Commissione ha da tempo indicato come internet sia uno strumento senz’altro idoneo all’effettuazione di comunicazioni al pubblico e financo alla trasmissione di […]

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Art. 17 bis – Modalità dell’informazione.

L’avvocato che intende dare informazione sulla propria attività professionale deve indicare: •) la denominazione dello studio, con la indicazione dei nominativi dei professionisti che lo compongono qualora l’esercizio della professione sia svolto in forma associata o societaria; •) il Consiglio dell’Ordine presso il quale è iscritto ciascuno dei componenti lo studio; •) la sede principale […]

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