Per l’iscrizione al registro dei praticanti è necessaria una laurea in giurisprudenza valida e riconosciuta in Italia

Per l’iscrizione al registro speciale dei praticanti avvocati, è necessario il possesso della laurea in Giurisprudenza riconosciuta nell’Ordinamento italiano, senza che, peraltro, le eventuali lungaggini della procedura di riconoscimento possano condurre all’attribuzione da parte del COA di validità nell’ordinamento italiano, neppure in via temporanea, al titolo di cui si discute (Nel caso di specie, trattavasi di un corso di Laurea della durata di anni 2, il cui piano di studi non comprendeva, tra gli 11 esami sostenuti, quelli di “Diritto costituzionale”, di “diritto privato”, “di diritto civile”, e di “diritto processuale civile”).

Consiglio Nazionale Forense (Pres. f.f. Salazar, Rel. Salazar), sentenza del 2 marzo 2012, n. 47

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 47 del 02 Marzo 2012 (respinge)
- Consiglio territoriale: COA Genova, delibera del 19 Maggio 2011
Giurisprudenza CNF

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