Costituisce gravissima violazione dei doveri generali di probità, dignità e decoro il comportamento dell’avvocato coinvolto in un episodio corruttivo di ampia portata, tanto da interessare la stampa nazionale, oltre a quella locale, sì da ledere l’immagine e la dignità dell’intero ceto forense (Nel caso di specie, l’avvocato aveva corrotto diversi funzionari pubblici al fine di far ottenere al proprio assistito un’indennità di esproprio maggiore, poi in parte divisa con i funzionari stessi).
Consiglio Nazionale Forense (pres. Masi, rel. Sorbi), sentenza n. 79 del 15 aprile 2021
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 79 del 15 Aprile 2021 (respinge) (sospensione)- Consiglio territoriale: CDD Catanzaro, delibera del 02 Febbraio 2018 (sospensione)
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