Fatte salve le ipotesi di anticipi (ragguagliati alle spese sostenute e da sostenere) e di acconti sul compenso (commisurati alla quantità e complessità delle prestazioni richieste per l’espletamento dell’incarico) ex art. 29 co. 1 cdf, costituisce illecito deontologico il comportamento dell’avvocato che richieda un compenso per prestazioni professionali non eseguite, in tutto o in parte (Nel caso di specie, l’avvocato aveva addebitato al proprio ex cliente un’attività professionale -assistenza nel processo esecutivo- estranea a quella sino ad allora svolta -redazione atto di precetto- ancorché il D.M. 55/2014, a differenza della previgente disciplina, consenta di indicare solo i compensi previsti per la redazione del precetto e non pure per le fasi eventuali e successive).
Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Corona, rel. Favi), sentenza n. 296 del 12 dicembre 2023
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 296 del 12 Dicembre 2023 (respinge) (avvertimento)- Consiglio territoriale: CDD Genova, delibera n. 39 del 03 Settembre 2019 (avvertimento)
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