La mancata indicazione, da parte del Consiglio territoriale, dei criteri per la scelta e la quantificazione della sanzione irrogata, non integra alcuna nullità della decisione, non sussistendo uno specifico obbligo motivazionale, ma esclusivamente un criterio di adeguatezza, in relazione all’offesa della dignità e del decoro della classe professionale che dal comportamento riconosciuto possono derivare. In ogni caso, anche laddove fosse previsto sul punto un obbligo motivazionale, la sua mancanza non provocherebbe la nullità, ovvero l’annullabilità, della decisione impugnata, in quanto all’eventuale carenza motivazionale il giudice d’appello potrebbe, con i poteri conferitigli dalle norme, supplire, apportando tutte le integrazioni che ritenga necessarie.
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 145 del 24 Settembre 2015 (respinge) (sospensione)- Consiglio territoriale: COA Perugia, delibera del 22 Giugno 2012 (sospensione)
- Decisione correlata: Corte di Cassazione n. 15543 del 22 Luglio 2016 (respinge)
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