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- L’asserita violazione dei criteri per la composizione della sezione del CDDÈ inammissibile l’impugnazione avente ad oggetto l’asserita violazione dei criteri dettati dal Reg. CNF n. 2/2014 per la composizione della sezione del CDD, allorché non sia specificato in dettaglio chi fossero i componenti che, in base al citato regolamento, avrebbero dovuto comporre la sezione disciplinare e quali invece in maniera illegittima ne abbiano fatto parte.… Leggi tutto: L’asserita violazione dei criteri per la composizione della sezione del CDD
- Procedimento disciplinare: competenza territoriale e criterio della prevenzioneLa competenza a procedere disciplinarmente è attribuita al CDD del distretto ove il professionista è iscritto, o a quello del distretto nel quale è avvenuto il fatto per cui si procede, fermo in ogni caso il principio della prevenzione con riguardo al momento dell’iscrizione della notizia nel registro riservato (art. 51 L. n. 247/2012, art.… Leggi tutto: Procedimento disciplinare: competenza territoriale e criterio della prevenzione
- L’omessa restituzione di documenti al cliente costituisce illecito permanenteLa violazione dell’art. 33 cdf (Restituzione di documenti) costituisce illecito deontologico permanente. Conseguentemente, il relativo dies a quo prescrizionale va individuato nel momento cui: 1) il professionista ponga fine all’omissione ovvero effettui il comportamento positivo dovuto, oppure 2) sollecitato in tal senso, opponga il rifiuto affermando l’asserita legittimità del proprio contegno, con la precisazione che… Leggi tutto: L’omessa restituzione di documenti al cliente costituisce illecito permanente
- La mancata informazione al cliente è un illecito di natura permanenteLa mancata informazione al cliente (art. 27 cdf) è un illecito che non si consuma e non si esaurisce istantaneamente, ma si protrae nel tempo fino a quando la prescritta comunicazione abbia luogo o fino quando il mandato conferito venga revocato o rinunciato, con tutto ciò che ne consegue in termini di decorso della prescrizione… Leggi tutto: La mancata informazione al cliente è un illecito di natura permanente
- Il principio del libero convincimento opera anche in sede disciplinareIl Giudice della deontologia ha ampio potere discrezionale nel valutare la conferenza e la rilevanza delle prove dedotte in virtù del principio del libero convincimento, con la conseguenza che la decisione assunta in base alle testimonianze ed agli atti acquisiti in conseguenza degli esposti deve ritenersi legittima, allorquando risulti coerente con le risultanze documentali acquisite… Leggi tutto: Il principio del libero convincimento opera anche in sede disciplinare
- La prescrizione dell’azione disciplinare è rilevabile d’ufficioLa prescrizione dell’azione disciplinare è rilevabile d’ufficio in ogni stato e grado del giudizio, anche in sede di legittimità, a causa della natura pubblicistica della materia e dell’interesse superindividuale dello Stato e della comunità intermedia, quale l’ordine professionale. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Napoli, rel. Cassi), sentenza n. 358 del 7 ottobre 2024
- Il giudice della deontologia non ha l’obbligo di confutare esplicitamente tutte le tesi ed emergenze istruttorie non accolteAnche in tema di procedimento disciplinare a carico degli avvocati, il giudice non ha l’obbligo di confutare esplicitamente le tesi non accolte né di effettuare una particolareggiata disamina degli elementi di giudizio non ritenuti significativi, essendo sufficiente a soddisfare l’esigenza di adeguata motivazione che il raggiunto convincimento risulti da un esame logico e coerente, non… Leggi tutto: Il giudice della deontologia non ha l’obbligo di confutare esplicitamente tutte le tesi ed emergenze istruttorie non accolte
- Istruttoria esperita in sede penale: il principio delle cc.dd. prove atipiche vale anche in sede disciplinareAnche in sede disciplinare opera il principio di “acquisizione della prova”, in forza del quale un elemento probatorio, legittimamente acquisito, una volta introdotto nel processo, è acquisito agli atti e, quindi, è ben utilizzabile da parte del giudice al fine della formazione del convincimento. Conseguentemente, le risultanze probatorie acquisite, pur se formate in un procedimento… Leggi tutto: Istruttoria esperita in sede penale: il principio delle cc.dd. prove atipiche vale anche in sede disciplinare
- I fondamentali princìpi della deontologiaI principi disciplinati dall’art. 9 cdf sono valori da osservare anche al di fuori dell’attività professionale, quali concetti guida ai quali l’avvocato deve ispirarsi nel suo agire, in quanto tutelano l’affidamento della collettività nei confronti dell’intera classe professionale. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Corona, rel. Stefanì), sentenza n. 352 del 7 ottobre 2024
- Procedimento disciplinare: l’accertamento definitivo dei fatti in sede penaleLa sentenza penale irrevocabile di condanna ha efficacia di giudicato nel giudizio disciplinare quanto all’accertamento del fatto, alla sua eventuale illiceità penale ed all’affermazione che l’imputato lo ha commesso (art. 653 co. 1-bis cpp), pur restando di competenza del giudice disciplinare verificare se il comportamento accertato sia deontologicamente sanzionabile, alla luce dell’autonomia dei rispettivi ordinamenti,… Leggi tutto: Procedimento disciplinare: l’accertamento definitivo dei fatti in sede penale
- Sospeso disciplinarmente il GOT che nomini i propri ausiliari in cambio di una parte dei loro compensiCostituisce (anche) grave illecito disciplinare il comportamento dell’avvocato che, nella sua qualità di Giudice onorario, conferisca l’incarico di ausiliario a professionisti compiacenti al fine di vedersi retrocedere una parte dei compensi liquidati loro (Nel caso di specie, il professionista veniva condannato in sede penale, in forza di sentenza di patteggiamento, alla pena di due anni… Leggi tutto: Sospeso disciplinarmente il GOT che nomini i propri ausiliari in cambio di una parte dei loro compensi
- Illecito disciplinare a forma libera o “atipico”: la violazione dei doveri di probità, dignità e decoro non è esclusa dalla sanzionabilitàIl principio di stretta tipicità dell’illecito, proprio del diritto penale, non trova applicazione nella materia disciplinare forense, nell’ambito della quale non è prevista una tassativa elencazione dei comportamenti vietati, giacché il nuovo sistema deontologico forense -governato dall’insieme delle norme, primarie (artt. 3 c.3 – 17 c.1, e 51 c.1 della L. 247/2012) e secondarie (artt.… Leggi tutto: Illecito disciplinare a forma libera o “atipico”: la violazione dei doveri di probità, dignità e decoro non è esclusa dalla sanzionabilità
- L’illecito disciplinare non è scriminato dall’asserita buona fedeL’illecito disciplinare non è scriminato dall’asserita buona fede, giacché per l’imputabilità dell’infrazione è sufficiente la volontarietà con la quale è stato compiuto l’atto deontologicamente scorretto, a nulla rilevando la buona fede dell’incolpato ovvero le sue condizioni psico-fisiche, elementi dei quali si può tener conto solo nella determinazione concreta della sanzione. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f.… Leggi tutto: L’illecito disciplinare non è scriminato dall’asserita buona fede
- La suitas, quale elemento soggettivo (sufficiente) dell’illecito disciplinareAi fini della sussistenza dell’illecito disciplinare, è sufficiente la volontarietà del comportamento dell’incolpato e, quindi, sotto il profilo soggettivo, è sufficiente la “suitas” della condotta intesa come volontà consapevole dell’atto che si compie, dovendo la coscienza e volontà essere interpretata in rapporto alla possibilità di esercitare sul proprio comportamento un controllo finalistico e, quindi, dominarlo.… Leggi tutto: La suitas, quale elemento soggettivo (sufficiente) dell’illecito disciplinare
- Il principio del libero convincimento opera anche in sede disciplinareIl Giudice della deontologia ha ampio potere discrezionale nel valutare la conferenza e la rilevanza delle prove dedotte in virtù del principio del libero convincimento, con la conseguenza che la decisione assunta in base alle testimonianze ed agli atti acquisiti in conseguenza degli esposti deve ritenersi legittima, allorquando risulti coerente con le risultanze documentali acquisite… Leggi tutto: Il principio del libero convincimento opera anche in sede disciplinare