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- La prescrizione dell’azione disciplinare è rilevabile d’ufficioLa prescrizione dell’azione disciplinare è rilevabile d’ufficio in ogni stato e grado del giudizio, anche in sede di legittimità, a causa della natura pubblicistica della materia e dell’interesse superindividuale dello Stato e della comunità intermedia, quale l’ordine professionale. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Corona, rel. Rivellino), sentenza n. 383 del 21 ottobre 2024
- L’avvocato stabilito non può ricorrere in proprio al CNFL’avvocato può adire personalmente il Consiglio Nazionale Forense anche se non Cassazionista solo nell’ambito del (proprio) procedimento disciplinare (purché non sia privo dell’esercizio della professione in quanto sospeso con provvedimento già esecutivo), valendo negli altri casi la regola generale secondo cui le funzioni di rappresentanza e difesa avanti qualsiasi giurisdizione speciale – qual è appunto… Leggi tutto: L’avvocato stabilito non può ricorrere in proprio al CNF
- Liste del c.d. Gratuito Patrocinio: il COA non può limitare le materie di competenza degli iscrittiNell’istituire, ai sensi dell’art. 15 lett. n) L. n. 247/2012, l’elenco degli avvocati per il Patrocinio a Spese dello Stato (PSS) di cui all’art. 80 co. 1 D.P.R. n. 115/2002, il COA non può stabilire un numero massimo di materie in cui gli avvocati ivi iscritti possano patrocinare, giacché tale limitazione, da un lato, non… Leggi tutto: Liste del c.d. Gratuito Patrocinio: il COA non può limitare le materie di competenza degli iscritti
- Iscrizioni nelle liste del c.d. Gratuito Patrocinio: la giurisdizione spetta al CNFSpetta al CNF la giurisdizione in materia di impugnativa avverso il diniego di iscrizione nelle liste degli avvocati per il Patrocinio a Spese dello Stato (PSS) ex art. 80 co. 1 D.P.R. n. 115/2002, tenute dai COA circondariali ai sensi dell’art. 15 lett. n) L. n. 247/2012. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Corona, rel. Secchi… Leggi tutto: Iscrizioni nelle liste del c.d. Gratuito Patrocinio: la giurisdizione spetta al CNF
- Inammissibile l’impugnazione depositata al CNF anziché presso il Consiglio localeAi sensi dell’art. 59 R.D. n. 37/1934 (espressamente richiamato dall’art. 36 co. 1 L. n. 247/2012), il ricorso giurisdizionale al Consiglio Nazionale Forense va depositato (materialmente o per notifica) presso la segreteria del Consiglio territoriale gravato (COA e/o, nel caso di decisione disciplinare, CDD ex art. 33 co. 3 Reg. CNF n. 2/2014), a pena… Leggi tutto: Inammissibile l’impugnazione depositata al CNF anziché presso il Consiglio locale
- L’esponente non è legittimato ad impugnare al CNF l’archiviazione dell’espostoAvverso il provvedimento di archiviazione del Consiglio distrettuale di disciplina è ammesso ricorso al Consiglio Nazionale Forense da parte del P.M. nonché del Consiglio dell’ordine presso cui l’avvocato è iscritto, dovendo invece escludersi la legittimazione attiva di altri soggetti, tra cui l’esponente nonché lo stesso incolpato prosciolto. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Corona, rel. Secchi… Leggi tutto: L’esponente non è legittimato ad impugnare al CNF l’archiviazione dell’esposto
- Inadempimento del mandato e mancate o false informazioni al clienteViene meno ai doveri di diligenza, dignità, correttezza e decoro della professione forense l’avvocato che non dia corso al mandato ricevuto (a nulla rilevando che il professionista non avesse ricevuto un fondo spese) e dia false rassicurazioni al cliente sullo stato della pratica, trattandosi di comportamenti censurabili che compromettono la credibilità e il ruolo dell’avvocatura… Leggi tutto: Inadempimento del mandato e mancate o false informazioni al cliente
- Procedimento disciplinare: la rilevanza probatoria di messaggi sms e whatsappI messaggi ‘whatsapp’ e gli sms conservati nella memoria di un telefono cellulare hanno natura di documenti ai sensi dell’art. 234 cod. proc. pen., sicché è legittima la loro acquisizione mediante mera riproduzione fotografica, non trovando applicazione né la disciplina delle intercettazioni, né quella relativa all’acquisizione di corrispondenza di cui all’art. 254 cod. proc. pen.,… Leggi tutto: Procedimento disciplinare: la rilevanza probatoria di messaggi sms e whatsapp
- Il principio del libero convincimento opera anche in sede disciplinareIl Giudice della deontologia ha ampio potere discrezionale nel valutare la conferenza e la rilevanza delle prove dedotte in virtù del principio del libero convincimento, con la conseguenza che la decisione assunta in base alle testimonianze ed agli atti acquisiti in conseguenza degli esposti deve ritenersi legittima, allorquando risulti coerente con le risultanze documentali acquisite… Leggi tutto: Il principio del libero convincimento opera anche in sede disciplinare
- Conflitto di interessi: l’illecito (di pericolo) garantisce l’assoluta terzietà dell’avvocato al di sopra di ogni dubbioAffinché possa dirsi rispettato il canone deontologico posto dall’art. 24 cdf, non solo deve essere chiara la terzietà dell’avvocato, ma è altresì necessario che in alcun modo possano esservi situazioni o atteggiamenti tali da far intendere diversamente. La suddetta norma, invero, tutela la condizione astratta di imparzialità e di indipendenza dell’avvocato – e quindi anche… Leggi tutto: Conflitto di interessi: l’illecito (di pericolo) garantisce l’assoluta terzietà dell’avvocato al di sopra di ogni dubbio
- Procedimento disciplinare e attività istruttoria in sede d’appello: il CNF può procedere, anche d’ufficio, a tutte le ulteriori indagini ritenute necessarie per l’accertamento della veritàIn tema di procedimento disciplinare, similmente a quanto avviene nel giudizio penale (artt. 507 e 603 cod. proc. pen.), il Consiglio nazionale forense ha la facoltà di disporre, su richiesta delle parti o di ufficio, l’assunzione di nuovi mezzi di prova ove lo ritenga necessario ai fini dell’accertamento dei fatti (art. 63 RDL n. 37/1934,… Leggi tutto: Procedimento disciplinare e attività istruttoria in sede d’appello: il CNF può procedere, anche d’ufficio, a tutte le ulteriori indagini ritenute necessarie per l’accertamento della verità
- L’incarico professionale contro il cliente di un Collega di StudioIn base al combinato disposto dell’art. 24 co. 4 cdf (“Conflitto di interessi”) e dell’art. 68 co. 1 cdf (“Assunzione di incarichi contro una parte già assistita”), l’avvocato può assumere un incarico contro una parte già assistita da un Collega di studio o con cui collabori in maniera non occasionale, solo quando sia trascorso almeno… Leggi tutto: L’incarico professionale contro il cliente di un Collega di Studio
- Conflitto di interessi: l’illecito (c.d. di pericolo) tutela l’affidamento della collettività sulla capacità degli avvocati di fare fronte ai doveri che l’alta funzione esercitata imponeIl divieto di prestare attività professionale in conflitto di interessi anche solo potenziale (art. 24 cdf) risponde all’esigenza di conferire protezione e garanzia non solo al bene giuridico dell’indipendenza effettiva e dell’autonomia dell’avvocato ma, altresì, alla loro apparenza (in quanto l’apparire indipendenti è tanto importante quanto esserlo effettivamente), dovendosi in assoluto proteggere, tra gli altri,… Leggi tutto: Conflitto di interessi: l’illecito (c.d. di pericolo) tutela l’affidamento della collettività sulla capacità degli avvocati di fare fronte ai doveri che l’alta funzione esercitata impone
- Il conflitto d’interessi può essere anche solo potenzialeIl conflitto d’interessi perseguito dall’art. 24 cdf va ravvisato in tutti quei comportamenti nei quali la mancanza di linearità e trasparenza della condotta professionale possa implicare, anche solo in via potenziale, il venire meno del rapporto fiduciario tra professionista e cliente, in quanto la predetta disposizione tutela l’imparzialità e l’indipendenza dell’avvocato e, dunque, anche la… Leggi tutto: Il conflitto d’interessi può essere anche solo potenziale
- Nel giudizio di impugnazione dinanzi al CNF opera il divieto di novaAl giudizio dinanzi al Consiglio Nazionale Forense si applica l’art. 345 cpc, sicché è inammissibile l’istanza istruttoria che riguardi nuove prove precostituite o costituende, salvo che la parte dimostri di non averla potuta produrre o richiedere in precedenza per causa a lui non imputabile. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Corona, rel. Napoli), sentenza n. 375… Leggi tutto: Nel giudizio di impugnazione dinanzi al CNF opera il divieto di nova