L’Ordine di Roma chiede di individuare all’interno della tariffa forense la voce da applicare all’informativa sulla mediazione facoltativa, ex D. Lgs 28/10 che predisposta dall’Avvocato si deve far sottoscrivere al cliente ed allegare all’atto introduttivo del giudizio per il quale è prevista quale condizione di procedibilità.

La stipula del contratto di patrocinio scritta od orale, non da’ titolo a pretendere remunerazione per particolari voci di diritti od onorario, per conseguenza l’inserimento obbligatorio in tale contratto di un elemento (informativa di cui trattasi) imposto dalla legge, non può a maggior ragione costituire titolo per pretendere remunerazioni aggiuntive. Consiglio Nazionale Forense (rel. Morlino), […]

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Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Milano, con nota del Consigliere Tesoriere in data 29 giugno 2010, prot. n. 539/2010, ha sottoposto il seguente quesito: “se sia corretto che un iscritto, sottoposto alla sanzione della cancellazione, possa essere reiscritto dopo solo due anni dall’esecutività della sanzione mantenendo la data di anzianità (quella della sua prima iscrizione) ovvero se la stessa debba decorrere dalla data della reiscrizione”.

“La questione sollevata comporta – così come emergente dalla formulazione del quesito – l’analisi di due distinti profili: a) la sufficienza dello spatium di due anni dalla decorrenza dell’inflitta sanzione disciplinare ai fini della riammissione dell’interessato nell’albo; b) gli effetti di tale reiscrizione con specifico riguardo all’anzianità maturata precedentemente all’applicazione della cancellazione. La sanzione disciplinare […]

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Il quesito (del COA di Pescara) riguarda la possibilità per un iscritto all’Albo degli Avvocati di inserire nella carta intestata l’emblema del proprio Ordine d’appartenenza e la scritta “Ordine Forense di …”.

Si ritiene che l’inserire nella intestazione della propria carta da lettere professionale l’emblema dell’Ordine d’appartenenza e la dicitura “Ordine Forense di …” esorbiti dai limiti indicati dal Codice deontologico forense a proposito delle informazioni che l’avvocato può rendere in ordine alla propria attività professionale, informazioni che devono per contenuto e forma, “essere coerenti con la […]

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Il quesito (del COA di Pescara) riguarda l’incompatibilità con l’iscrizione all’albo, ex art. 3 della legge professionale, della funzione di presidente del consiglio di amministrazione di una società a responsabilità limitata a totale capitale pubblico e con fine di lucro, il cui statuto preveda in capo allo stesso i più ampi poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione, senza facoltà di delega.

Deve essere anzitutto ricordata la stabile interpretazione della Commissione consultiva e della giurisprudenza del Consiglio nazionale sul tema in esame, secondo la quale è incompatibile con l’esercizio della professione forense l’assunzione della carica di presidente del Consiglio di amministrazione di società commerciale che comporti poteri gestori. Di per sé la sola funzione di rappresentanza giudiziale […]

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Il quesito (del COA di Crotone) riguarda la compatibilità tra l’esercizio dell’attività d’imprenditore agricolo professionale (D.Lgs n. 99/2004) e l’iscrizione nell’Albo degli Avvocati.

Va confermato il costante orientamento, illustrato da ultimo nei pareri 25 novembre 2009, n. 44 e 9 maggio 2007, n. 31, nei quali si sono indicati i criterî utili a valutare in concreto la compatibilità tra lo svolgimento di attività imprenditoriale agricola e la contemporanea permanenza nell’albo degli avvocati. Si deve premettere che l’incertezza interpretativa […]

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