Avvocato – Norme deontologiche – Dovere di lealtà e correttezza – Dovere di colleganza e collaborazione

Se è vero che l’avvocato deve porre ogni più rigoroso impegno nella difesa del proprio cliente, altrettanto vero è che tale difesa non può tuttavia mai travalicare i limiti della rigorosa osservanza delle norme disciplinari e del rispetto che deve essere sempre osservato nei confronti della controparte e del suo legale, in ossequio ai doveri […]

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Avvocato – Tariffe forensi – Richiesta onorario eccessivo – Doveri di lealtà e correttezza – Violazione – Diritti – “Corrispondenza informativa” e “Consultazione con il cliente” – Onorari – “Redazione delle difese (comparse conclusionali e repliche)” – Spettanza

L’ambiguità, da parte dell’avvocato, nella redazione del documento relativo al regolamento delle competenze professionali integra un contegno non commendevole, giacché idoneo a trarre in errore il cliente, in violazione degli artt. 6 (doveri di lealtà e correttezza), 7 (dovere di fedeltà), 8 (dovere di diligenza) e 35 (rapporto di fiducia) del codice deontologico forense. In […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Inadempimento al mandato – Mancata informazione – Omessa restituzione di documenti – Illecito deontologico

Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante, in violazione degli artt. 24 (rapporti con il C.d.O.), 38 (adempimento del mandato), 40 (obbligo di informazione) 42 (restituzione documenti) c.d.f., il professionista che, incaricato di procedere in sede giudiziaria per il recupero di un credito, ritardi o ometta senza giustificato motivo il compimento degli atti connessi all’espletamento […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con la stampa – Utilizzo strumentale ed estraneo alle esigenze di difesa – Illecito deontologico

Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante, in violazione dell’art. 18 c.d.f., il professionista che, ancor prima di intraprendere l’azione giudiziaria nei confronti di un Collega, intrattenga crescenti rapporti con la stampa al fine di dare diffusione alla notizia dell’azione legale, così ponendosi in contrasto con le regole di pacatezza, sobrietà e continenza sancite dalla […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con i colleghi – Azione giudiziaria nei confronti di altro collega – Dovere di preventiva comunicazione – Limiti – Pregiudizio del diritto da tutelare – Nozione – Competenza territoriale – Illecito omissivo – Consumazione

L’adempimento dell’obbligo previsto dall’art. 22 canone II c.d.f. nell’attuale formulazione, deve ritenersi soddisfatto nel concorso di tre requisiti: quello formale, consistente nell’adozione dello scritto quale veicolo della comunicazione; quello sostanziale, consistente nel rendere chiara l’intenzione di chi comunica che agirà in giudizio; l’ultimo, anch’esso di carattere sostanziale, consistente nel palesare la ragione dell’iniziativa. Mentre il […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con i colleghi – Mandato professionale – Assunzione ed esecuzione dell’incarico in sostituzione di altro collega – Mancata preventiva comunicazione al collega sostituito – Illecito deontologico

Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante l’avvocato che accetti e finalizzi il mandato professionale ricevuto in sostituzione di altro collega senza darne a quest’ultimo preventiva comunicazione, non rilevando la circostanza che la parte assistita fornisca assicurazioni in ordine all’intervenuta revoca del mandato al precedente difensore. Il comportamento positivo o omissivo della parte patrocinata, invero, […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con i colleghi – Dovere di riservatezza – Produzione in giudizio di missiva “riservata” ricevuta dal collega di controparte – Illecito deontologico – Precedente acquisizione processuale del relativo contenuto – Irrilevanza

La produzione in giudizio di una lettera qualificata riservata personale non diviene priva di rilevanza disciplinare allorquando il suo contenuto sia comunque processualmente acquisito sulla base degli scritti difensivi e della prova documentale, i quali siano tali da far perdere alla corrispondenza il carattere di riservatezza rendendola altresì ininfluente ai fini della decisione. La lettura […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Inadempimento al mandato – Mancata informazione – Omessa restituzione di documenti – Illecito deontologico – Prova – Onere

Il principio dell’onere della prova non implica affatto che la dimostrazione dei fatti costitutivi debbano ricavarsi esclusivamente dalle prove offerte da colui che è gravato dal relativo onere, senza potere utilizzare altri elementi probatori acquisiti al processo. Nel vigente ordinamento processuale, infatti, vige il principio di acquisizione, secondo cui le risultanze istruttorie, comunque ottenute e […]

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Avvocato – Procedimento disciplinare – Prova – Principio di acquisizione

Il principio dell’onere della prova non implica affatto che la dimostrazione dei fatti costitutivi debbano ricavarsi esclusivamente dalle prove offerte da colui che è gravato dal relativo onere, senza potere utilizzare altri elementi probatori acquisiti al processo. Nel vigente ordinamento processuale, infatti, vige il principio di acquisizione, secondo cui le risultanze istruttorie, comunque ottenute e […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Illecito disciplinare – Configurabilità – Elemento psicologico – Irrilevanza – Coscienza e volontà della condotta – Sufficienza

La responsabilità disciplinare prevista dall’ordinamento forense e dal codice deontologico prescinde dall’elemento intenzionale del dolo o della colpa, essendo sufficiente a configurare la violazione una condotta cosciente e volontaria. (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. di Torino, 5 marzo 2007). Consiglio Nazionale Forense (pres. ALPA, rel. MARIANI MARINI), sentenza del 2 novembre 2010, n. 196

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