Vietato assistere, anche solo di fatto, un coniuge contro l’altro dopo averli assistiti entrambi

L’avvocato che, quand’anche sprovvisto di formale procura alle liti, abbia assistito congiuntamente i coniugi in controversie familiari deve astenersi dal prestare, in favore di uno di essi, la propria assistenza in controversie successive tra i medesimi (Nel caso di specie, il professionista agiva nei confronti di una parte al fine di ottenere la revisione delle misure […]

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L’impugnazione tardiva è inammissibile

E’ inammissibile in quanto tardivo l’appello proposto oltre il termine di legge (nella specie, 20 giorni dalla notifica della decisione ex art. 50 RDL 1578/1933), giacché i termini per la impugnazione delle decisioni sono perentori e non possono pertanto essere prorogati, sospesi o interrotti, se non nei casi eccezionali espressamente previsti dalla legge. Consiglio Nazionale […]

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La corrispondenza tra colleghi dichiarata “riservata” non può essere prodotta (né riferita) in giudizio a prescindere dal suo contenuto

L’art. 28 del Codice Deontologico vieta non solo di produrre la corrispondenza riservata ma anche di riferirne in giudizio il contenuto, sussistendo riservatezza sia nell’ipotesi in cui la missiva contenga proposte transattive sia in quella in cui venga espressamente definita come riservata dal mittente (quale che ne sia il contenuto). Consiglio Nazionale Forense (pres. Alpa, […]

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I limiti al trattenimento delle somme pervenute dalla parte assistita o da terzi a rimborso delle spese sostenute o a titolo di pagamento dei propri onorari

All’avvocato non è consentito trattenere somme di competenze del cliente, neppure a titolo di compensazione con un proprio credito professionale in difetto del consenso del cliente, ovvero di una liquidazione operata con sentenza a carico della controparte, ovvero ancora di una richiesta di pagamento espressamente accettata dal cliente. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Salazar, rel. […]

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La remissione della querela per i fatti oggetto di procedimento disciplinare

La intervenuta remissione della querela per i fatti oggetto di procedimento disciplinare non comporta l’obbligo di archiviare il procedimento stesso, giacché di per sè sola non dimostra senz’altro l’insussistenza dei fatti contestati in sede disciplinare né costituisce, rispetto a questi, una sorta di “prova a discarico”. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Salazar, rel. Neri), sentenza […]

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Decisione disciplinare: l’inesattezza materiale circa il nome dell’incolpato

L’inesattezza materiale che non induca alcuna incertezza sul destinatario della decisione impugnata non è causa di nullità della decisione stessa (Nel caso di specie, l’incolpato chiedeva l’annullamento della sanzione perché emessa nei confronti di “Pier” anziché “Piero”. Il CNF, escluse eventuali omonimie e rilevato quindi che non vi erano dubbi sul fatto che si trattasse […]

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Vietato intrattenere rapporti economici con il proprio assistito (diversi da quelli derivanti dal mandato) durante il rapporto professionale

Dopo la cessazione del rapporto professionale, l’avvocato non ha più l’obbligo di astenersi dallo stabilire con il proprio assistito rapporti di natura economica, patrimoniale o commerciale, i quali infatti non possano più influire sul mandato stesso, perché già cessato, quand’anche successivamente lo riassuma (Nel caso di specie, l’avvocato veniva sanzionato disciplinarmente con l’avvertimento per aver […]

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Inammissibile l’impugnazione depositata al CNF anziché presso la segreteria del COA locale

E’ inammissibile il ricorso presentato direttamente al Consiglio Nazionale Forense e non, come previsto dall’art. 59 r.d. 37/1934, presso la segreteria del Consiglio dell’Ordine che ha emesso il provvedimento impugnato. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Perfetti, rel. Perfetti), sentenza del 23 luglio 2013, n. 131 NOTA: In senso conforme, tra le altre, Consiglio Nazionale Forense (Pres. […]

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Sul dovere di riservatezza nel rapporto tra avvocato e cliente

La deontologia forense ha uno dei suoi pilastri fondamentali nella tutela della riservatezza del rapporto avvocato – cliente, che impone al primo il vincolo di tenere riservata la stessa esistenza del rapporto, con particolare riguardo alla trattazione/esternazione dell’oggetto del mandato difensivo (Nel caso di specie, a seguito del suicidio del proprio assistito, al malcelato fine […]

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